La misurazione delle pliche cutanee è il metodo più utilizzato per stimare il grasso corporeo, in particolare quello bianco, responsabile di cellulite e flaccidità in vari distretti corporei (soprattutto pancia, sotto braccia, cosce, glutei). Conoscere lo spessore della plica, ovvero quella parte di pelle e adipe che si ottiene semplicemente pizzicando con due dita le zone più cedevoli del nostro corpo, è indispensabile per scegliere i rimedi snellenti “mirati” a seconda della densità adiposa degli accumuli e della loro distribuzione. Per chi non vuole mettersi a dieta, ma in vista dell’estate vorrebbe comunque ottenere qualche risultato in tempi brevi, serve un programma d’urto o di “pronto intervento”.
Per scegliere i trattamenti più appropriati ad ogni esigenza, dobbiamo lasciarci guidare dalla misurazione della plica cutanea, un parametro solitamente rilevato dal medico ma che si può calcolare anche a casa. La misurazione della plica cutanea è utile soprattutto a quelle persone che, pur avendo un peso normale confermato dalla bilancia, hanno delle zone del corpo comunque in sovrappeso. È il caso delle donne di corporatura sostanzialmente magra ma con le braccia molli oppure con il punto vita snello e la zona di cosce e glutei troppo “rotonda”; ma è anche il caso di certi uomini che ingrassano solo sull’addome, pur conservando un fisico asciutto.