Da qualche giorno su FoxLife ha preso il via “Aiuto, Stiamo Ingrassando!”, un nuovo docu-reality che vede lo lo chef-scienziato Mario Bianchi alle prese con adulti pigri e in sovrappeso. Il format ricalca quello di “Tesoro, Salviamo I Ragazzi!”, che si proponeva di migliorare le abitudini alimentari dei bambini. Questa volta, sotto la lente d’ingrandimento, ci sono i “grandi”, che avranno 50 giorni per “redimersi” e ritrovare la forma.
Format che funziona, format che non si cambia… Marco Bianchi così torna a dispensare i suoi preziosi consigli a chi ne ha bisogno: genitori oversize troppo pigri per seguire uno stile di vita più salutare, che in 10 puntate dovranno ritrovare il gusto di mangiare bene e la voglia di correggere le abitudini alimentari scorrette proprie e della loro famiglia. Perché si sa, il punto di riferimento per un bambino sono i propri genitori e se i “grandi” danno il cattivo esempio… tali genitori, tali figli!
Anche questa volta lo chef-scienziato sarà aiutato da un team medico, composto dal personal trainer Gianpaolo Quarta e dal medico nutrizionista Serena Nardo. In ogni puntata, in stile SOS Tata, un bambino lancerà a Marco Bianchi un grido d’aiuto, affinché lo aiuti a far dimagrire uno dei due genitori. Dopo aver osservato lo stile di vita di tutta la famiglia, lo chef convocherà i genitori nel suo quartier generale dove li metterà davanti ad una scelta: continuare sulla “cattiva strada”, con il rischio di sviluppare patologie più serie come l’obesità, l’ipertensione, ecc., o seguire la “retta via” per il bene di tutti, figlio/a compreso/a.
Lo chef, con l’aiuto del suo team, darà ai genitori degli obiettivi da portare a termine nelle settimane successive: nuova alimentazione e tanta attività fisica. Aiuterà anche a fare la spesa e a cucinare in modo sano. Il membro della coppia che non è a dieta avrà il compito di sorvegliare il partner. Dopo il rush finale, 5 giorni di allenamento intenso e dieta ferrea, sapremo quanti chili ha perso il protagonista.
Ora, detto questo devo ammettere che programmi Tv di questo tipo non hanno la mia stima, ma chiaramente si tratta di un punto di vista personale e del tutto opinabile. Il fatto è che non credo negli “interventi d’urto” e mi infastidisce la spettacolarizzazione di condizioni come il sovrappeso o l’obesità. Possibile, mi chiedo, che un adulto non sia capace di seguire con le proprie forze una dieta più equilibrata semplicemente ricorrendo al proprio buon senso? Perché andare in Tv quando è più semplice e razionale rivolgersi ad un dietologo? Io credo che la motivazione deve essere prima di tutto emotivo-psicologico, se non siamo in grado di capire con la nostra testa che mangiare sano non è una punizione, difficile che ci riesca qualcun altro. I “rotolini di ciccia”, quando non sono il risultato di cause genetiche, sono solo il sintomo di una condizione evidente: diseducazione alimentare.
Il filosofo L. Feuerbach scriveva: siamo quel che mangiamo e forse non aveva tutti i torti. L’educazione alimentare ha il pregio di insegnare a gestire autonomamente la propria alimentazione costruendo un sistema alimentare personalizzato, che rispetti i propri gusti e le proprie esigenze, compreso il controllo del peso. Seguire un percorso di educazione alimentare con un medico serio significa imparare a conoscere e ad utilizzare gli alimenti per migliorare la propria salute e non solo il proprio aspetto. Diventa poi indispensabile quando si è in sovrappeso o obesi in quanto aiuta a difendersi dalle false promesse della pubblicità e a cambiare davvero il sistema alimentare, quello che fino ad oggi ti ha portato ad ingrassare. In ogni programma di dimagrimento dovrebbe essere inserito un percorso di educazione alimentare, che insegni cosa mangiare, quando, come e perché e come cucinare in modo gustoso e salutare in modo che diventi un’abitudine naturale.
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