Lo si sapeva già ma adesso gli esperti lo confermano: anche caffè, vino rosso e cioccolato fondente sono amici del cuore. La buona notizia arriva del 21esimo International Thrombosis Congress, in corso a Milano fino al 9 luglio.
Due bicchieri di vino al giorno, infatti non solo svolgono una funzione protettiva nei confronti della trombosi venosa ma giocano un ruolo anche nella prevenzione cardiovascolare secondaria. Come ha spiegato Augusto Di Castelnuovo dell’università Cattolica di Campobasso, bere una quantità modesta di vino ogni giorno:
è uno strumento per evitare l’insorgenza di nuovi eventi cardiovascolari ischemici in pazienti colpiti da ictus o infarto. I numeri parlano di un 20% di rischio in meno, cioè un evento risparmiato ogni cinque.
Il vino, inoltre, spiegano in una nota gli esperti intervenuti
permette una riduzione dei livelli di fibrinogeno e fattore VII, oggi considerati marker di rischio cardiovascolare. Proprietà che non sembrano avere i superalcolici.
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