Sì ai wurstel, anche se sei a dieta

wurstel a dieta

Quando si parla di wurstel i pensieri corrono alla tipica ricetta tedesca, wurstel e crauti, o alla sua versione europea, wurstel e patatine fritte, ovvero a una delizia per il palato che allo stesso tempo sembra essere un vero e proprio attentato alla linea. Niente di più sbagliato. I wurstel sono molto meno conosciuti di quanto si può immaginare. Su di essi circolano tanti luoghi comuni che non sempre corrispondono a verità.

Innanzitutto è importante tenere a mente che i wurstel non sono salumi. L’aspetto è molto simile, è vero, ma la sostanza è diversa sotto vari aspetti. Rispetto al salame o al prosciutto crudo, infatti, i wurstel hanno una percentuale di acqua maggiore (ovvero del 58 % in più), e la carne che contengono viene prima lavorata e poi affumicata. Inoltre, non vengono fatti stagionare in ambienti freschi, proprio per questo motivo devono essere conservati in frigo. Un altro luogo comune è che i wurstel sono dannosi per chi è a dieta. Non è affatto così. Cento grammi di wurstel contengono circa 270 calorie e 23,3 grammi di grassi, mentre la stessa quantità di prosciutto crudo, uno dei salumi più leggeri per definizione, apporta 224 calorie e 13 grammi di grassi. E bisogna ricordare che spesso i salumi vengono accompagnati da formaggi o simili, diventando così piccole bombe caloriche. E’ vero, il wurstel non contiene pochissimi grassi, ma non è neanche il più grasso dei salumi. Il primo posto spetta, infatti, alla mortadella, che ne contiene circa 28,1 grammi.

Come regolarsi, allora, se si è costretti a fare i conti con la bilancia? Le alternative per  perdere peso e gustare i wurstel esistono, basti pensare ai wurstel di pollo, tacchino o manzo. Ma se si deve seguire una dieta iposodica, cioè a basso contenuto di sale, è meglio evitare i wurstel, visto l’alto contenuto di sodio (circa 80 grammi ogni etto, che diventano 93 grammi una volta cotti in padella).

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