Le proteine della soia fanno dimagrire

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In questo momento in cui tutti iniziamo a pensare con preoccupazione alla prova costume, ecco che una buona notizia arriva da una ricerca americana, che ha scoperto come alcune proteine della soia siano in grado di frenare l’assorbimento dei grassi e di ridurre l’infiammazione.

Lo studio è stato condotto dai ricercatori dell’Università dell’Illinois e coordinato dalla dottoressa Elvira de Mejia, professore associato di scienza dell’alimentazione e nutrizione umana, che ha spiegato:

Abbiamo scoperto che i semi di soia ricchi di beta-conglycinins limitano l’accumulo dei grassi nelle cellule inibendo un enzima chiamato acido grasso sintasi. Per di più, abbiamo identificato i peptidi specifici, proteine digestive che fanno questo, e ora stiamo iniziando a comprendere il meccanismo che sta dietro. Questa ricerca è emozionante perché potrebbe portare allo sviluppo di nutraceutici per combattere l’obesità.

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Salsa di soia, calorie e valori nutrizionali

salsa di soia calorie

La salsa di soia è senza dubbio l’ingrediente della cucina orientale maggiormente noto e diffuso nei paesi occidentali; viene ottenuta dalla lavorazione dei semi di soia cui vengono aggiunti grano tostato, acqua e sale. Più precisamente esistono due tipologie principali di salsa di soia: lo Shoyu, che prevede l’aggiunta di frumento e il Tamari, che in realtà è solo una variante dello shoyu, che viene preparata senza frumento. Entrambe subiscono un processo di fermentazione naturale che dura 12-18 mesi, e si usano in purezza per condire insalate, verdure stufate, cereali, brodi, zuppe ecc. o come ingredienti per la preparazione di altre salse.

Tra le qualità nutritive della salsa di soia spicca senza dubbio il contenuto di sostanze antiossidanti, che è dieci volte maggiore rispetto a quello del vino rosso; tuttavia questa presenta anche un alto contenuto di sale e glutammato che la rendono sconsigliabile in diete povere di sodio e costituiscono per tutti un invito a consumarla con molta moderazione. Inoltre, quando addizionata di frumento, come nel caso dello shoyu giapponese, la salsa di soia è controindicata in caso di celiachia.

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Germogli di soia contro tumori e infarto

soia contro il tumore

Potrebbe arrivare presto sulle nostre tavole la “supersoia” contro tumori e malattie cardiovascolari. Questo, grazie a una ricerca canadese condotta da studiosi della McGill University, del Centre de recherche sur le grains e dell’Agriculture and agri-food Canada, coordinati da Philippe Seguin, e pubblicata sull’Agronomy Journal.

Lo studio è stato condotto allo scopo di determinare le concentrazioni di antiossidanti, soprattutto di alfa tocoferolo (vitamina E) , contenuti in diversi genotipi di soia cresciuti in condizioni diverse per individuare quello che ne presenta il contenuto maggiore e quindi le condizioni genetiche e ambientali che si trovano alla base di questa caratteristica che conferirebbe appunto alla soia una spiccata azione anti-tumorale e protettiva di cuore e arterie.

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Germogli di soia per restare in forma

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I germogli di soia hanno tantissime proprietà benefiche, sono degli autentici integratori naturali in grado di aiutare il fisico a drenare liquidi e tossine, ma anche di tonificare i muscoli, stimolare il metabolismo e scolpire la silhouette.

In ogni seme c’è un germoglio in embrione, composto da foglie e radici che spuntano appena inizia il processo di germinazione, durante il quale le sostanze presenti nel seme vengono digerite e trasformate in nutrienti che il nostro corpo riesce ad assimilare più velocemente. Per avere una buona dose di nutrienti basta consumare 15-30 grammi di germogli a pasto.

I germogli di soia sono molto versatili in cucina e mantengono inalterato il gusto di cereali, verdure ed ortaggi, aggiungendo una nota di sapore a ogni pietanza. Sono più di 40 quelli che possono essere inseriti nella dieta di tutti i giorni; in commercio sono reperibili anche mix già pronti e particolarmente ricchi di nutrienti.

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La dieta verde

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La dieta verde, priva di carne e pesce, povera di grassi saturi e ricca di fibre e vitamine, aiuta a tenere sotto controllo i valori nel sangue di colesterolo e insulina e a mantenere il corpo giovane, snello e in buona salute.

Infatti, grazie a un equilibrato apporto di antiossidanti, sostanze contenute in frutta e verdura di stagione, migliora la circolazione sanguigna e combatte l’azione negativa dei radicali liberi, le molecole aggressive e responsabili del precoce invecchiamento cellulare e di molti disturbi della salute. Secondo un recente sondaggio americano, la dieta verde previene sovrappeso, diabete, arteriosclerosi e restituisce all’organismo tanta energia, fino ad influenzare positivamente le performance sessuali.

La dieta verde, o vegetariana, privilegia i cibi ricchi di ferro come legumi e cereali; prevede piatti a base di lenticchie, ceci e fagioli, ma anche di miglio e quinoa. Per sostituire al meglio i nutrimenti della carne, si ricorre a al alcuni cibi iperproteici, inserendo nel menù pietanze a base di tempeh e tofu, due alimenti  ricavati dalla fermentazione dei fagioli di soia gialla. La soia è, infatti, l’alimento vegetale più completo dal punto di vista proteico, perché le sue proteine sono molto simili a quelle di origine animale.

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