Pelle secca? Il tè idrata come l’acqua

Devo ammettere, che il rito del pomeridiano, è un’abitudine che ho sempre invidiato agli inglesi, sebbene i cinesi bevano questa bevanda da almeno 3000 anni. Come sappiano, il tè possiede innumerevoli virtù, a cui si aggiunge anche il merito di idratare la pelle secca.

Secondo una ricerca pubblicata sul British Journal of Nutrition, infatti, 4-6 tazze di , sono equivalenti ad 1 litro d’acqua.

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Antiossidanti, il tè rosso è più potente di quello verde

Qualche tempo fa vi abbiamo parlato delle proprietà generiche del  tè rosso Rooibos, o più precisamente la bevanda sudafricana ‘parente’ del tè, oggi però ci concentriamo su un nuovo aspetto che potrebbe togliere lo scettro di elisir di lunga vita al tè verde. Il Rooibos  funziona per rallentare l’invecchiamento grazie all’alto contenuto di antiossidanti. A sostenerlo una ricerca dell’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran) che per la prima volta ha valutato direttamente sull’uomo le proprietà degli infusi Rooibos fermentati e non fermentati.

In Italia questa bevanda non è ancora molto conosciuto, ma ci sono ottime possibilità che diventi di moda, appena le virtù antiage saranno scoperte dai più. Si ottiene dall’arbusto sudafricano Aspalathus linearis o Rooibos (traduzione afrikaans dall’inglese red bush, cespuglio rosso). Pur avendo un gusto molto simile al tè, non contiene caffeina, oltre a essere ricca di antiossidanti. I benefici sono già noti da tempo alla ricerca, ma erano stati dimostrati finora solo con studi in vitro.

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Le proprietà del tè bianco

Ormai tutti conosciamo le proprietà del tè verde e siamo abituati a bere il classico tè nero, ma forse pochi conoscono il tè bianco e le sue tante qualità che non hanno niente da invidiare a quelle del blasonato tè verde. Il tè bianco è un tipo di tè non fermentato, originario della Cina, la cui particolarità consiste nell’essere raccolto soltanto all’alba durante un paio di giorni primaverili e quando i germogli sono ancora chiusi.

Tutte queste accortezze nella raccolta sono dovute al fatto che il tè bianco si caratterizza per il fatto di essere poco alterato e il più naturale possibile, e ciò fa sì che questa bevanda sia estremamente ricca di antiossidanti, flavonoidi e polifenoli.

Il tè bianco contiene importanti quantità di vitamine, soprattutto quelle del gruppo A e del gruppo E, molto indicate per contrastare l’azione dei radicali liberi e per ridurre il colesterolo. Inoltre, il tè bianco contiene meno caffeina rispetto agli tipi di tè, e non solo del tè nero, ma anche di quello verde, nella misura di 5 mg in meno.

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Gli estratti di tè verde e nero riducono i danni da radioterapia

E’ risaputo che il tè verde e il tè nero possano essere definiti miniere di proprietà benefiche per l’organismo. Soltanto di recente, però, è stato scoperto che gli estratti del tè verde e del tè nero hanno anche la proprietà di guarire i danni cutanei dovuti a radioterapia, somministrata a pazienti con tumore. È quanto dimostrato dal dott. Frank Pajonk e colleghi, della University of California, a Los Angeles, insieme ad un team di ricercatori  dell’Università di Freiburg, in Germania.

Secondo lo studio pubblicato sulla rivista scientifica Bmc Medicine, l’effetto curativo degli estratti di alcuni tipi di si deve alle proprietà antiossidanti della bevanda che agiscono con una marcata riduzione dei processi infiammatori. Come ben sappiamo le radiazioni somministrate nel corso della radioterapia possono danneggiare la pelle. L’effetto della tossicità della radioterapia sulla cute può durare a lungo, per questo si cercano dei rimedi terapeutici a questo danno collaterale della guerra contro il cancro.

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Latte, se accompagna alcuni alimenti ne riduce il potere antiossidante

Durante gli ultimi anni il latte è stato oggetto di dibattito in ambito scientifico. Molti ricercatori hanno condotto gli studi più disparati sul latte, per constatare se fosse un alimento light, per trovare un alimento che potesse essere una sua alternativa in caso di intolleranze al lattosio, ecc. Ultimamente ad essere oggetto di studio è stato il comportamento del latte quando è accompagnato da altri alimenti ad alto potere antiossidante, ad esempio il tè verde e il tè nero, il cioccolato e i mirtilli.

Sembra proprio che il latte azzeri completamente la capacità di impedire l’ossidazione di queste sostanze. La sperimentazione, condotta sull’uomo da un gruppo di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, meglio noto con l’acronimo Inran, è stata presentata alla Fondazione Ettore Majorana di Erice nell’ambito di un workshop internazionale sui tumori in età geriatrica.

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Con lo spuntino giusto non si ingrassa

La razione alimentare da 1500 calorie (equilibrata in principi nutritivi), che spesso viene suggerita per dimagrire in modo fisiologico di 500-700 grammi alla settimana. Al di là dell’aspetto dietetico, la vera insidia per tutte le persone che si sentono oppresse dagli impegni, è lo stile di vita “tutto dovere niente piacere” che produce un carico di stress che spesso alimenta la fame nervosa.

Questa tendenza a vivere di corsa, tra l’altro, attiva il rilascio dell’ormone neuro-peptide che favorisce l’accumulo di grasso. Il primo consiglio che diamo è quello di rallentare, traducendo questa ricer­ca di lentezza anche nei pasti e soprattutto al momento degli spuntini. Assaporando lenta­mente gli snack di metà mattina e di metà pomeriggio, si ottengono infatti due vantaggi:

  1. le papille gustative ricavano il massimo piacere e non ci fanno stramangiare ai pasti;
  2. L’ipotalamo, l’area del cervello che governa il segnale di sazietà, ci invia il messaggio di “stop al cibo” prima che i fabbisogni calorici vengano superati e trasformati in adipe.

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I cibi antiossidanti: dove possiamo trovarli!

Si è sempre detto che l’ossigenazione del sangue favorisce lo sforzo fisico, che i polmoni sono i responsabili degli scambi gassosi  che permettono di condurre una vita sana, poi, tutto d’un tratto, nel vasto mare degli integratori, delle medicine alternative, del farmaco, atto più a prevenire che a curare, ecco spuntare una pa­rolina diversa: gli antiossidanti. Le ossidazioni cellulari sono delle reazioni chimiche che av­vengono nell’organismo milioni di volte in milioni di cellule: rappre­sentano il prodotto finale di una degradazione, che porta alla for­mazione di radicali liberi, pro­dotti di “scarto” che si formano all’interno delle cellule quando l’ossigeno viene utilizzato nei processi metabolici per produrre energia (ossidazione).

Dal punto di vista biochimico, i radicali liberi sono molecole in­stabili in quanto possiedono un solo elettrone invece di due. Durante il metabolismo cellulare, i radicali liberi prodotti vengono trasformati in perossido di idro­geno (acqua ossigenata), dan­noso per le cellule. Una volta formati, i radicali liberi possono essere resi inattivati dagli antiossidanti che, fornendo l’elettrone mancante, permettono agli enzimi cellulari di tamponare la loro azione dannosa. L’azione distruttiva dei radicali li­beri si evidenzia in particolare nel precoce invecchiamento delle cellule e nell’insorgenza di gravi patologie.

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Il the previene il cancro ovarico

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Il cancro alle ovaie si ritiene sia al secondo posto tra le neoplasie maligne ginecologiche più diagnosticate. Tra tutte queste è quella segnata da un maggiore indice di mortalità. Ne viene interessata circa 1 donna su 70 in peri-menopausa o post-menopausa e la prevenzione è un fattore molto importante, se non fondamentale. Tra le diverse possibilità di agire in modo preventivo pare ci sia anche il semplice bere una tazza di the nero o di the verde.

Ad affermarlo è uno studio condotto dai ricercatori dell’University of Washington che ha analizzato lo stile di vita di circa 2.000 donne di varia estrazione sociale e impiego lavorativo. Grazie ai dati raccolti è stato scoperto che le donne che bevono almeno una tazza di the verde al giorno hanno il 54% di riduzione del rischio di sviluppare il cancro ovarico rispetto a quelle che non lo bevono.

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Il tè verde biologico brucia l’adipe

tè verde dimagrante

Tra i vari tipi di tè, quello verde è sicuramente il migliore alleato del peso forma. Il merito è della sua ricchezza in antios­sidanti (catechine e flavonoidi), sostanze che tonificano la circolazione e prevengono la formazione dei radicali liberi responsabili dei fenomeni infiammatori che rallentano le attività metaboliche, favorendo l’accumulo di adipe e ritenzione. Per fare del un alleato per la silhouette è ne­cessario sceglierlo di tipo biologico (evitando i tè aromatizzati con additivi di sintesi) e venire a patti con il suo sapore naturale, che per natura è leggermente amaro: non bisogna correggerlo con lo zucchero (è ammesso un cuc­chiaino di miele) ma si può usare un po’ di latte (con l’aggiunta di una goccia di latte par­zialmente scremato si arriva a circa 15 calorie) o di limone.

Cosi si rispetterà uno dei maggiori pregi di questa bevanda: essere del tutto priva di calorie.Il tè si ottiene lasciando a bagno le foglie in acqua calda o bollente dai 2 ai 7 minuti. Per evitare che diventi troppo  amaro e “carico”, non va lasciato infusione a lungo e non va fatto bollire. Una tazza di tè leggero contiene comunque una quantità inferiore di teina ri­spetto alla caffeina di una normale tazzina di caffè: la proporzione è circa di 30-35 mg di teina contro 160-120 mg di caffeina.

Sono tante le tipologie di tè (oltre al tè verde) e derivano dalle foglie della stessa pianta, la Camelia sinensis, coltivata in Cina, India, Sri Lanka, Giap­pone e Kenya.  Il tè nero è un efficace antifame, cresce in India, Africa e Cina (nello Yunnan e nel Fujian). La lavorazione si svolge in quattro fasi: appassimento, arrotolamento, fermentazione e essiccazione, che blocca i processi di decomposizione del tè e lo scurisce. Migliora i processi digestivi e aiuta a controllare l’appetito.

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Cinque consigli alimentari anti invecchiamento

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Dimostrare dieci anni di meno è il sogno di tutte; impossibile da realizzare? No, se seguirete i nostri consigli anti invecchiamento, e assumerete le dosi consigliate di questi cinque alimenti dalle proprietà estremamente benefiche.

Germe di grano. Anche se si scarta nella produzione della farina, il germe è senz’altro la parte migliore del chicco di grano, perché contiene un’elevata quantità di vitamina E, che protegge i lipidi dall’ossidazione causata dai raggi ultravioletti; inoltre, sembra che il germe di gramo riesca a proteggere la pelle anche dai danni dello smog. Bastano un paio di cucchiaini al giorno, magari sull’insalata o nello yogurt del mattino per godere di tutti i suoi benefici.

Mirtilli. Queste bacche devono il loro colore all’alto contenuto degli antociani, e numerose ricerche hanno evidenziato che questi pigmenti agiscono sui capillari sanguigni mantenendoli puliti internamente, rafforzando il tessuto connettivo che li sostiene e migliorando la loro elasticità. Secondo una ricerca condotta da un’università canadese, le virtù salutari dei mirtilli si mantengono bene anche nel loro succo: un bicchiere al giorno è una dose sufficiente per migliorare la salute dei vasi sanguigni nel giro di poche settimane.

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La dieta anti jet lag

jet-lagAnnullare gli effetti negativi del cambiamento di fuso orario e ritrovare benessere e vitalità: è l’obiettivo del menù contro il jet leg, la “trappola” che attente i viaggiatori dopo aver trascorso molte ore in aereo e che si manifesta con insonnia, mal di testa, gonfiori alla gambe e problemi digestivi.

La dieta anti jet leg va iniziata due giorni prima del viaggio, in modo da preparare l’organismo all’imbarco quindi va proseguita durante il volo e il giorno successivo all’arrivo. Il menù di questi quattro giorni è piuttosto proteico, a base soprattutto di carne e abbastanza controllato a livello calorico, soprattutto nella giornata di viaggio.

Il menù anti jet lag offre il vantaggio di essere al meglio della propria forma psicofisica già all’inizio della vacanza, regalando anche tanta energia grazie all’alto contenuto proteico, infatti  i primi due giorni si seguono dei menù a base di carne da circa 1.000 calorie al giorno, mentre il giorno della partenza si differenzia perchè le calorie si riducono a 700-800, in quanto seduti in aereo il fabbisogno energetico è molto basso; nella giornata successiva si ritorna allo schema originario da 1.000 calorie.

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Ricetta extra light: sorbetto al tè verde e menta

sorbetto-te-verdeL’estate, si sa, porta con sé una grande voglia di dolci freddi e rinfrescanti, che però, alcune volte sono un autentico attentato per la linea. Per fortuna, però non sono tutti “pericolosi”.

Oggi, vi presenteremo la ricetta di un gustoso dolce molto estivo ma soprattutto estremamente light: pensate che contiene solo 50 kcal per porzione!
Sorbetto al tè verde e menta

Ingredienti per 4 persone
Tè verde in foglie, 4 cucchiai di zucchero, menta fresca in foglie, un albume, un’arancia rossa, sale

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Funghi e tè verde: amici delle donne

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Secondo uno studio condotto di recente in Cina mangiare funghi e bere tè verde in abbondanza abbasserebbe notevolmente il rischio di sviluppare il cancro al seno.

Non sarebbe un caso quindi se l’ incidenza del cancro al seno nel paese del sol levante è di ben quattro/cinque volte inferiore rispetto a quella dei paesi occidentali (con qualche differenza nelle zone più ricche del paese). 

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Tè verde per bruciare i grassi

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Il tè verde viene da sempre ritenuto un valido alleato nella lotta ai chili di troppo. Si tratta infatti di una bevanda che agisce sul sistema nervoso, facendo aumentare il consumo delle calorie dall’organismo. Il tè verde inoltre è ricco di antiossidanti, minerali e tannini, che limitano l’assorbimento delle proteine. Non solo, contrasta la ritenzione idrica e il gonfiore. Tuttavia sappiamo bene che un uso eccessivo di tè può rendere nervosi e irritabili: quindi occorre fare attenzione a non abusarne.

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