Benefribra come funziona controindicazioni

Benefibra: come funziona e controindicazioni

Benefribra come funziona controindicazioni

Le fibre alimentari, pur non essendo dei veri e propri nutrienti, sono importantissime per la nostra salute: riducono l’utilizzo delle calorie e dei grassi; aumentano il senso di sazietà, migliorano il transito intestinale, ci proteggono dalle escursioni di glicemia e da malattia come stitichezza, colite, diverticolosi, ecc. Il fabbisogno giornaliero è pari a 20-35 g, di cui 2/3 di fibre solubili e 1/3 di fibre insolubili.

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Grassi, un aiuto dalla melassa

Secondo un gruppo di ricercatori della La Trobe University, in Australia, la melassa, ricavata dalla canna da zucchero, aiuterebbe a combattere i grassi, scongiurando il rischio di obesità. Gli esperti, infatti, hanno sfatato il mito che vorrebbe questo estratto dolce e cremoso come un vero attentato alla linea.

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Ricette light: aspic di verdure e agar agar

L’aspic di verdure e agar agar è un piatto leggero e molto gustoso, che aiuta anche a regolarizzare il colon grazie alla presenza dell’agar agar, un’alga preziosa per la nostra salute ricca di mucillagini che disinfiammano la mucosa intestinale e contrastano la stitichezza.

L’agar agar è una sostanza gelatinosa che viene estratta da alcuni tipi di alga orientale, si trova sotto forma di fiocchi, barrette o polvere. Non ha alcun odore e alcun sapore, ed è solubile solo in liquidi caldi. L’agar agar viene usata in cucina soprattutto come addensante e gelificante come alternativa ad altre gelatine di origine animale.

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Pancia gonfia e stipsi, il magnesio è utile?

Pancia gonfia e stipsi. Due problemi che colpiscono gli adulti, ma anche i bambini. Di base c’è un’alimentazione povera di fibre e una vita troppo sedentaria. I grandi stanno ore alla loro scrivania a lavorare, mentre i bambini fermi sui banchi di scuola e poi a casa guardando la tv o a giocare con il pc. Come si riduce questo problema? Si utilizzano degli integratori alimentari a base d’idrossido di magnesio contenenti lassativi, che non è l’ossido di magnesio, con cui spesso viene confuso.

Su questa prassi ci sono due correnti di pensiero: qualche esperto sostiene che rendere meno pigro l’intestino così possa portare all’ipermagnesia, mentre altri studi sono dell’idea che il rischio si minimo. A far chiarezza è uno studio pubblicato sul World Journal of Gastroenterology.

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Una ricetta contro la stipsi

Le cause che provocano la stipsi sono molteplici, tra queste abbiamo uno stile di vita frenetico, un’alimentazione non equilibrata, il cambio di stagione, problemi congeniti, ecc. Indipendentemente dalle cause esistono vari modi per combattere la stitichezza: quotidiana attività fisica, lassativi, tisane alla malva, ecc.

Tra i rimedi per contrastare la stitichezza abbiamo sicuramente il consumo di alcuni cibi che, per le loro proprietà, aiutano ad alleviare questi fastidiosi sintomi. Oggi vorremmo proporvi un piatto che può aiutare nel contrasto di questi problemi. E’ una ricetta molto semplice da realizzare: Minestra di legumi, un piatto unico contiene circa 400 calorie a porzione.

Ingredienti per la Minestra di legumi (4 persone)

  • 200 grammi di piselli secchi;
  • 1 cipolla bianca di media grandezza; 
  • 200 grammi di farro;
  • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva;
  • 2 porri;
  • un cespo di lattuga;
  • 30 grammi di prosciutto crudo;
  • 1 cucchiaio di parmigiano grattuggiato;
  • brodo vegetale q.b;
  • sale e pepe q.b.

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Costituzione media o a mela

I cereali integrali e le insalate dei prati sono gli alleati giusti se il tuo problema è il gonfiore addominale, con deposito di grasso sul punto vita. Riattivano fegato e intestino e ti fanno dimagrire in fretta. Gli accumuli nella fascia addominale sono quelli più tipici del sesso maschile, ma non disdegnano anche le donne, soprattutto quando ci si avvicina alla menopausa. Essi danno luogo alla conformazione MEDIA o “a mela”. La pancia è prominente e la sua globosità è dovuta ad una commistione di tessuto adiposo in eccesso e gonfiore intestinale.

Spesso coesistono alterazioni della funzionalità intestinale, più spesso con ten­denza alla stipsi e all’ingrossamento epatico. Sul piano emotivo gli accumuli di grasso ad­dominale rappresentano un “pannicolo protettivo” nei confronti delle asperità della vita o di emozioni interne difficilmente gestibili (rabbia, frustrazioni ecc…). I primi e principali accorgimenti alimentari in caso di sovrappeso addominale sono quelli di ridurre le porzioni di carboidrati raffinati (pane, pasta, focaccia, pizza ecc.), aumentando quelle di proteine (privilegiando pesce, legumi e alghe) e di cereali grezzi.

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Combattere la stitichezza con l’alimentazione giusta

stitichezza e alimentazione

Una recente indagine ha dimostrato che in Italia soffrono di stitichezza circa 3 milioni di donne e un milione di uomini: la stipsi, dunque, è un disturbo molto comune al quale non sempre facile da risolvere.

Per stipsi non si intende soltanto il fatto di non riuscire ad andare in bagno, ma indica anche quando ciò avviene con difficoltà. Esistono due tipi di stipsi: quella da rallentamento del transito intestinale, che si ha quando si va in bagno molto raramente, e da difficoltà da espulsione, cioè quando c’è lo stimolo, ma si hanno difficoltà ad espellere le feci. A prescindere da quale sia il disagio, si può parlare a pieno titolo di stipsi quando questi disturbi persistono da almeno 3 mesi.

Le principali cause della stipsi sono da cercare nello stile di vita e soprattutto nell’alimentazione; per chi soffre di stitichezza è importante incamerare tante fibre, bere molta acqua e assumere più liquidi possibile a tavola, ad esempio consumando di frequente le zuppe, perché aiutano ad ammorbidire le feci e, quindi, a facilitarne il passaggio e l’espulsione. Anche l’attività fisica è importante per contrastare la stitichezza non bisogna fare chissà quale sport: basta una passeggiata di mezz’ora due o tre volte alla settimana o una gita in bicicletta, per sentirsi meglio.

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Dieta ad alto residuo contro la stitichezza

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La stitichezza, o stipsi, è un disturbo piuttosto comune alla base del quale possono trovarsi patologie quali colite, emorroidi, ragadi, diverticolite ecc. Spesso però a determinarne l’insorgenza sono abitudini di vita poco sane (soprattutto la sedentarietà)  e/o uno stile alimentare squilibrato. Ne consegue che, una volta che il medico abbia escluso la presenza di una delle condizioni patologiche sopra accennate, è possibile risolvere il problema seguendo una dieta adeguata e praticando un pò di esercizio fisico anche moderato.

In caso di stitichezza cronica può essere di grande aiuto seguire la cosiddetta dieta ad alto residuo. In realtà più che di una vera e propria dieta si tratta di uno stile alimentare che prevede l’assunzione quotidiana di almeno 30 grammi di fibre al giorno (quantità che coincide con il massimo della razione giornaliera consigliata) accompagnata da un abbondante consumo di liquidi.

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