Sono sempre più numerose le diete che focalizzano solo su un alimento o su un genere. Tra le ultime mode c’è il pescetarianismo. In realtà il pescetarianismo non è una novità assoluta, sono già diversi anni che gli amanti del solo pesce difendono il loro regime alimentare. Oggi però si contano più di un milione i pescetariani americani e un’impennata di questa dieta anche in Europa e nel Regno Unito.
pesce
Il pesce crudo fa bene alla salute
Il pesce crudo è diventato di moda sin da quando il sushi e le tradizioni culinarie giapponesi hanno preso piede in Occidente. Tuttavia è una tradizione che con le dovute modifiche appartiene da tempo anche alla cucina europea, dalle crudité ai carpacci marinati passando per la tartare.
Sarà capitato a tutti, prima o poi, si trovarsi davanti un piatto con del pesce crudo ma finora non sapevamo quanto potesse essere salutare consumarlo. A patto che sia stato correttamente abbattuto per eliminare il rischio che comporta l’anisakis, un parassita del pesce molto pericoloso per l’uomo.
Essendo il pesce un alimento molto proteico e ricco di virtù, i suoi vantaggi sono evidenti a prescindere da come si decida di consumarlo. Contiene infatti anche acidi grassi polinsaturi, i preziosi omega 3, le vitamine A e D e numerosi minerali. Evitarne la cottura preserva intatti tutti questi preziosi elementi.
Mentre la vitamina A protegge le cellule prevedendone l’invecchiamento precoce, la vitamina D agisce sul sistema immunitario. Nel contempo consumiamo sodio, iodio, fosforo, ferro e fluoro che rimineralizzano l’organismo, rafforzano le difese e agiscono a più livelli per mantenerci in ottima salute.
Tra gli elementi più importanti tuttavia si fanno notare gli omega 3, acidi grassi polinsaturi che il corpo non è in grado di produrre e deve introdurre attraverso la dieta. Il pesce, soprattutto se crudo, ne è molto ricco. Da essi si traggono molti vantaggi, dal controllo del colesterolo alla prevenzione di patologie cardiache oltre al prezioso nutrimento per le cellule.
Consumare il pesce dunque è sempre una scelta di salute ma consumarlo crudo ne massimizza gli effetti favorendo la prevenzione di diverse malattie e nutrendo l’organismo con preziosi elementi che restano intatti grazie all’assenza di cottura.
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La Dieta Mediterranea riduce il rischio disfunzione erettile
La dieta non ci permette solo di essere in linea. Sono numerose le patologie che con la giusta alimentazione riusciamo a prevenire. E forse è proprio grazie alla Dieta Mediterranea, che gli italiani sono famosi amatori. Qual è significato di questa affermazione. Secondo un recente studio esiste un collegamento tra il rischio disfunzione erettile e quello che si mangia.
Dolci e chili di troppo, fertilità maschile a rischio
Secondo una ricerca condotta di recente dall’Università La Sapienza di Roma, consumare cereali, frutta, verdura e pesce, ricchi di amminoacidi e antiossidanti, migliora la qualità del liquido seminale maschile, soprattutto la concentrazione degli spermatozoi e la motilità, al contrario, il consumo di dolci e i chili di troppo minerebbero il potenziale riproduttivo.
Contro l’influenza l’immuno-nutrizione
Il grande freddo è oramai arrivato. Qual è il segreto per non ammalarsi?… l’immuno-nutrizione! Si tratta di una dieta studiata ad hoc a base di alimenti “scaccia influenza” come tonno, salmone, agrumi, ricchi di omega 3, zinco, vitamina C e altre sostanze utili a rafforzare il sistema immunitario.
Ricette dietetiche: involtini di sogliola aromatizzati allo zenzero
Gli involtini di sogliola aromatizzati allo zenzero sono un secondo piatto molto leggero e appetitoso, ideale per chi deve seguire una dieta dimagrante, l’apporto calorico, infatti, è di sole 190 calorie a porzione.
Ricette light: gamberi impanati al forno
I gamberi impanati al forno sono un ottimo secondo, con un buon apporto di proteine e pochi grassi, e un modesto apporto calorico, solo 180 Kcal per ogni porzione.
Il pesce fa bene, ma bisogna stare attenti alla cottura
Il pesce è uno degli alimenti più indicati nella dieta quotidiana. È leggero, ricco di antiossidanti e acidi grassi buoni, come gli omega 3. Come tutti i prodotti, le sue qualità dipendono molto dal modo in cui viene cucinato. Questa tesi è sostenuta da un nuovo studio di un ricercatore dell’università di Chicago.
Pesce 3 volte la settimana per una dieta equilibrata
Quante volte mangiate pesce durante la settimana? Ci sono persone che l’unico pesce che conoscono è il tonno in scatola. Vuoi che spesso è caro, vuoi che non tutti lo sanno cucinare o hanno voglia di pulirlo, vuoi che non sempre si trova spesso, numerose famiglie non mangiano pesce. Pensare che in qualsiasi dieta ben bilanciata, è l’alimento consigliato per eccellenza. Il Karolinska Institutet di Stoccolma lo raccomanda almeno 3 volte la settimana.
C’è un motivo molto importante: le persone che lo consumano con questa costanza hanno meno probabilità di avere l’ictus nel corso della vita. Per giungere a questa tesi, ricercatori hanno seguito un gruppo di 35 mila donne nate tra 1914 e 1948 per circa 10 anni. Lo studio è iniziato con un test scritto per fotografare la loro situazione: stile di vita, malattie croniche e abitudini alimentari.
Ricette light: involtini di pesce spada e zucchine al pompelmo
Gli involtini di pesce spada e zucchine al pompelmo sono un ottimo secondo piatto, leggero e dal gusto raffinato, ideale per chi è alle prese con una dieta dimagrante. Una ricetta che promette di soddisfare il vostro palato, senza appesantirvi eccessivamente.
Inoltre, il pesce spada, dalla carne bianca e soda e dal sapore particolarmente delicato, è una buona fonte di omega 3, acidi grassi amici del cuore, in grado di ridurre il cosiddetto colesterolo cattivo (LDL), responsabile di molte malattie cardiovascolari anche gravi come infarto, ictus, trombosi ed embolia. Le zucchine, invece, sono ortaggi ricchi di sali minerali come sodio, potassio, calcio e fosforo, con un apporto calorico davvero modesto.
Alici, il segreto per un cuore sano
Le alici sono un toccasana per il cuore, infatti, tra le diverse specie ittiche, hanno il contenuto più alto ed equilibrato di acidi grassi omega 3 e omega 6, alleati preziosi contro infarto e ictus. A rivelarlo, è stato una ricerca spagnola dell’Università dell’Almeria che ha messo a confronto 12 varietà di pesci comuni nella dieta dei Paesi mediterranei, tra cui anche il nasello e le sardine.
L’esito dello studio è stato pubblicato sulla rivista “Journal of Food Composition and Analysis” e ha decretato la tracina drago, un pesce molto diffuso nei nostri mari e dalla carne bianca e saporita, come il più ricco in assoluto di sostanze naturali, seguita dalle alici. Queste specie ittiche, infatti, sono particolarmente ricche di grassi polinsaturi a catena lunga.
Ricette light: cous cous con pesce e vedure
Il cous cous con pesce e verdure è un’ottima ricetta light, oltre che iposodica, che sorprenderà in positivo il vostro palato. Si tratta, infatti, di un piatto particolarmente gustoso ed equilibrato, ricco di sostanze nutrienti.
E’ preferibile, per quanto riguarda il pesce e le verdure, che siano freschi, se proprio dovete usare del pesce congelato, allora, controllate l’origine ed evitate il pangasio o il pesce persico del lago Tanganika. Solo alla fine, il cous cous viene condito con olio extra vergine a crudo e un pizzico di fior di sale (un tipo di sale grezzo, prodotto in Francia, senza conservanti e particolarmente friabile).
Sushi: controlli sulle importazioni giapponesi
Il sushi finisce nel mirino e scattano i controlli sulle importazioni giapponesi in tutto il mondo. Dopo l’esplosione della centrale nucleare di Fukushima, infatti, è stata rilevata la presenza di sostanze radioattive sia nel cibo, che nell’acqua.
Alcuni Paesi, hanno persino bloccato del tutto l’import. I dati sono allarmanti, e sembra che la situazione in Giappone sia destinata a peggiorare di ora in ora.
Pesce fresco: come riconoscerlo
Molti studi dimostrano l’importanza di consumare regolarmente il pesce che, grazie alle sostanze in esso contenute, risulta essere non solo importante per la salute ma anche un alimento alleato della linea, infatti, Sempre più spesso i professionisti della salute (nutrizionisti e dietologi) consigliano di ridurre il consumo di carni a favore del consumo di pesce, meno grasso e molto nutriente.
Spesso si consuma il pesce surgelato che seppur mantenendo intatte le sue qualità manca di quel sapore di mare e di quella consistenza che solo il pesce appena pescato può regalarci. “Come facciamo a sapere che il pesce che stiamo acquistando è davvero fresco?” ,”Quali sono i segni che possono darci la sicurezza della freschezza del pesce?”. Il primo indice che ci da indicazioni sulla freschezza del pesce è naturalmente il suo odore che dovrà essere delicato e ricordarci il profumo del mare.
Tutti i cibi che fanno bene a cuore e colesterolo
Quali sono i cibi che fanno veramente bene al cuore? Spesso evitiamo alimenti o ne consumiamo altri convinti che sia una scelta salutare, così come beviamo tisane miracolose trascurando la frutta e la verdura. Tante scelte dietetiche sbagliate, convinti che siano un elisir di lunga vita. Questo accade perché l’informazione sta facendo “bombing” sui temi legati all’alimentazione, da un lato sensibilizzando sulla necessità di mangiare bene per conservare a lungo la salute, dall’altro passando notizie e consigli a volte poco contestualizzati o lasciati all’interpretazione del lettore.
Questa tendenza, secondo International Food Information Council Functional Foods/Foods for Health Consumer Trending Survey, ha fatto aumentare il timore di avere il colesterolo alto, l’ipertensione e di essere vittime di ictus. Sarà forse lo stress indotto dalla paura o dalla vita frenetica, ma sta diventando importante fare qualcosa. Iniziamo quindi a evidenziare quelli che sono i cibi importanti per la salute del cuore.
Il pesce fritto fa male alla salute
Mangiare pesce fa bene alla salute e alla linea a patto che non sia fritto, in quanto questo metodo di preparazione, oltre ad annullare le proprietà nutrizionali del pesce, può provocare l’insorgenza dell’ictus.
La scoperta arriva da una ricerca americana condotta dal Dottor Fadi Nahab e pubblicata sulla rivista scientifica “Neurology”. Il Dottor Nahab, coadiuvato da un team di esperti, ha analizzato i dati relativi alla salute e all’alimentazione di 21.675 volontari residenti in tutto il territorio degli Stati Uniti. Questo primo screening è servito ad individuare la cosiddetta “cintura dell’ictus”, cioè i territori in cui sono maggiori i casi di infarti celebrali; nello specifico, gli stati con più casi di ictus sono risultati essere quelli del sud-est degli Usa.
Dieta mediterranea più salutare negli anni Sessanta
Il benessere e la ricchezza in questi anni ci hanno regalato la sensazione di avere una vita migliore rispetto a quella dei nostri genitori. In parte è così, sicuramente abbiamo più agi, ma siamo sicuri che la routine moderna sia più salutare? La dieta, infatti, indica non solo la qualità dello stile di vita, ma anche i cambiamenti sociali. Oggi si mangia di sicuro più carne e i freezer di molte famiglie sono pieni di prodotto già pronti, dal semplice soffritto alle lasagne. La dieta dei ragazzi italiani è sempre meno mediterranea e, nella scala M.A.I-Mediterranean Adequacy Index, si avvicina appena al valore 1, quando negli anni Sessanta lo stesso indice arrivava a 7.
Insomma, qualcosa è cambiato davvero ma non in bene. A darne notizia sono i nutrizionisti dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano, secondo i quali sarebbe indicato un “ritorno al passato” per migliorare le abitudini alimentari dei giovani. È fondamentale arricchire il regime alimentare con tanta frutta, verdura e pesce.
Ricette light: l’insalata di pesce
Inserire il pesce nella nostra dieta è molto importante oltre che salutare: la qualità dei grassi e delle proteine contenuti nel pesce è maggiore rispetto a quella delle stesse sostanze contenute nella carne; a ciò è da aggiungere il fatto che, il pesce fornisce meno colesterolo rispetto alla carne. Come dimenticare, poi, i benefici che gli acidi grassi omega 3 forniscono alla vista e alla salute cardiovascolare?
Ecco, quindi, che appare evidente come il pesce sia fondamentale in una corretta alimentazione, tanto che gli esperti ne consigliano il consumo almeno due o tre volte alla settimana. I modi per preparare il pesce sono molti, e quindi, pur consumandolo spesso, non si corre certo il rischio di ripetere gli stessi piatti.