5 alimenti che accelerano il metabolismo

Alcuni cibi, se consumati quotidianamente, aiutano la perdita di peso stimolando il metabolismo, un processo che avviene all’interno dell’organismo con la funzione di trasformare tutto ciò che mangiamo in energia. Vediamo insieme quali sono gli alimenti con potere dimagrante!

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La dieta del delfino per stimolare il metabolismo

Le diete dimagranti sono davvero numerose e alcune anche fantasiose. Sono studiate non solo per favorire la perdita di peso, ma anche per incoraggiare il “seguace” a raggiungere i suoi obiettivi (purtroppo spesso a scapito della salute). Un nuovo regime è stato battezzato la dieta del delfino, perché si basa su un metodo ondulatorio (simile al nuoto del delfino) che dovrebbe riattivare il metabolismo.

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Spezie brucia grassi, quali sono?

Le spezie sono alleate preziose per la nostra linea, e non dovrebbero mai mancare in cucina, anche perché conferiscono sapore e consistenza a molti piatti, rendendo appetitosa persino una ricetta ipocalorica.

Inoltre, l’uso delle spezie aiuta a ridurre le quantità di sale e i condimenti in generale, apportando anche vitamine e sali minerali importanti come il potassio, il magnesio e il calcio. Senza considerare che alcune spezie sono in grado di stimolare il metabolismo.

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Accelerare il metabolismo con la betulla

Il vostro metabolismo è troppo lento? Niente paura, la betulla è un’alleata preziosa nella lotta ai chili di troppo, ma anche contro il diabete. A sostenerlo, è una ricerca dello Shanghai Institutes for Biological Sciences, in Cina, guidata dal dottor Bao-Liang Song e pubblicata su “Cell Metabolism”.

Nella corteccia di betulla, infatti, si trova un principio attivo in grado di riattivare il metabolismo e di prevenire il diabete, il suo nome è betulina. Non è un caso che la betulla venga utilizzata efficacemente come rimedio contro la cellulite e l’acne. Sono note, infatti, le sue proprietà diuretiche e snellenti.

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Ginnastica metabolica e burlesque, le nuove tendenze fitness

Cambiano le mode e cambia anche il fitness. Tenersi in forma è solo una questione di volontà, perché l’offerta è davvero ampia: si può scegliere tra corsi stravaganti come quelli di burlesque, che oltre ad insegnare tecniche di seduzione permettono di tonificare, o La Bomba, una miscela di afro, reggaeton, cumbia e techno-tango.  Il grosso cambiamento sta nelle strutture: le palestre, infatti, stanno cedendo il posto a piccoli centri di attività motoria, gestiti da personal trainer. Il risultato? Le lezioni non sono più di massa ma uno-a-uno o a piccoli gruppi e i costi sono maggiori.

Questa tendenza è confermata dal successo del fitness metabolico, adatto a quelle persone che soffrono della sindrome metabolica o che comunque sono costrette, magari per lavoro, a una vita sedentaria. Questo tipo di allenamento permette di trovare una giusta convivenza con molte malattie, come il diabete o l’ ipercolesterolemia, svolgendo attività non traumatiche, possibilmente mescolando programmi aerobici e anaerobici.

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Dimagrire dedicandosi ad attività manuali

dimagrire con attività pratiche

Le attività pratiche e manuali hanno un potere terapeutico immenso. Stimolano il cervello a produrre le molecole che accelerano il metabolismo. Si dimagrisce facilmente se ci dedichiamo ad attività creative pratiche, meglio se manuali: non bisogna perdere tempo a fantasticare un futuro in cui diventeremo magri. Meglio cercare cose artigianali da fare, subito: sono il più potente farmaco bruciagrassi. Avere dei progetti, sognare ad occhi aperti fa dimagrire? No, decisamente no. Spesso i grandi sogni sono solo dei rifugi in cui nascondersi, un modo per non prendere atto di che cosa non va bene nella nostra vita attuale.

Fantasticare, come in una fiaba, miti impossibili da raggiungere come il principe azzurro che arriverà chissà quando, non serve a niente: gli alibi e i sogni irrealizzabili ci fanno ingrassare di più. La nostra interiorità, per dimagrire, ha bisogno di cose concrete e soprattutto facilmente realizzabili. Arriva così la domanda chiave: “Che cosa non mi piace nella mia vita?” Oggi più di una ricerca sul cervello ha messo in luce che proprio il fare con le mani è uno dei più potenti antidepressivi.

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Come mettersi a dieta

Perdere peso non è solo una questione di cibo e di calorie: perché il metabolismo si sblocca solo quando tutta la nostra vita, nella sua globalità, ci spinge al cambiamento e alla ricerca di una nuova forma. Dieta: questa parola spesso richiama un’idea di rinunce, tristezza, lavoro in più in cucina, limitazione nei movimenti e nella socialità, malumore… Con queste premesse “pu­nitive” di certo non si va lontano. Stringeremo i denti finché riusciremo, ma sarà come tendere una corda al massimo: prima o poi si spezzerà e allora scatteranno le abbuffate compensatorie, i boicottaggi più o meno inconsapevoli e il conto alla rovescia per potersi permettere un piccolo strappo dopo tanti sacrifici.

Una dieta che faccia cambiare, per un tempo limitato, solo il nostro modo di mangiare non serve a nulla. Ecco perché, se hai intenzione di iniziarne una, o semplicemente di mangiare meno, il tuo programma dovrà prevedere un cambiamento a largo raggio, un mutamento di stile di vita che deve iniziare non dopo la dieta ma già mentre dimagrisci, se non ancora prima. Solo se la dieta cambia la tua testa potrà cambiar anche la tua forma fisica. E, per partire col piede giusto, programmiamo i nostri obiettivi.

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Riattivare il metabolismo con le prugne secche

Un alto contenuto di minerali, tra cui potassio, magnesio e zinco, rende le prugne secche particolarmente indicate per mantenere il delica­to bilancio dell’equilibrio idroelettrolitico dell’or­ganismo, con benefici effetti sul metabolismo. In più, le prugne secche aiutano a conservare tonici e sodi i tessuti per via delle loro proprietà antiossi­danti dovute alla concentrazione di vitamina A (circa 19 mcg per etto), betacarotene e zinco. Grazie a una nuova tecnica di misurazione chiama­ta ORAC, che determina la capacità di tutte le so­stanze presenti negli alimenti di bloccare i radicali liberi è possibile individuiare le proprietà antiossi­danti di frutta e verdura, ed è inoltre consigliato consumare circa 3000-3500 unità al giorno.

Ebbene: la prugna secca raggiunge ben 5770 unità di ORAC ogni etto. Ne bastano quindi una decina al giorno per evitare smagliature e flaccidità. Per sfruttare al meglio le proprietà lassative delle prugne secche, provate a metterne a bagno 3-4 la sera prima di andare a dormire, per poi mangiarle a digiuno. Il mattino successivo bevendo sia l’acqua di ammollo sia un altro bicchiere di acqua. Attenzione comunque a non esagerare con il consumo di prugne secche, che possono causare effetti indesiderati come diarrea, meteorismo e flatulenza, dovute alla fermentazione zuccherina a livello intestinale.

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Contro cellulite e grassi usa la cassia nomame

cassia nomame

La Cassia nomame è ricca di luteolina e di altre sostanze che inibiscono l’azione delle lipasi, gli enzimi del pancreas utilizzati nella digestione dei grassi ingeriti  con i cibo. In parole povere, ciò significa che questa pianta può ridurre fino al 30% l’assorbimento dei grassi, limitando così l’apporto calorico complessivo e diminuendo il livello di trigliceridi e colesterolo nel sangue.

La Cassia nomame svolge anche un’efficace azione antigonfiore, per una pancia piatta, ed agisce contro la ritenzione idrica, rappresentando così un valido rimedio contro la cellulite. Infine, l’assunzione degli estratti di questa pianta rigenera la pelle ed è particolarmente utile in caso di smagliature, per ridurle, o eliminarle, se nella prima fase. Una dieta ricca di carne, salumi, burro, formaggi e alimenti fritti provoca uno squilibrio dei metabolismo a causa dell’eccesso di grassi saturi. Ciò provoca squilibri ormonali e sovrappeso.

Se il tuo corpo è intasato dì grassi, l’adipe si accumula su fianchi, glutei e nella parte inferiore dell’addome e spesso hai la sensazione di avere la pancia gonfia. In questi casi, prendi una capsula di Cassia nomame ai pasti, mangiando. Vuoi rendere la cassia veramente efficace? Basta assumerla regolarmente, ogni giorno per un mese, e seguire queste tre semplici regole alimentari:

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Per riattivare il metabolismo evitare per 7 giorni zucchero e farine bianche (seconda settimana)

riattivare il metabolismo

I carboidrati raffinati, ossia lo zucchero raffinato e i carboidrati ottenuti privando la farina integrale della parte più esterna (crusca), sono dei veri killer per il metabolismo; hanno un assorbimento rapido e sono tra i principali imputati dei picchi di glicemia e in­sulina. Inoltre, il fatto di essere stati privati della crusca li rende biologicamente “morti” e pericolosi per la funzionalità intestinale. Per 7 giorni, quindi, elimina lo zucchero bianco (sostituiscilo col miele) e dimezza le porzioni di pasta, pane, pizza, preferendo in ogni caso i cereali integrali biologici. A tavola, per 7 giorni, prova a sostituire i carboidrati raffinati con carboidrati integrali diversi dal frumento (avena, segale, kamut, grano saraceno, ecc….).

Oltre ad apportare fibre, sono una delle principali fonti di cromo, un oligoelemento che è indispensabile per la regolazione del metabolismo e che favorisce l’azione dell’insulina, riducendo la glicemia e impedendo i ristagni e la formazione di cuscinetti. Cerca di assumere almeno 100gr di cereali integrali al giorno.  Le farine scure sono quelle più ricche di fibre e sapore: più le mangi e più riesci a disabituarti ai cereali raffinati (quelli bianchi) e agli zuccheri industriali, che fanno impennare insulina e glicemia.

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Riso integrale: per sgonfiarti prima delle abbuffate natalizie

riso integrale biologico

E’ ormai assodato che, più i cibi sono naturali, integrali e non trattati, più contribuiscono a conservare il metabolismo attivo perché liberano il corpo dalle scorie che rischiano di trasformarsi in adipe. Il riso bio­logico integrale  fa parte di questi cibi con una marcia in più: a differenza dei cereali bianchi o brillati, questo tipo di riso non subisce i processi di sbiancatura e di raffina­zione che distruggono gran parte dei principi depurati­vi e snellenti.

Il procedimento di raffinazione viene utilizzato perché, così facendo, il riso può avere una scadenza più lunga e cuocersi più in fretta. Vantaggi davvero minimi rispetto ai benefici del riso grezzo.  Il riso integrale bio contiene amido più di qualsiasi altro cereale, una bassa percentuale di proteine (7-9%), una buona quantità di sali minerali ed è altamente digeribile.

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Effetto plateau, un inconveniente che si può superare

effetto plateau

Da mesi seguiamo una dieta rigorosa, abbiamo già perso molti chili e siamo più che soddisfatte, ma arrivate a un certo punto sentiamo che qualcosa si è inceppato e non riusciamo a buttare giù gli ultimi chili che ci separano dal nostro peso ideale; e questo nonostante il nostro impegno sia rimasto invariato. Se questo è il vostro caso niente paura, si tratta infatti di ciò che i dietologi chiamano effetto plateau, in virtù del quale il dimagrimento ottenuto con tanta fatica si arresta o rallenta.

Si tratta di un avvenimento del tutto normale dovuto al fatto che l’organismo si è abituato al minore introito calorico giornaliero (occorre circa un mese di tempo perchè ciò accada) ed ha quindi rallentato il proprio metabolismo; è quindi proprio sull’attività metabolica che si interviene perchè riparta conducendoci verso l’obiettivo prestabilito.

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Ricetta light: Gnocchi di ricotta ed erbette

ricetta light

Continuiamo anche oggi con la serie delle ricette light sugli gnocchi. Siamo infatti dell’idea che per dimagrire bisogna innanzi tutto imparare a mangiare sia qualitativamente che quantitativamente senza escludere alcun chè dalla nostra tavola. Con la ricetta degli gnocchi ricotta ed erbette tagli le calorie e appiattisci la pancia. Sostituendo l’olio al burro riduci i grassi e migliori la circolazione. E ti permetti anche il formaggio. In questa ricetta il burro è sostituito dall’o­lio d’oliva (benefico perla circolazione) sen­za per questo penalizzare il sapore.

 Ovvia­mente il piatto risulta più delicato rispetto all’altro che lo ha preceduto, ma a tutto vantaggio della bilancia. Il trito di aro­mi fa in modo che il risultato finale sia ugual­mente stuzzicante e il mix tra ricotta ed er­bette alleggerisce il lavoro dello stomaco, evitando che la pancia si gonfi a fine pasto. Gli gnocchi di ricotta ed erbette:

  1. Ripulisce l’intestino, combattendo la sindrome del colon irritabile.
  2. Grazie alla presenza di ricotta e gra­na, rinforza ossa, denti e cartilagini.
  3. Erbe e olio d’oliva agiscono come tonici sul metabolismo e sul circolo.

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Metabolismo, consigli per accelerarlo

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Con il termine metabolismo si fa riferimento a quell’insieme di reazioni biochimiche proprie del nostro organismo che sono necessarie perchè questo ricavi ed utilizzi l’energia contenuta negli alimenti allo scopo di soddisfare i bisogni vitali. Tanto maggiori sono questi bisogni, e dunque la quantità di energia consumata dall’organismo, quanto più velocemente avverranno le reazioni metaboliche.

In altre parole, quando si parla di metabolismo lento, piuttosto che di metabolismo veloce si fa di fatto riferimento alla rapidità con la quale il nostro corpo consuma le calorie introdotte attraverso l’alimentazione per soddisfare i propri bisogni.

Ne consegue che, talvolta, un metabolismo eccessivamente rallentato può rendere molto difficoltoso perdere peso anche se si osserva una rigorosa dieta dimagrante

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Alga Kelp per riattivare il metabolismo

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Con il termine Kelp si fa riferimento a diversi tipi di alghe tutte appartenenti al genere Laminaria. L’alga Kelp in particolare è un alga bruna e cresce negli ambienti marini dell’oceano Pacifico. Le vengono riconosciute proprietà come stimolante metabolico ad azione ipolipemizzante ed ipoglicemia, proprietà sazianti, azione antiossidante e lassativa, drenante e anticellulite.

L’alga kelp, come tutte le alghe brune, ha un elevato contenuto di iodio, per questo motivo è utilizzata come ausilio nell’attivazione della funzionalità tiroidea, ed è utile quando un metabolismo eccessivamente lento impedisce di perdere peso nonostante una dieta dimagrante. Gli integratori a base di alga kelp vengono quindi assunti come coadiuvanti nella cura dell’obesità soprattutto quando questa è aggravata dal metabolismo rallentato e dalla diminuita attività tiroidea.

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