App cibi bio

Cibi e cosmetici biologici, ora c’è un’App per riconoscere gli additivi

App cibi bio

Cosa c’è in quel cibo che stiamo mangiando o in quella crema dalla confezione meravigliosa che ci stiamo spalmando sul viso? Non sempre è facile leggere le etichette e riconoscere le sostanze contenute nei prodotti che stiamo o che vorremmo acquistare. Arriva per darci una mano, una nuova applicazione. Si chiama Icea Check, è scaricabile gratuitamente sul sito web Icea, l’Istituto certificazione etica e ambientale.

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La Dieta Med-Italiana per rilanciare l’Italia e la buona alimentazione

La dieta Mediterranea è uno dei simboli dell’Italia. Oltre a essere un menù ideale per conservare la salute, è sicuramente un punto forte dell’economia nazionale. La cucina locale è famosa nel mondo e allo stesso modo lo sono i numerosi prodotti enogastronomici prodotti secondo tradizione. È su questo che si basa il progetto “Dieta Med – Italiana”, studiato da un gruppo di giovani dell’Istituto Tecnico Economico “Costa” di Lecce.

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La dieta degli italiani, com’è cambiata dal dopoguerra ad oggi

Molta più carne, frutta e verdura, meno vino, pasta e pane. Così è cambiata la dieta degli italiani dal dopoguerra ad oggi, almeno secondo i dati emersi dal rappporto Coldiretti-Censis sulle nostre abitudini alimentari. In particolare l’aumento dei consumi di carne si attesta attualmente intorno al 300% mentre per i consumi di vino si registra un calo di oltre un terzo. Qausi un addio invece quello degli italiani alla pasta fatta a mano cui viene preferita, probabilmente per ragioni di praticità ed economicità, la pasta prodotta industrialmente, al lardo e allo strutto, largamente sostituiti dall’olio extravergine di oliva che scalza (fortunatamente) anche la terribile margarina.

Quanto all’aumento del consumo di carne, questo riguarda soprattutto la carne bovina a scapito di quella di pollo (più magra) mentre a dare (forse) una mano ai consumi di frutta potrebbe essere stata l’introduzione di nuove varietà fra le quali il kiwi, arrivato nel nostro paese negli anni ‘ottanta. Sotto il profilo alimentare d’altra parte l’italiano è un consumatore versatile se è vero che nel carrello della spesa mette indifferentemente surgelati (69,6%), cibo in scatola  (58,7%)  e prodotti a denominazione (Dop e Igp) non disdegnando l’opportunità di fare acquisti direttamente dal produttore (41,4%).

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Dieta vegetariana, pare che non faccia così bene all’ambiente

Secondo uno studio condotto dall’istituto di ricerca finlandese Mtt e dall’Università di Helsinki anche se tutti rinunciassimo alla carne e mangiassimo solo prodotti della terra questo non cambierebbe di molto le sorti del pianeta, come sostenuto invece dai vegetariani e da molti ambientalisti; se tutta la popolazione mondiale si convertisse al veganesimo infatti le emissioni di gas serra diminuirebbero solo del 7%.

Stando alla conclusione degli studiosi, che hanno pubblicato i risultati della loro ricerca sulla rivista Progress in Industrial Ecology, la coltivazione del suolo è la fonte principale di emissioni inquinanti nell’atmosfera e questo a prescindere che le terre siano destinate alla produzione di ortaggi, cereali e quant’altro per il consumo diretto dell’uomo piuttosto che per rifornire di foraggio gli animali.

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La dieta bio mediterranea

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Già riconosciuta dall’Oms e dalla Fao cme patrimonio universale dell’umanità la dieta mediterranea è diventata anche bio cioè biologica! La dieta bio mediterranea  è una dieta dall’elevato potere nutrizionale e salutare ma soprattutto la sua capacità antiossidante è superiore di  molto rispetto ai prodotti convenzionali; pensate che i prodotti biologici hanno una capacità antiossidante del 300% superiore rispetto ai prodotti non biologici, la cui capacità antiossidante si aggira al 10% .

 

Oggi giorno i consumatori chiedono e pretendono sempre di più un legame di forte attenzione tra ambiente, salute e cibo. Il biologico sta vivendo sempre di più un momento di crescita e pertanto la possibilità di soddisfare una richiesta sempre più ampia è la sfida di questi anni. I prodotti biologi si caratterizzano perché provenienti da agricoltura biologica e quindi escludendo tutti i prodotti chimici di sintesi per avere dei prodotti più naturali e sicuri possibili, come Bio comanda. Commenta la Laura Di Renzo, esperto di genomica nutrizionale presso l’Università degli studi di Roma Tor Vergata, Cattedra di Alimentazione e Nutrizione Umana:

 

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La dieta di primavera che depura

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L’arrivo della bella stagione rappresenta l’occasione ideale per fare un po’ di ordine non solo in casa propria, ma anche all’interno del nostro organismo. In particolare, l’apparato digerente e quello renale si possono occupare delle “pulizie di primavera”, eliminando le tossine e le scorie accumulate nei mesi freddi. Per farlo non c’è niente di meglio che concentrarsi su frutta e verdura, ideali per depurare l’organismo e fornirgli i necessari fattori protettivi.

Per avere i massimi vantaggi dalla dieta è importante seguire alcuni criteri di base: alternare verdura e frutta di tutti i colori, ricordando, però, che i vegetali di colore giallo, arancio e verde, sono più ricchi di vitamina A, mentre quelli  rossi contengono più vitamina C. Preferite i prodotti locali, che sono più ricchi vitamine grazie ai minori tempi di trasporto e di conservazione, e cercate di usare le produzioni biologiche, perché offrono migliori garanzie di sicurezza.

Lo schema dietetico che vi proponiamo è perfettamente in grado di garantire all’organismo energia e nutrimenti in giusta quantità, favorendo l’eliminazione delle tossine grazie ai vegetali; è importante che i menù siano sempre accompagnati dall’assunzione di acqua naturale.

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