Trigliceridi, controllare i livelli per prevenire l’ictus

Una ricerca della Copenhagen University Hospital ha evidenziato come la misura dei grassi nel sangue potrebbe diventare una spia diagnostica per la prevenzione precoce dell’infarto cerebrale. Secondo gli esperti il rischio di ictus sale, quando si hanno livelli più alti di trigliceridi non a digiuno. Per giungere a tale conclusione sono stati esaminati i dati clinici di quasi 14 mila persone, monitorate per 33 anni.

Le raccomandazioni sanitarie puntano sempre il dito sul colesterolo come fattore chiave per prevenire l’ictus, evitando di prendere in considerazione il valore dei trigliceridi misurati dopo i pasti. Bene, i ricercatori hanno voluto mettere sotto la lente di ingrandimento un altro fattore di rischio.

Purtroppo le malattie cardiovascolari, secondo i dati Oms, sono responsabili di più di 17 milioni di morti in tutto il mondo, di cui 5,7 milioni a causa di ictus. È ovvio che il colesterolo è sempre un elemento di primissima importanza. Secondo un’indagine del Copenhagen City Heart Study ha evidenziato che per le donne un aumento dei livelli di colesterolo non si associa in maniera significativa ad un incremento dei casi di ictus ischemico, questa è una probabilità molto più frequente per gli uomini. Infatti, nei maschi in cui i livelli di colesterolo superino i 348 mg per decilitro, il rischio può essere anche 4 volte superiore. Attenzione, però, ai trigliceridi a digiuno. Secondo gli scienziati danesi sono responsabili di un aumento delle lipoproteine, il colesterolo “cattivo” o Ldl che si trasforma in placche che induriscono le arterie. Marianne Benn del Copenhagen University Hospital ha dichiarato:

È interessante notare che le attuali linee guida sulla prevenzione dell’ictus contengono raccomandazioni sui livelli di colesterolo desiderabile, ma non sui trigliceridi non a digiuno.

Insomma, cerchiamo di tenere sempre tutti i fattori in considerazione mentre mangiamo. No, non voglio farvi perdere l’appetito, ma esami periodici possono essere un monitor molto importante, soprattutto se avete un’alimentazione ricca di carne.

Foto credit: Sara Bardelli [Qualcosadirosso]

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