Un bicchiere di vino al giorno aiuta a perdere peso

Quante volte avete rinunciato a un bicchiere di vino perché preoccupati che vi faccia male, o peggio, faccia ingrassare. In realtà, se bevuto con moderazione non è quel demonio che spesso crediamo. È infatti un alleato del cuore, della circolazione, delle ossa, è ricostituente, diuretico e antiossidante. Ciò che conta è non esagerare.

 

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Dieta, meglio il vino del cocktail

vino lineaChi vuole mantenere una splendida silhouette non ha nulla da temere dal vino. Al contrario di quanto molti credono, infatti, per la linea è più “pericoloso” il cocktail di un bicchiere di vino bevuto di tanto in tanto. A dare un calcio ai pregiudizi sul vino, e a rivalutarne le qualità è l’enologo Luca Maroni.

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La dieta dello Champagne

È ufficialmente partito il conto alla rovescia: mancano due settimane e Natale. Da cosa lo capiamo? Non solo dalle luci e dalle decorazioni che illuminano le nostre città, ma delle prelibatezze che riempiono gli alimentari. Torrone, cioccolato, panettone e piatti della tradizione sono in tutti gli scaffali. Abbiamo un’unica consapevolezza: tra meno di un mese salire sulla bilancia sarà davvero un’impresa difficile.

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1 bicchiere di vino rosso aiuta a non ingrassare

Chi l’avrebbe mai detto che 1 bicchiere di vino rosso al giorno aiutasse a non ingrassare? Ebbene si, un consumo moderato della bevanda di Bacco, pare tenga sotto controllo il peso. A decretarlo, un gruppo di ricercatori spagnoli dell’Università di Navarro.

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Il vino protegge dai grassi cattivi

Quante volte abbiamo detto che un po’ di vino fa bene alla salute? Ormai non si contano più. Oggi aggiungiamo un interessante tassello a quest’informazione, grazie a uno studio italiano dell’Inran, l’ente pubblico italiano per la ricerca in materia di alimenti e nutrizione. Il vino protegge dalla circolazione nel sangue di grassi degenerati. In altre parole, gli esperti hanno verificato la capacità del vino di ridurre l’aumento nel sangue dei grassi ossidati dopo un pasto molto ricco.

Per la serie, un bicchiere non fa male.  La ricerca è stata condotta su un campione di 12 persone sane (metà donne e metà uomini), tra i 24 e i 35 anni. La prova del nove si è verificata quando i volontari hanno mangiato un doppio cheeseburger di 200g con 300ml di acqua. Dopo 2 settimane l’esperimento è stato ripetuto e il pasto è stato accompagnato con 300 ml di vino rosso.

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Il vino rosso migliora la resistenza fisica

Il vino rosso non è solo uno dei piaceri della vita, ma fa anche bene. Certo, come in tutte le cose, motivo in più se si tratta di alcol, deve essere consumato con moderazione. Un nuovo studio firmato da un gruppo di ricercatori dell’Università di Strasburgo (Francia) e guidati da Valérie Schini-Kerth, oltre a confermare le preziose qualità di questo prodotto, ne mette in luce un nuovo aspetto: migliora le prestazioni fisiche anche in tarda età.

Il vino oltre a ridurre la disfunzione dell’endotelio (le cellule dei vasi sanguigni), aumenta le prestazioni nell’esercizio fisico anche a età avanzata. L’indagine è stata condotta sui topi cui sono stati somministrati i polifenoli.

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Nessun beneficio per la salute del cuore da cioccolato caffè e vino rosso

I ricercatori non finiranno mai di stupirci, oggi ci dicono che una tal cosa fa bene, domani ci dicono che non è vero e poi, dopodomani, che è di nuovo vero e poi… in una catena senza fine. Oggi è il turno dell’Australian Heart Foundation che afferma come non vi sono benefici per la salute cardiovascolare nel mangiare cioccolato, bere caffè o vino rosso.

Questa novità su questi alimenti ritenuti antiossidanti, che secondo molti avrebbero un effetto positivo su cuore e arterie, è basata su una ricerca revisionale che ha analizzato più di cento lavori scientifici. Questi studi suggerivano cioccolato, caffè e vino rosso come parte di una dieta per il cuore, ma di fatto non lo sarebbero, almeno secondo la dott.ssa Susan Anderson, direttore nazionale del Heart Foundation national healthy weight.

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Resveratrolo, un rimedio naturale contro la colite cronica

Gli studi sul resveratrolo, uno tra gli antiossidanti più famosi al mondo e contenuto in buona misura nel vino rosso, sono in costante aumento. Tra questi vi è un nuovo studio spagnolo i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista European Journal of Pharmacology. La dott.ssa Sánchez-Fidalgo e colleghi hanno indagato sulla possibile attività antiulcerosa del resveratrolo nel trattamento della colite cronica indotta dal Dextran Sulfate Sodium, DSS.

Innanzitutto hanno suddiviso in due gruppi alcuni topi e li hanno sottoposti ad una dieta standard. Inoltre, ad uno dei due gruppi sono stati somministrate 3 mg di resveratrolo al giorno per chilo di peso. Dopo 30 giorni di dieta nei topi è stata provocata la colite acuta per mezzo dell’esposizione al DSS per cinque giorni. L’infiammazione, da acuta si è trasformata in cronica dopo altri 21 giorni. Dalle analisi condotte si è evidenziato che nei topi trattati con il supplemento a base di resveratrolo la colite era stata significativamente ridotta in estensione e gravità. Inoltre il resveratrolo aveva contrastato i segni clinici prodotti dal processo infiammatorio.

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Il vino rosso riduce i danni dell’ictus

stk73326corE’ risaputo che i danni dell’ictus possono essere più o meno gravi a seconda dell’intensità dell’attacco stesso e variano da soggetto a soggetto. È tuttavia indubbio che un danno cerebrale, più o meno evidente si verifica quasi sempre. Un aiuto nel limitare questi danni e proteggere il cervello sembra arrivare dal vino rosso, o meglio, dal suo ormai famoso componente, il resveratrolo. Il resveratrolo è molto noto per la sua attività antiossidante, antinvecchiamento e preventiva verso alcune forme di tumore.

Secondo un recente studio condotto dai ricercatori della Johns Hopkins University School of Medicine, negli Usa, l’assunzione di resveratrolo prima di un ictus protegge il cervello dai danni ad esso conseguenti. Durante il test gli scienziati hanno somministrato dopo un normale pasto una singola e modesta dose di resveratrolo a un gruppo di topi, mentre a un altro gruppo di topi non è stato somministrato nulla. A questi animali poi è stato indotto un ictus ischemico mediante un taglio dell’afflusso del sangue al cervello.

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Regole pratiche per contrastare i bruciori di stomaco a tavola

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Mangiate lentamente: la triturazione del cibo durante la masticazione facilita l’attività gastrica. Mangiare un panino, ingurgitando interi bocconi per la fretta, favorisce il reflusso in quanto allunga il tempo di permanenza del cibo nello stomaco. Per questo motivo è essenziale che la masticazione sia lenta e che la dieta preveda l’assunzione di quattro o cinque piccoli pasti anziché una o due grandi abbuffate giornaliere.

Controllate il peso corporeo: con il sovrappeso, l’au­mento della pressione intraddominale, premendo contro le pa­reti dello stomaco, favorisce la risalita del contenuto gastrico. Tale pressione può aumentare anche in gravidanza.

Bevete di più: la saliva e i liquidi proteggono le mucose esofagee dai succhi gastrici. Tuttavia, non bevete (e non man­giate) subito prima di andare a dormire. Nel momento in cui compare il mal di stomaco, il primo pen­siero, di solito, riguarda il tipo di cibo ingerito durante l’ultimo casto. A tal proposito occorre distinguere due diversi tipi di alimenti che, se presenti nella dieta, possono favorire l’acidità gastrica: gli alimenti che ritardano lo svuotamento dello stomaco aumentando le possibilità che si verifichi una risalita di succhi acidi. Per evitare il reflusso è infatti importante che lo stomaco si svuoti rapidamente. Di conseguen­za la dieta dovrà essere povera di tutti quei cibi che si fermano a lungo nello stomaco, come quelli ricchi di grassi (formaggi stagionati, insaccati e fritture).

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Aperitivi nemici della dieta

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La stagione estiva è forse la stagione degli aperitivi per eccellenza: si sta fuori la sera, ci si intrattiene con gli amici e così una bevanda tira l’altra. Tuttavia bisogna stare molto attenti perché gli aperitivi possono essere delle vere e proprio bombe caloriche; pensate che 1 gr di alcool contiene 7 kcal e 1 gr di zucchero ne contiene 4.

Se poi all’aperitivo ci aggiungiamo pizzette, panini e tartine il rischio di ritrovarci con una zavorra di chili al termine delle vacanze è davvero concreto. Ma allora non bisogna bere in assoluto? Certo che no, ma anche in questo caso è la ragione che la fa da padrone: preferite senza dubbio i succhi di frutta senza zuccheri aggiunti e, se proprio non volete rinunciare a qualcosa di alcolico, optate per un bel bicchiere di vino rosso che aiuta anche la circolazione.

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Menopausa: consigli per una dieta equilibrata

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Con l’arrivo della tanto temuta menopausa, uno delle principali preoccupazione delle donne è quella di “mettere su” dei chili di troppo, che oltre all’aspetto fisico, possano danneggiare anche la salute. Ecco quindi un breve vademecum alimentare per affrontare con la giusta consapevolezza questo nuovo periodo della vita.

Gli estrogeni, i principali ormoni femminili, sono una sorta di specie di protezione biologica per la salute delle donne: infatti, tra i vari compiti, queste sostanze proteggono il cuore dalle malattie cardiovascolari, giocano un ruolo importante nel mantenimento della massa ossea e mantengono il metabolismo più sveglio e reattivo.

Il problema è che, con la fine dell’età fertile, gli estrogeni esauriscono la loro funzione e, di conseguenza, svaniscono anche gli effetti positivi. Per tenere alla larga le malattie e i temuti chili in più basta seguire un corretto stile di vita e di nutrizione.

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