Buone notizie per tutti coloro che soffrono di allergia o di intolleranza al latte e ai suoi derivati: potranno finalmente godere di tutti i benedici dei fermenti lattici vivi sull’intestino, grazie ai vegetali arricchiti con dei batteri lattici probiotici, dei vegetali “probiotici”, insomma.
La messa a punto di questi vegetali si deve alla collaborazione tra l’delleIstituto di scienze produzioni alimentari del Consiglio nazionale delle ricerche (Ispa-Cnr) di Bari e due aziende, una di Grosseto e una di Bari, che dal 2005 hanno cominciato un percorso scientifico dando vita a una linea di prodotti probiotici a marchio Vivium.
Gli esperti che si sono occupati del progetto spiegano come si ottengono i vegetali probiotici:
I vegetali probiotici si ottengono attraverso un processo di trasformazione all’insegna della naturalità. La loro superficie viene rivestita con uno strato di batteri benefici opportunamente selezionati, appartenenti alla specie Lactobacillus paracasei: i vegetali così arricchiti veicolano nell’intestino microorganismi probiotici vitali.
I vegetali probiotici saranno immessi sul mercato a luglio e i primi prodotti ad essere presentati in commercio saranno olive e carciofi.
Le olive e i carciofi della linea Vivium ospiteranno il fermento probiotico in grado di arrivare vivo all’organismo: per essere benefici, infatti, i microrganismi probiotici devono sopravvivere a tutti il processo di trasformazione degli alimenti per poi affrontare il tratto gastro-intestinale, anche se, nel caso di olive e carciofi il procedimento è facilitato dall’azione protettiva che esercitano nel microrganismo probiotico, come spiegano gli esperti:
L’architettura di carciofi e olive esercita un’azione protettiva sui microorganismi, che unita agli elevati contenuti in fibre, vitamine e antiossidanti, agevola il percorso dei fermenti probiotici, la loro moltiplicazione nell’intestino e lo sviluppo della microflora.
Insomma: una scoperta che permetterà anche a coloro che soffrono di intolleranza al lattosio di poter beneficiare dei probiotici e della loro azione benefica. Intanto, dall’Ispa-Cnr fanno sapere che si stanno effettuando altri studi per estendere la ricerca anche ad altri prodotti, come ad esempio quelli ittici.
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