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Pizza, la classificazione e le calorie

pizza calorieCome classificare la pizza? Sembra una domanda senza senso o per lo meno poco importante, ma non è così, dato che sta facendo letteralmente impazzire i senatori al Congresso Americano. Tutto nasce da un quesito: “La piazza può essere considerata una verdura?” Per il fronte del sì, l’argomentazione principale è la presenza della passata di pomodoro spalmata sulla pizza la quale, se fosse riconosciuta come verdura, potrebbe essere servita alle mense scolastiche al posto dell’insalata.

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Calorie della pizza

La pizza è uno degli alimenti più diffusi e amati in tutto il mondo, e la sua fortuna la deve, oltre al fatto di essere estremamente versatile, alla genuinità degli ingredienti utilizzati, in base ai quali varia anche l’apporto calorico.

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Come scegliere la pizza che non fa ingrassare

Con il periodo festivo alle porte è veramente difficile non concedersi qualche serata in pizzeria con gli amici, e del resto cosa c’è di più buono che una pizza calda e fragrante. Molto spesso, però, la pizza viene demonizzata perché calorica e ingrassante; bene è ora di sfatare un altro falso mito alimentare: la pizza non fa ingrassare.

Ovviamente la pizza deve essere semplice e poco elaborata, come ad esempio la margherita che fornisce circa 270 calorie ogni 100 grammi, il che, tradotto più praticamente significa che una margherita al piatto apporta circa 380 calorie, il che non è molto per un pasto al quale non resta che aggiungere della frutta per essere completo

Non tutte le pizze sono uguali, ecco, quindi qualche consiglio per scegliere quella giusta e stare alla larga da quelle nemiche per la linea. La pizza al trancio è, in genere, piuttosto spessa e molto farcita; è vero che sazia tanto ma apporta anche diverse calorie in più rispetto alla pizza al piatto, oltre ad avere il difetto di favorire più facilmente i gonfiori addominali.

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La Pizza: non fa ingrassare ma basta che sia semplice

E’ allegra, gustosa, saporita: difficile che un bambino resti insensibile al richiamo della  pizza. In più, dal punto di vista nutrizionale è un alimento completo; i suoi ingredienti fonda­mentali (grano, olio d’oliva, mozzarella, pomo­doro) la rendono perfettamente corrispondente ai canoni della corretta “alimentazione mediter­ranea“. Una pizza Margherita fornisce infatti (at­traverso i carboidrati) una buona quantità di energia a lento rilascio, cui si aggiungono proteine di origine animale e calcio (contenuti nella mozzarella), nonché le vitamine, le fibre e i sali minerali del pomodoro.

A fronte di tutti questi pregi, la pizza è però un alimento ad elevato appor­to calorico: secondo i dati forniti dall’INRAN (l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione), 100 grammi di pizza Margherita contengono in media 271 calorie. E se si consi­dera che una pizza di normali dimensioni pesa al­l’incirca 300 grammi, il calcolo è presto fatto: oltre 800 calorie in una porzione.

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La pizza? E’ buona e protegge dal cancro

Da oggi tutte le persone che amano pizza e seguono una dieta dimagrante possono gustare il loro spuntino preferito senza avere alcun rimorso, perchè prevengono il rischio di cancro. La pizza, infatti, sembra ridurre il rischio della formazione di cellule cancerogene nell’organismo. Incredibile, ma vero. Lo dimostra uno studio italiano, da poco pubblicato sulla versione online della rivista scientifica International Journal of Cancer, secondo il quale al consumo di pizza è associato un ridotto rischio di tumori all’apparato digerente.

Un team di ricercatori dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri ha notato che tra i pazienti affetti da tumori al cavo orale, alla faringe, all’esofago, alla laringe, al colon e al retto vi era una percentuale molto più alta di persone che non mangiavano pizza, rispetto ai soggetti senza tumore. I dati emersi dalla ricerca sono inequivocabili. Mentre circa il 37% dei controlli, ovvero delle persone senza tumore, erano consumatori di pizza, quasi il 58% dei pazienti con tumore dell’esofago non la mangiavano.

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La dieta della pizza

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Se il vostro piatto preferito è la pizza, ma siete preoccupate per la linea, finalmente potrete tirare un sospiro di sollievo: mangiare la pizza non fa ingrassare, basta seguire alcuni semplici indicazioni per mantenere le proporzioni di carboidrati e proteine.

La cosa più importante da ricordare è che la pizza va consumata solo nei pasti principali della giornata, quindi o a pranzo o a cena; di conseguenza sono banditi gli spuntini a base di tranci mangiati al volo tra un impegno e l’altro.

Fondamentale, è, inoltre saper scegliere la pizza giusta, cioè quella più semplice: dimenticate farciture con wurstel, salsicce e salumi vari, e prediligete gli ingredienti classici: verdure mozzarella, pomodoro e un filo d’olio d’oliva.

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I benefici del piatto unico

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Nello scompiglio che l’accompagna, la primavera tende anche a modificare i ritmi della fame e della sazietà. A fianco di chi vive con voracità il risveglio della natura, c’è anche chi si lascia prendere dalla pigrizia anche nei confronti del cibo. Che si abbia una fame da lupi o non si senta il minimo appetito, il rischio è sempre lo stesso: sbilanciare la dieta.

Chi mangia troppo rischia di assumere troppi zuccheri e grassi con i fuoripasto, mentre chi mangia poco rischia di non assumere i principali elementi introduttivi. A venirci in aiuto in entrambi i casi è il piatto unico. L’abbinamento di cereali e legumi, o l’unione delle patate con il pesce, o il mix di ingredienti per torte salate e pizze, sono un’ottima soluzione, per superare al meglio la “crisi” di primavera.

Del resto i nutrizionisti non hanno dubbi: un piatto unico ben preparato è generalmente più sano e più leggero di un classico pasto pluriportate. Il piatto unico, infatti, garantisce un migliore equilibrio nutritivo perchè contiene contemporaneamente tutti i nutrimenti necessari e permette all’organismo di rifornirsene regolarmente.

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