Le nuove linee guida nutrizionali: meno proteine, più zuccheri e grassi

Siete attenti alla dieta? Allora non potete assolutamente non imparare le nuove linee guida nutrizionali. Per 16 anni le indicazioni della Società italiana di nutrizione umana sono sempre state le stesse, ma finalmente è stato affrontato l’aggiornamento, che non solo modifica parzialmente i principi della sana e corretta alimentazione, ma soprattutto le dosi.

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Saremo tutti vegetariani entro il 2050?

vegetariani entro 2050

Nel 2050 saremo tutti vegetariani non per scelta, ma per necessità. Questa, la “profezia” di un team di studiosi svedesi, convinti che entro 40 anni la popolazione mondiale sarà aumentata di 2 miliardi, e dovrà fare i conti con la scarsità d’acqua. Per sfamare tutte le bocche, dunque, i nostri figli o i nostri nipoti si alimenteranno a frutta e verdura e diranno addio per sempre alla carne. Scenario apocalittico (per alcuni) propizio (per altri)?

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Come mantenere i risultati della dieta

Come mantenere risultati dieta

Ammettiamolo, perdere peso, con un po’ di buona volontà e una dieta indovinata, non è poi così difficile, almeno non tanto quanto mantenere i risultati ottenuti. Uno dei fattori che favoriscono la ripresa dei chili persi è proprio la riduzione del metabolismo basale a causa della restrizione calorica della dieta dimagrante. Come fare, allora, per non vanificare gli sforzi?

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Coffee is good for you, i falsi miti delle diete in un libro

Le diete dimagranti spesso sono costellate da numerose leggende metropolitane, che purtroppo creano illusioni negli aspiranti magri. Ne abbiamo sentite davvero di tutti i colori e ora Robert J. Davis, professore alla Emory University’s Rollins School of Public Health le ha raccolte tutte in un libro Coffee is good for you (Penguin). L’autore in questo testo, che assomiglia più a uno studio scientifico, riabilita tutti quei cibi considerati dannosi e smonta invece alcuni miti famosi.

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Separare carboidrati e proteine aiuta a perdere peso?

A pranzo pasta, la sera bistecca. Quante volte abbiamo fatto questo pensiero? È molta diffusa la teoria che i carboidrati e le proteine vadano separati, per aiutare il corpo non solo a smaltire più rapidamente, ma anche a dimagrire. È realmente così? Come sempre ci sono due fazioni: da una parte quelli che sono convinti che si tratti di un metodo sicuro, dall’altra quelli che invece sostengono che non ci sia una prova scientifica.

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Gli aspetti negativi della Dieta Dukan

La Dieta Dukan ha tenuto banco per tutto il 2011, anche perché tra i seguaci si annovera Kate Middleton, e ora che siamo quasi alla fine dell’anno, proviamo a fare un bilancio cercando di evidenziare le controindicazioni di questo regime alimentare, estremamente discusso e bocciato sia dai nutrizionisti italiani sia da quelli inglesi.

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Barry Sears divide i nutrizionisti: pro e contro della dieta a zona

Barry Sears e la dieta a zona stanno facendo discutere moltissimo la comunità di dietologi e nutrizionisti, perché il suo regime alimentare, attualmente molto di moda, potrebbe essere potenzialmente pericoloso per la salute. Il problema è un po’ comune a tutte le diete protal, proprio come la chiacchierata dukan: assumere proteine velocizza la perdita di peso, ma può creare anche degli squilibri.

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Lupini e farina di lupini, i valori nutrizionali

I lupini, oggi diventati uno snack prelibato tipico di sagre e fiere paesane, ma anche un gustoso antipasto, fanno parte della famiglia delle leguminose. Si tratta, infatti, dei semi di una pianta molto diffusa sin dall’antichità soprattutto nelle regioni meridionali dell’Italia.

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Dimagrire con la Paleodieta

Di diete, si sa, ne esistono davvero tante e anche di stravaganti, come nel caso della Paleodieta, in voga soprattutto tra le star del jet set. La Paleodieta, infatti, come suggerisce il nome, si ispira all’epoca del Paleolitico, quando mangiare era una cosa più semplice rispetto ad oggi.

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Le proteine del latte prevengono l’ipertensione

Soffrite di pressione alta e non siete ancora riusciti a trovare un modo per regolarla. La prima cosa da fare è stare molto attenti alla dieta e possibilmente scegliere una dieta iposodica, poi andare dal medico e farsi consigliare il regime alimentare più adatto e la terapia da seguire. Per questo disturbo però ci sono novità davvero molto interessanti.

Secondo un gruppo di esperti della Tulane University di New Orleans le proteine del latte sono molto utili per prevenire l’ipertensione e in linea di massima tenere controllata la pressione sanguigna. Per elaborare questa tesi, c’è stato uno studio  su 352 persone che hanno dovuto assumere un integratore a base di latte e soia. Il risultato? Hanno avuto di quasi due punti un calo della pressione sia minima sia massima.

È un ottimo risultato e i ricercatori sono convinti che questo mix possa essere ancora più valido di quegli integratori a base di carboidrati raffinati. La cura è durata circa due mesi e la dose somministrata è stata di 40 grammi di proteine al giorno. È ovvio che ci vorranno altri studi, anche perché bisogna verificare, caso per caso, se questo cocktail di proteine è compatibile con altri aspetti della dieta.

Sfatiamo, infine, un mito. Secondo gli esperti mangiare carboidrati in generale non aiuta la pressione sanguigna. Molto meglio quindi evitare di consumare sale e sostituirlo con delle spezie, per dare sapore al cibo.

Cosa mangiare per superare la sindrome da jet-lag?

Pronti a imbarcarvi verso posti meravigliosi. C’è chi andrà negli Stati Uniti, magari per visitare i suggestivi parchi della costa ovest, e chi invece volerà verso Oriente, per scoprire i templi indiani. Attenzione alla dieta. È ovvio che quando si è in giro si mangia quello che si può, ma ci sono delle regole, facilmente applicabili, per evitare la sindrome da jet-lag o farla durare il meno possibile.

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Un piatto diviso in quattro: è la nuova piramide alimentare

 

 

La vecchia piramide alimentare è andata in pensione, perché? Poco intuitiva. C‘è un nuovo schema, voluto dalla First Lady americana Michelle Obama, che rappresenta un piatto tagliato in quattro porzioni. Alcuni sondaggi Usa sostengono che la popolazione abbia recepito questo modello come estremamente facile e immediato. Ovviamente, fa parte della strategia adottata dal governo per prevenire il diffondersi dell’Obesità.

Cosa raffigura? È un piatto, diviso in quattro parti (non tutte uguali). Un’area è per la frutta, una un po’ più grande per la verdura (questi due alimenti insieme occupano più della metà del piatto), poi c’è l’area dei cereali e infine, la più piccola, quella delle proteine. A lato del piatto, invece, i latticini. Insomma, non c’è più una scala con tutti gli alimenti che parte da quelli di maggior consumo, fino ad arrivare a quelli da mangiare con più parsimonia.

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I carboidrati la sera fanno perdere peso

Ci sono persone che decidono di eliminare completamente i carboidrati convinti che siano l’alimento che li fa ingrassare di più. In realtà non è così, soprattutto se non ci sono particolari intolleranze. La notizia di oggi proviene dai risultati di uno studio dell’Università di Gerusalemme che ha evidenziato come nel consumo dei carboidrati sia importante l’ora. Secondo voi fanno ingrassare di più la sera o la mattina?

Per scoprirlo sono state confrontate le diete ipocaloriche (1300 o 1500 kcal al giorno, con il 20% delle calorie da proteine, il 30-35% da grassi e il 45-50% da carboidrati) di 78 persone, divise in due gruppi, per sei mesi.  La differenza tra i due team stava nel fatto che in uno, i carboidrati venivano assunti la sera, durante la cena, e nell’altro, invece, sono stati distribuiti nel corso della giornata.

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La dieta del sondino divide gli esperti, la polemica

La dieta del sondino divide gli esperti. Sono passate poche settimane da quando abbiamo ospitato sulle pagine di Dietaland un’importante intervista al dottor Gaetano Avola, responsabile U.O.C. Chirurgia presso l’Ospedale Buccheri La Ferla di Palermo sulla nutrizione enterale chetogenica (NEC), una tecnica di dimagrimento che permette di perdere circa il 10% del proprio peso in poco tempo. Non è un semplice regime alimentare, ma una vero e proprio sistema di alimentazione basato sulla somministrazione di proteine attraverso un tubicino nasogastrico.

Questa tecnica sta davvero riscuotendo successo perché regala il sogno di dimagrire velocemente e senza fatica: piace, infatti, alle star e anche a tutte quelle persone che non sono realmente in sovrappeso, ma hanno giusto due-tre chili da smaltire. Ovviamente con la nutrizione enterale proteica non si scherza, tanto che sono scoppiate le prime polemiche tra chi sostiene che questa non sia una dieta per tutti e chi invece è convinto che sia il futuro.

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La dieta del maratoneta

È tempo di maratone. Manca poco alle grandi corse della stagione e per giungere in pista in piena forma bisogna fare attenzione non solo all’esercizio fisico, ma anche alla dieta. Chi fa sport ha bisogno di prendere energia dal cibo per ottimizzare le performance, deve però fare attenzione a non mangiare troppi grassi e a non rallentare la digestione. Come fare? Lo spiega Sara Farnetti, specialista in Medicina interna e nutrizione funzionale del Policlinico Gemelli di Roma. I consigli della nutrizionista sono per coloro che corrono i famosi 42 chilometri e 195 metri, ma anche per chi si misura in altre competizioni a livello agonistico.

Per prepararsi con una buona alimentazione ci vogliono 3 o 4 mesi prima della gara. È bene scegliere una dieta varia che comprenda carboidrati, ma anche proteine e grassi.  Per dare energia a metà competizione, si può consumare dell’uvetta: due cucchiai contengono 30 grammi di carboidrati. E per integrare c’è uno speciale cocktail energetico: un etto di miele in un litro di succo di limone.

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