Il pesce “vegetariano” tutela di più la salute

Mangiare pesce fa bene alla salute, ma non è sufficiente. È necessario sapere anche di cosa si sono cibati i pesciolini che finiscono nel nostro piatto. A dirlo è il progetto europeo ‘Aquamax‘ (‘Sustainable aquafeeds to maximise the health benefits of farmed fish for consumers‘) che sostiene che i salmoni e le trote salmonate d’allevamento sono più buone, se nutrite con mangime a base di verdure.

I ricercatori  hanno studiato i benefici nutrizionali dei pesci allevati con una dieta che sostituisce alcuni degli ingredienti marini con verdure. Hanno valutato se il salmone allevato può ancora essere considerato un cibo sano quando il 50 per cento della sua dieta si basa su mangimi vegetali. Questa ricerca cambia un po’ le carte in tavola, perché quando siamo abituati a parlare di agricoltura biologica, facciamo un po’ più fatica a pensare anche all’alimentazione dei pesci, ma la catena alimentare inizia da lontano.

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A dieta senza soffrire: piccoli suggerimenti per cominciare a perdere peso

Tra poco tornerà la primavera e il problema del sovrappeso comincia a farsi sentire. L’idea della dieta è sempre uno spauracchio per via delle rinunce a cui ci costringe. Vediamo insieme come non alleggerire il bilancio quotidiano di calorie in modo da mangiare senza compiere grandi sacrifici e dolorose rinunce. Dal primo al dessert, ci sono infinite possi­bilità di evitare cibi e bevande che possono influire sul nostro girovita.  Cominciamo, ad esempio, dagli aperitivi.

 Al posto di un calice di spumante, si può optare per un cocktail analcolico, a base di frutta fresca. Naturalmente, non va associato a noccio­line o patatine ma a verdure crude in pinzi­monio, perfette non solo per la linea ma anche per la salute. Per quanto riguarda l’antipasto, invece, il classico piatto di affettati andrebbe sosti­tuito con una fetta di torta salata, in grado di fornire non più di 100 calorie. E veniamo ai primi piatti.

Qui, i trucchi per evitare di appesantirsi sono molti. Par­tiamo dal classico sugo per la pasta. Qui, si possono risparmiare calorie rinunciando a ricette elaborate e privilegiando il pomo­doro. Un esempio? Un piatto di trenette al pesto rilascia 580 calorie, uno di pasta al ragù 500 e uno di cannelloni può arrivare a rilasciarne addirittura 600. Un bel piatto di spaghetti al pomodoro, invece, non supera di solito le 450 calorie. Vale la pena, dunque, di cominciare a risparmiare da qui. Se poi vi prende la voglia di pizza, ordinatela senza mozzarella, farcita con pomodoro e verdure grigliate! Un piatto unico di grande sapore e che vi farà risparmiare almeno 80 calorie. Se proprio non volete rinunciare al formaggio, sostituite la mozzarella con della ricotta. Cento grammi di quest’ultima corrispondono a 160 calorie, contro le 250 della mozzarella.

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Un piatto light: l’orata alla griglia

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Proprio ieri mi sono deliziata con una buonissima orata, dalle mie parti i pescatori ne prendono diverse! L’orata, per chi non lo conoscesse, è un pesce prelibato, dalle carni bianche e saporite e con poche spine; questo si adatta benissimo anche ai palati più esigenti degli adulti e dei bambini. In cucina era molto usata sin dall’antichità, pensate che anche gli antichi romani la utilizzavano nelle loro cucina.

 

Ma di strada questo pesce ne ha fatta, tanto da arrivare persino in America molto in voga tra le diete dell’ultima ora. Uno dei modi di preparazione per mantenere il suo sapore gradevole è di cucinarlo alla griglia, magari accompagnato con un’insalatina delicata tipo l’insalata verde al lime e del buon vino bianco. E’ un piatto adattissimo all’estate, le calorie sono veramente poche, appena  205 per un pesce di 250gr.!

 

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