dieta del sesso

Prova costume, superala con la dieta del sesso

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In fatto di diete, si sa, le novità non mancano mai, soprattutto a ridosso della tanto temuta prova costume in vista delle vacanze al mare. All’appello non mancano coloro che suggeriscono una dieta decisamente più piacevole di quelle classice, ovvero la dieta del sesso, che sfrutta le proprietà atletiche dell’attività sessuale in abbinammento a particolari cibi.

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Cosa comporta mangiare pesce crudo, rischi e prevenzione

pesce crudo

Il pesce crudo è un prodotto eccellente in termini nutrizionali, ma presenta molte incognite. Negli ultimi anni, con la diffusione della moda del sushi, sono aumentate le infezioni intestinali. Per quale motivo? Purtroppo il responsabile è il parassita Anisakis (detto anche verme delle aringhe) che si sviluppa, allo stadio adulto, nei mammiferi marini e, a completamento del suo ciclo biologico, può arrivare ad annidarsi nella cavità addominale dei comuni pesci da banco.

 

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Cibi esotici poche calorie ricette

Cibi esotici con poche calorie e ricette

Cibi esotici poche calorie ricette

I cibi esotici hanno conquistato una folta schiera di estimatori e tra le tradizioni culinarie più amate ci sono quella cinese e giapponese, ma si stanno affermando anche quella brasiliana e messicana. Talvolta i piatti sono affini alla nostra cucina, anche quando viene utilizzato un ingrediente insolito. Vediamo insieme gli alimenti esotici con meno calorie!

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Consumare troppo sushi danneggia la tiroide

Non sono finiti i problemi per chi mangia sushi. Spesso vengono pubblicate delle ricerche riguardante il pesce crudo e i suoi potenziali pericoli. Negli ultimi anni, si è diffusa la moda del cibo giapponese, buono, leggero e delicato, ma con qualche potenziale rischio per la salute. Secondo i dati poi diffusi per mezzo della Food Standards Australia New Zealand consumare troppe alghe può danneggiare la tiroide. Il motivo? Contengono troppo iodio.

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Sushi: controlli sulle importazioni giapponesi

Il sushi finisce nel mirino e scattano i controlli sulle importazioni giapponesi in tutto il mondo. Dopo l’esplosione della centrale nucleare di Fukushima, infatti, è stata rilevata la presenza di sostanze radioattive sia nel cibo, che nell’acqua.

Alcuni Paesi, hanno persino bloccato del tutto l’import. I dati sono allarmanti, e sembra che la situazione in Giappone sia destinata a peggiorare di ora in ora.

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I piatti tradizionali e il codice alimentare di Pellegrino Artusi

L’arte culinaria è ciò che distingue il nostro Paese nel mondo, anche se poi sono pochi i giovani che si misurano ai fornelli: sono troppo attenti alla dieta o preferiscono un’alimentazione più veloce e moderna, a base di piatti freddi o sushi. Eppure la cucina tradizione non ha solo ottime caratteristiche da un punto di vista nutrizionale, ma rappresenta anche l’identità nazionale. A sostenerlo sono gli stessi italiani che hanno partecipato a un sondaggio di Coldiretti-Swg.

Questa tesi è stata sposata  dal 46% degli italiani che ritengono i piatti tipici locali più significativi della cultura (37%) della moda (9%), del calcio (5%) e della scienza e tecnologia (3%). Un primato notevole. Questi dati sono stati presentati al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione organizzato dalla Coldiretti a Cernobbio dove, per celebrare i 150 anni dell’Unità di Italia, è stata apparecchiata per la prima volta ”la tavola dei piatti che hanno unito l’Italia” in collaborazione con Casa Artusi. Ricordiamo che proprio a Pellegrino Artusi si deve il primo codice alimentare.

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Sushi: è vero che è poco digeribile per gli occidentali?

Il sushi è un piatto che piace molto agli occidentali, non ha caso la cosiddetta “cultura del sushi” e i sushi bar sono in aumento anche nel nostro paese; purtroppo, spesso però, questo cibo risulta poco digeribile. Quello che poteva essere un caso riservato a persone con difficoltà di digestione, in realtà ora ha una spiegazione scientifica; stando a quanto riportato dalla rivista Nature, la causa della poca digeribilità del sushi sarebbe da imputare ad un batterio presente nell’intestino che solo i giapponesi possiedono.

Secondo gli studi effettuati da gruppo di ricercatori della Università Pierre e Marie Curie di Parigi,  a rendere poco digeribile il sushi non sarebbe il pesce crudo di per sè, bensì l’ alga nori che lo avvolge, perché

il metabolismo di quest’alga ad opera dell’organismo è legato ad un enzima prodotto dal batterio Bactreroides plebeius, presente nell’intestino dei giapponesi e pressoché assente in tutti gli occidentali.

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Alga nori, buona non solo per il sushi

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L’alga nori, nota anche con il nome di lattuga di mare, deve la propria fama al fatto di essere uno degli ingredienti fondamentali del sushi. Oltre ad avere un sapore gradevole è ricca di proteine, vitamine e oligoelementi quali zinco, selenio, rame e manganese e, in virtù del suo elevato contenuto di taurina, previene l’insorgenza dei calcoli ed aiuta a mantenere sotto controllo il colesterolo. Rappresenta quindi sia una delizia per il palato, che un toccasana per l’organismo.

Come tutte la alghe del genere Porphyra, anche l’alga nori è utile in autunno per prevenire i cosiddetti malanni di stagione: il loro contenuto di vitamina C è infatti superiore a quello delle arance ed anche il contenuto di vitamine A e B è notevole. Contengono inoltre amminoacidi essenziali, soprattutto arginina.

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Crudismo: i pro e i contro di questa scelta alimentare

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D’estate il piatto freddo è vincente: insalatone, pinzimoni, ma soprattutto carne e pesce crudi vanno alla grande, senza contare che quella di mangiare i cibi senza ricorrere alla cottura è una moda consolidata. Così dopo il classico carpaccio e il modaiolo sushi, sta prendendo piede il cosiddetto raw food o crudismo. Adottato da molte star hollywoodiane, questo regime alimentare è sempre più apprezzato anche in Italia e prevede un menù a base di verdura, ortaggi, frutta, germogli, alghe, legumi, yogurt e a volte pesce e carne consumati rigorosamente crudi o al massimo cotti a bassissima temperatura, cioè non oltre i 60 gradi.

A parte le mode, non sempre le crudités sono la scelta alimentare più giusta, vediamo insieme tutti i pro e i contro.

Il carpaccio di carne si ottiene con la polpa di manzo tagliata a fettine sottile e condita con olio e limone, più altri ingredienti a piacere; anche le tartare vengono preparate con lo stesso taglio di carne, ma sono tritate più grossolanamente e possono essere condite con prezzemolo, capperi, torlo d’uovo, senape o altre salse. Il pro di carpacci e tartare consiste nel fatto che la polpa di manzo è magra, perciò apporta poche calorie, fornendo anche un’ottima dose di proteine, ed è l’ideale per fare il pieno di minerali, in particolare di ferro, zinco, fosforo e selenio.

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