pausa pranzo ufficio

La pausa pranzo in ufficio è più leggera di quella di chi mangia a casa

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Oggi torniamo a parlare di pausa pranzo fuori casa, una consuetudine per la maggior parte dei lavoratori che, non facendo in tempo a tornare a casa per pranzo sono costretti ad “arrangiarsi”: c’è chi mangia al bar, chi alla mensa e chi si porta il cestino da casa. Di solito si pensa che mangiare fuori casa a pranzo costituisca un attentato per la linea: in realtà non è così, almeno secondo i dati emersi dalla 5° edizione dell’Osservatorio Nestlé- Fondazione ADI sugli stili di vita.

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pranzo da casa lavoro

Pranzo da casa, un effetto della crisi che fa bene alla salute?

pranzo da casa lavoroPortare al lavoro il pasto preparato a casa sta diventando un’abitudine sempre più diffusa tra gli italiani. Se negli anni Ottanta e Novanta i fast food e le tavole calde andavano per la maggiore, oggi sembra che sia in atto una controtendenza a favore del pranzo a sacco. Ed ecco, che tra il pc e il fax, rispunta la fantomatica schiscetta.

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Caffè, dopo un pasto grasso fa salire gli zuccheri

Brutte notizie per chi è solito concludere il pranzo con una bella tazzina di caffè. Dopo un pasto ricco di grassi, infatti, farebbe salire gli zuccheri nel sangue. Lo sostiene una una ricerca condotta dall’Università di Guelph in Canada.

Secondo il team di studiosi, i cibi ricchi di grassi saturi interferiscono con la capacità dell’organismo di neutralizzare gli zuccheri nel sangue, ma la caffeina ne amplificherebbe addirittura l’effetto, con ricadute negative soprattutto per i diabetici.

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Pausa pranzo, ecco i consigli per un pasto equilibrato

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Per tutte le persone che lavorano fuori casa alle ore 13,00 di ogni giorno si pone un delicato interrogativo: dove e cosa mangiare durante la pausa pranzo? Escluse le più fortunate che hanno il tempo di tornare a casa per il pranzo, tutte le altre devono adattarsi a mense, bar e fast food, dove la regola è consumare un panino al volo con il risultato di accumulare un paio di chili di troppo o di seguire un’alimentazione poco equilibrata.

Districarsi nella giungla dei piatti pronti non è impossibile, basta conciliare la pausa pranzo con la linea; se avete la possibilità di pranzare in mensa o in trattoria, basta evitare le pietanze troppo elaborate e sarà facile concedervi un pasto equilibrato. Innanzitutto potrete consumare i carboidrati: orientatevi tra 70 g. di pasta o riso o 200 g. di patate, in modo da assicurarvi energia sufficiente per il resto della giornata, poi completate il menù con carne, pesce oppure due uova per le proteine e verdura e frutta per incamerare fibre, minerali e vitamine.

Se invece siete costretti a pranzare al bar non fatevi tentare dai panini eccessivamente farciti o dalle insalatone che contengono di tutto, perché potrebbero nascondere diverse calorie extra; la scelta giusta è una piadina con mozzarella e pomodoro, oppure un panino imbottito con bresaola e grana, prosciutto e insalata, oppure pollo alla piastra e verdure grigliate. Va bene anche l’insalatona a patto che sia preparata con l’aggiunta di un solo ingrediente come prosciutto o formaggio ed accompagnata da 60 g. di pane. Completate il pasto con una macedonia senza zucchero oppure con una spremuta d’arancia.

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