Il caffè protegge le donne dalla depressione

Il caffè è un vero oro nero e negli ultimi anni è stato rivalutato. Ha davvero numerosi benefici, anche se è bene non dimenticarsi che è carico di alcune controindicazioni, come l’aumento della pressione, l’eccitazione e quindi la carenza di sonno. Un nuovo studio osservazionale pubblicato su “Archives of Internal Medicine” evidenzia che le donne che bevono due o più tazze al giorno di caffè sembrerebbero avere minori probabilità di andare incontro a fenomeni di depressione.

 

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Caffè antiproiettile per perdere peso e dare energia alla mente

Parlare di caffè antiproiettile ci fa un po’ sorridere, soprattutto perché per noi italiani il caffè è una cosa seria, fa parte delle nostre giornate come l’acqua. Un inventore americano, tale Dave Asprey, appassionato di cucina biologica ha inventato questo prodotto, rielaborando un tè a base di burro di yak – il bue tibetano – che Asprey ha provato nel corso di un’escursione, trovandolo molto rivitalizzante.

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Due tazzine di caffè al giorno aiutano il buonumore

caffè e buonumore

Niente da fare: al mattino non c’è possibilità di “carburare” senza un buon caffè; così come dopo pranzo aiuta a tirarsi su; purtroppo, però, il caffè è spesso al centro di considerazioni controverse: a volte viene esaltato e altre, invece, ne viene addirittura sconsigliato l’uso. Oggi vogliamo presentarvi uno studio sicuramente pro caffè, secondi il quale le persone che bevono caffè sono più allegre e meno soggette a suicidi.

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Bere troppo caffè può provocare allucinazioni

Se si è stressati, bere troppo caffè può provocare allucinazioni di tipo uditivo. A sostenerlo è una ricerca condotta dai ricercatori de La Trobe University di Melbourne, in Australia e pubblicata sulla rivista “Personality and Individual Differences”.

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Il caffè aiuta a prevenire il tumore alla prostata

Per tutti gli amanti del caffè è in arrivo un’ulteriore prova delle proprietà benefiche di questa bevanda: secondo uno studio di un’equipe di ricercatori dell’Università di Harvard, il consumo abituale di caffè sarebbe in grado di ridurre il rischio di insorgenza di cancro alla prostata.

Una buona notizia che va ad aggiungersi a quella resa nota da uno studio svedese dei giorni scorsi, vale a dire che il caffè sarebbe utile anche per prevenire il tumore al seno. Per quanto riguarda lo studio americano, l’equipe di medici si è avvalsa di una ricerca condotta su circa 50mila uomini e durata 20 anni.

Gli uomini coinvolti nella ricerca hanno riferito, per tutta la durata dello studio, le loro abitudini giornaliere sull’assunzione di caffè; dai risultati è emerso che bere almeno 6 tazzine di caffè al giorno riduceva del 60% la possibile insorgenza di tumore alla prostata; un 60% che diventava un 30% se le tazzine erano solo tre.

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Caffè e prima colazione: attenzione alla linea!

Le nostre colazioni sono sempre accompagnate da cibi e bevande che variano in base ai valori nutrizionali ma anche in base alle calorie. In genere, la bevanda maggiormente preferita nella prima colazione è il caffè che può essere bevuto amaro, zuccherato, macchiato, ecc. Il caffè, di per sè, non contiene calorie: una tazzina di espresso o di caffè americano contengono circa 2-3 calorie a tazzina.

Il discorso cambia se la tazzina, oltre a contenere il caffé, contiene altri alimenti. Per esempio, una tazzina di caffé zuccherato fa lievitare le calorie a 100! Mentre se amiamo il caffelatte, le calorie che ingeriamo con un semplice e innocente bicchiere salgono a ben 190! Ma proviamo a mettere a confronto le calorie del caffé o delle bevande con caffé in genere assunte durante la prima colazione o durante la pausa mattutina.

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Diabete, il caffè rallenta l’assorbimento del glucosio

Per gli italiani il caffè è un piacere cui non si può rinunciare: corto, lungo, macchiato, dec. Ovviamente bisogna berlo con moderazione, perché se da un lato ha un effetto drenante, quindi migliora la circolazione e aiuta a sconfiggere la cellulite, dall’altro la caffeina è un eccitante e influisce sul cuore. Ma c’è molto di più. Secondo un recente studio dell’INRAN (Istituto nazionale per la ricerca in materia di alimenti e nutrizione), il caffè è in grado di inibire uno degli enzimi intestinali deputati alla digestione dei carboidrati.

Questo potrebbe essere un punto a suo favore, perché in questo modo si determina un rallentamento nell’assorbimento del glucosio, attenuando così il picco glicemico che si osserva dopo il consumo di un pasto, contribuendo alla riduzione del rischio di diabete di tipo 2.  Insomma, in caffè per sconfiggere il diabete.

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Caffè per prevenire la gotta

Secondo uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Boston University School of Medicine, coordinati dal dr. Hyon K. Choi, bere grandi quantità di caffè nel corso della vita, dimezza, per le donne, la possibilità di contrarre la gotta dopo la menopausa.

I ricercatori non hanno ancora stabilito quale sia il principio attivo contenuto nel caffè in grado di scongiurare l’insorgenza della malattia, che colpisce in realtà soprattutto gli uomini, ma escludono che possa trattarsi della caffeina dal momento che essa è contenuta anche in altre bevande (come il tè) le quali non si sono però dimostrate in grado di sortire il medesimo risultato.

Questo dunque il consiglio del dottor Choi

In particolare il rischio di gotta diminuisce del 22% se l’intake medio durante la vita è stato di 1-3 tazze di caffè al giorno, ma del 57% se l’intake medio durante la vita è stato di più di 4 tazze di caffè al giorno. Se siete forti bevitrici di caffè e nella vostra famiglia ci sono casi di gotta, io non smetterei.

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I rischi della dipendenza da caffè

Se fate parte della schiera degli amanti del caffè che dichiara di berne tazzine dopo tazzine per tenersi ben sveglio, sappiate che la sensazione di allerta che provate potrebbe essere solo un’illusione. Perché chi beve tanto caffè finisce per diventare resistente a molti degli effetti della caffeina. Lo dimostra una ricerca condotta da Peter Rogers, uno psicologo dell’University of Bristol in Inghilterra.

Il dott. Rogers ha coinvolto 162 bevitori di caffè moderati (una tazzina o meno al giorno) e 217 estimatori del caffè (oltre una tazzina al giorno), chiedendo loro di astenersi dal caffè per 16 ore per poi bere 100 milligrammi di caffeina, pari ad una tazzina, e, dopo un’ora e mezza, altri 150 milligrammi; ad alcuni, agli stessi orari, veniva dato un caffè-placebo senza caffeina. Prima e dopo i caffè, finti o veri che fossero, i ricercatori hanno valutato il grado di ansia e il mal di testa dei partecipanti. Ebbene, nessun aumento del livello di allerta nei bevitori assidui.

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Il caffè previene la cataratta

Se non riuscite a leggere i fondi di caffè, non perché non siete dei veggenti ma perché avete difficoltà visive, allora continuate a bere, perché questo pare vi possa proteggere dallo sviluppare la cataratta. Che, come è ben noto, è un processo di progressiva opacizzazione del cristallino, ovvero della lente naturale trasparente e biconvessa dell’occhio che, insieme alla cornea, consente di mettere a fuoco i raggi luminosi sulla retina, che a lungo andare può anche causare una perdita della chiarezza visiva.

Ovviamente non bisogna abusare di caffè, il quale, come ogni altra sostanza, deve essere assunto in quantità corrette. Ad affermare tutto questo è un recente studio presentato al meeting annuale dell’Association for Research in Vision and Ophthalmology che si è tenuto a Fort Lauderdale in Florida, negli Usa, dal 2 al 6 maggio 2010.

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Il the verde aiuta a mantenere la salute dei denti

Antiossidante, anticolesterolo, anticancro… quanti sono i termini con cui è stato definito il the verde? Molti, davvero molti. Anche più di quelli appena citati. Ma gli effetti benefici del the verde non sono solo questi. Secondo un recente studio pubblicato sulle pagine della rivista scientifica Preventive Medicine, infatti, il the verde sarebbe meglio di molti collutori utilizzati per tenere a bada i batteri responsabili della carie dentale.

La scoperta di queste rivoluzionarie proprietà del the verde è dovuta ai ricercatori giapponesi della Graduate School of Medicine di Tohoku che, coordinati dal dott. Yasushi Koyama, hanno esaminato più di 25.000 soggetti, uomini e donne, di età compresa tra i 40 e i 64 anni. Durante la ricerca gli scienziati hanno scoperto che gli uomini che solitamente bevono almeno una tazza di the verde al giorno mostrano una riduzione del 19% del rischio di avere meno di venti denti in bocca in età avanzata, rispetto a quelli che non bevono il the verde. E’ stato rilevato che nelle donne, invece, questo rischio si riduce del 13%.

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Caffè, rimedio naturale contro il tumore al seno

Arriva dall’Università di Toronto un’importante novità in materia di prevenzione: il caffè, già noto per la sua azione stimolante sul sistema nervoso e sul muscolo cardiaco, potrebbe rivelarsi un valido aiuto per combattere l’insorgenza del tumore al seno. E’ stato infatti dimostrato che i fitoprogesteroni contenuti nella caffeina riducono il rischio di mutazione dei geni BRCAI e BRCA 2, che espongono le donne ad un alto rischio di ammalarsi di cancro al seno. Lo studio, diretto dal dottor Steve Narod e dal suo team di ricercatori, ha preso in esame il rapporto tra il consumo di caffè e il rischio di insorgenza del carcinoma mammario.

La ricerca ha coinvolto 1690 donne ad altro rischio, provenienti da 40 centri ospedalieri diversi, di cui sono state analizzate le abitudini in relazione al consumo di caffè durante la giornata attraverso un questionario. Così si è scoperto che la probabilità di ammalarsi, fra le donne con mutazioni genetiche a rischio che bevono da 1 a 3 tazze di caffè ogni giorno, è ridotta del 10% rispetto alle non bevitrici. Lo stesso rischio si riduce del 25% per le donne che bevono 4 o 5 tazzine di  caffè al dì, e addirittura del 69% per le vere e proprie estimatrici della caffeina che ne bevono più di 6 tazzine.

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Caffè, vizi e virtù di una delle bevande più apprezzate al mondo

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Il caffè rientra tra le bevande più consumate al mondo, si stima infatti che il 49% della popolazione mondiale ne consumi almeno una tazza al giorno. Come è noto, contiene notevoli quantità di caffeina, una sostanza psicoattiva ,contenuta anche nel tè, in grado di esercitare effetti negativi sull’organismo: leggero aumento della pressione arteriosa, eccitabilità, insonnia, tachicardia, aumento della secrezione gastrica. In media una tazzina di caffè all’italiana ne contiene 80 milligrammi.

Tuttavia, il caffè, analogamente a tè verde e vino rosso, vanta anche un’elevata concentrazione di polifenoli, sostanze antiossidanti che proteggono le arterie contrastando, fra l’altro, colesterolo cattivo e aggregazione piastrinica. In virtù di tale caratteristica il caffè ha quindi non pochi effetti benefici sul nostro organismo, dimostrati per altro da numerosi studi condotti in tutto il mondo.

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