Capsaicina e i benefici per l’organismo

La capsaicina non è solamente il principio attivo che tutti sappiamo dà sapore al peperoncino. È anche una sostanza molto importante per il nostro organismo.

Le proprietà della capsaicina

Possiamo considerare la capsaicina come un alleato della nostra salute. E, pure immaginando le smorfie di coloro che non amano il piccante, dobbiamo sottolineare come questo elemento sia tra i principi attivi più salutari per il nostro corpo.

Ciò che spesso non emerge infatti è che la capsaicina possegga proprietà analgesiche e antinfiammatorie e che, soprattutto per quel che riguarda il dolore muscolare cronico e l’artrosi, può essere utilizzata nel trattamento del dolore. Possiamo fare l’esempio degli Stati Uniti dove la Food and Drug Administration ha approvato le creme alla capsaicina come trattamento topico antinfiammatorio e analgesico.

Tra le altre patologie sulle quali la capsaicina sembra avere un ottimo effetto vi è il dolore lombare. Il principio attivo infatti capace di desensibilizza tre le cellule nervose che trasportano i segnali dolorosi nell’organismo. Possiamo inoltre ricordare che i cerotti alla capsaicina vengono prescritti spesso per curare il dolore dato dalla neuropatia periferica diabetica.

Uno studio dedicato è stato in grado di dimostrare che il dolore può essere ridotto significativamente in 30 minuti da questi cerotti. Questo principio attivo può essere utilizzato, inoltre, anche per la gestione dei dolori della cefalea e della psoriasi.

Valida anche in ambito sportivo

La capsaicina apporta benefici anche in ambito sportivo, dato che è in grado di migliorare la resistenza muscolare. Questo effetto è dato dall’azione che ha sui recettori impegnati nel rilascio di calcio nel muscolo. Un recente studio ha infatti dimostrato come questo principio sia in grado di ammorbidire questo calo del calcio.

Sebbene inizino a esservi prove che questa sostanza sia in grado di aiutare anche a regolare la pressione sanguigna, è importante non esagerare nel suo utilizzo. Sembrerebbe essere infatti in grado, in quantità eccessive, di alzare i livelli di colesterolo cattivo. Allo stesso tempo però dobbiamo sottolineare che alimenti come il peperoncino vengono considerati stimolanti del metabolismo perché tendono a farci consumare più calorie, alzare la temperatura corporea e a contenere l’appetito. Ma attenzione: anche qui bisogna stare attenti alle quantità, dato che un consumo esagerato di peperoncino sarebbe associato a un rischio di obesità.

Insomma, i benefici possono essere diversi. Ma allo stesso tempo bisogna fare attenzione a non esagerare con le dosi sia per evitare conseguenze negative sia per proteggere al meglio l’apparato gastrointestinale che potrebbe imbattersi in spiacevoli problematiche. Come sempre, in tutto, ci vuole una giusta misura.

Dieta Sirt, esempio di menù settimanale

Pare che la famosissima Dieta Sirt abbia fatto perdere ben 30 chili alla cantante Adele. Anche Pippa Middleton, prossima alle nozze, sta seguendo questa dieta per essere in formissima dentro l’abito da sposa. Insomma, la Dieta Sirt sembra essere miracolosa e anche facile da seguire.

Dieta Sirt, come funziona?

> DIETA SIRT, PERDERE PESO ATTIVANDO IL GENE MAGRO

Il nome della dieta, Sirt, deriva dal nome delle sirtuine, regolatori metabolici che si attivano in caso di digiuno e che servono a dimagrire e bruciare i grassi. Al posto del digiuno, che può avere molti aspetti negativi, gli ideatori di questa dieta propongono un’alimentazione ricca di cibi che sono in grado di attivare le sirtuine e tra questi cibi ci sono anche il vino rosso e il cioccolato fondente.

> LA DIETA SIRT, COSI’ E’ DIMAGRITA ADELE

Dieta Sirt, esempio menù settimanale

I primi tre giorni, i più duri, si dovranno assumere al massimo 1.100 calorie giornaliere suddivise in un solo pasto solido e tre succhi verdi ottenuti con i cibi Sirt (a base di cavolo riccio, rucola, prezzemolo, sedano, mela, limone, tè verde matcha).
Dal quarto al settimo giorno le calorie aumentano a 1500 e i pasti solidi diventano due, insieme a due succhi verdi.
La seconda fase è di mantenimento e dura 14 giorni. Prevede cibi sirt a volontà distribuiti in 3 pasti solidi più due succhi e non c’è l’obbligo di contare le calorie.

A vederla così sembra che si tratti di una dieta impossibile ma gli ideatori, Aidan Goggins e Glen Matten, promettono che i cibi Sirt hanno un elevato potere saziante e quindi i morsi della fame non sono così insopportabili. La dieta Sirt ha molti sostenitori, tra questi anche il dietologo e nutrizionista italiano Nicola Sorrentino.

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Cannella, la spezia brucia grassi perfetta per perdere peso

La cannella ci ricorda l’inverno e le feste di natale. Questa spezia dovrebbe essere usata di più, perché alleata della salute e della linea. E’ quanto emerge da uno studio, condotto da un gruppo di ricercatori del Nestlé Research Center che, insieme agli studiosi dell’Università di Tokyo, hanno osservato come l’aldeide cinnamica, sostanza principale che conferisce il particolare aroma, favorisce la perdita di peso.

cannella

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Dieta Sirt, perdere peso attivando il gene magro

Perdere peso è un percorso complicato. Ci vuole dedizione e impegno, ma bisogna anche scegliere la dieta giusta. Il consiglio che diamo è quello di rivolgersi a un dietologo (medico) o a un nutrizionista (biologo). Queste due figure sicuramente sapranno accompagnarvi in questo percorso. Se invece volete conoscere le nuove tendenze, ci siamo. La dieta Sirt è l’ultima moda. Che cos’è?

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Peperoncino, le proprietà e le qualità più famose

Il peperoncino è un ingrediente importante della dieta, perché oltre a essere un potente antiossidanti e anche in grado di migliorare la digestione, regolare la pressione e favorire la diminuzione di consumo di sale. Sono una fonte di potassio, calcio, beta carotene, vitamine A, C ed E ma la capsaicina, noti antinfiammatorio.

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San Valentino, i cibi afrodisiaci amici della linea

Domani sera, finalmente, è San Valentino ed è la serata giusta per organizzare una cena di coppia indimenticabile. Sfruttate i cibi afrodisiaci, per migliorare l’intesa e il desiderio, e poi perché questi prodotti nella maggior parte dei casi sono anche light.

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Peperoncino, le proprietà antidolorifiche

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Non a tutti piace il peperoncino: l’effetto di calore che provoca una volta ingerito, anche in piccolissime dosi, non risulta gradito a tutti, eppure uno studio illustra che questo effetto provocato da una sostanza contenuta nel peperoncino e chiama capsaicina, darebbe la possibilità a questa specie di attenuare il dolore da infiammazione.

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I consigli del dottor Oz per dimagrire

dottor ozChi si interessa di diete e dimagrimento avrà sentito certamente parlare del dottor Oz, il medico chirurgo americano di origini turche che, all’interno del suo talk show intitolato “The Dr. Oz Show”, dispensa consigli su come dimagrire. In America il dottor Oz è diventato famosissimo anche grazie alla sua capacità di parlare di problemi alimentari in modo semplice e coinvolgente, e in Italia è sbarcato su Sky con la rubrica “Chiedilo al Dr. Oz”.

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Spezie brucia grassi, quali sono?

Le spezie sono alleate preziose per la nostra linea, e non dovrebbero mai mancare in cucina, anche perché conferiscono sapore e consistenza a molti piatti, rendendo appetitosa persino una ricetta ipocalorica.

Inoltre, l’uso delle spezie aiuta a ridurre le quantità di sale e i condimenti in generale, apportando anche vitamine e sali minerali importanti come il potassio, il magnesio e il calcio. Senza considerare che alcune spezie sono in grado di stimolare il metabolismo.

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Combattere l’obesità con il peperoncino

Per combattere l’obesità bisogna mangiare piccante. Gli amanti dei gusti intensi, con qualche chilo di troppo, saranno contenti. Secondo uno studio giapponese, il peperoncino contiene una sostanza attiva in grado di combattere efficacemente il sovrappeso, accelerando il metabolismo. Ovviamente tutto dipende dalle dosi, perché non basta spolverare i vostri spaghetti. Ma la notizia resta comunque importante, perché potrebbe essere alla base di future terapie.

Si chiama Dihydrocapsiate (DHC) si troverebbe in un particolare tipo di peperoncino, il CH-19 sweet. Questo almeno quanto affermato da un comunicato della nota azienda alimentare Ajinomoto Group con sede a Tokio, in Giappone. Non è un peperoncino particolarmente piccante (il nome, infatti, indica la dolcezza) e non provoca bruciore allo stomaco.

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La capsaicina aiuta a perdere peso

Mangiare piccante fa bene alla linea. Questa non è una novità assoluta, ma ci sono dei nuovi sviluppi in termini di salute. La spezia piccante più famosa al mondo contiene una sostanza chiamata capsaicina, contenuta in dose massiccia nella punta del peperoncino e nei semi, che favorisce la perdita di peso e la ripartizione dei grassi. Tant’è che questa sostanza è alla base di numerosi integratori alimentari ed è  in grado di aumentare i livelli di acidi grassi liberi, sia prima che dopo l’esercizio fisico.

Fa bene quindi anche alla salute, perché al di là del fatto che questo sapore intenso possa non piacere, la capsaicina ha effetti antiossidanti, antinfiammatori e anticancerogeni. Inoltre, secondo gli studi dell’Università di Memphis, non avrebbe implicazioni sulla frequenza cardiaca, sulla pressione o sul manifestarsi di disturbi gastrici. Quest’ultimi, spesso accusati da chi assume il peperoncino o altri alimenti piccanti.

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Perdi peso con peperoni e peperoncino

Ancora conferme sulle proprietà benefiche della capsaicina, la sostanza contenuta in peperoni e peperoncino che aiuta a bruciare i grassi e a favorire la produzione di energia. Ad affermarlo è un nuovo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Proteome Research ed eseguito su modello animale da un team di ricercatori della Daegu University, in Corea. Gli scienziati hanno sottoposto un gruppo di topi a una dieta ricca di grassi per favorire l’obesità. Metà di questi, per cinque settimane, hanno assunto, oltre alla quantità di cibo stabilita, una dose di capsaicina pari a 10 mg per chilo di peso corporeo.

I restanti topi, appartenenti al gruppo di controllo, hanno ricevuto per nove settimane un’integrazione alla dieta con della sola soluzione salina, ovvero un placebo. Al termine del test, le analisi hanno permesso di scoprire che i topi a cui era stata data la capsaicina avevano perso circa l’8% del peso corporeo rispetto ai topi del gruppo di controllo a cui era stata data la soluzione salina.

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Dieta di marzo per cominciare a rimettersi in forma!

Approfitta del cambio di stagione per cambiare ritmo alla tua vita e forma al tuo corpo: ti aiutano i nuovi sapori e un atteggiamento concreto e pratico nei confronti del sovrappeso. Ecco come fare:

Peperoncino per tutto il mese: se ami la cucina saporita, questo mese arricchisci i tuoi cibi con un pizzico di peperoncino (soprattutto quello rosso), che fluidifica la circolazione e ha una notevole attività termogenica che aiuta a smaltire i cuscinetti. Aggiungilo ai piatti poco prima di completare la cottura, alternando quello in polvere a quello fresco, da affettare finissimo e da aggiungere a sughi, contorni, carne, pesce e anche alla macedonia…

Prova la bomba anticellulite: trita un pezzetto di peperoncino con qualche foglia di basilico, origano, 3 capperi e miscela il battuto con un cucchiaino di aceto di mele e uno di olio d’oliva. Usa il composto per condire: è depurativo e anticellulite.   

Spesso è la durezza con noi stessi che ci trascina verso i peccati di gola e il sovrappeso. Se nonostante gli sforzi non riesci a dimagrire non dipende dal fatto che sei debole: è l’eccesso di rigidità che ti mantiene “pesante”. E la dolcezza che non ti concedi, il tuo corpo la cercherà nei dolci, negli spuntini, nei fuoripasto. Se per comodità sei abituata a riempire il freezer o la dispensa di piatti pronti come pizze, risotti in busta, paste precotte, sformati o zuppe precucinate, questo mese evita di acquistarli o di mangiarli;

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Il peperoncino, termosifone naturale del corpo

Siamo quasi in primavera è vero, ma il clima è ancora freddo. Per combattere le conseguenze dell’esposizione a pioggia, vento e in alcune regioni di Italia anche alla neve, o ad una temperatura molto bassa, ed evitare di prendere raffreddori ed influenze, o semplicemente di infreddolirsi, è necessario migliorare le abitudini alimentari, facendo un più ampio uso di peperoncino.

Lo suggerisce il risultato di uno studio condotto da un team di ricercatori guidati dal dott. Yasser Ahmed Mahmmoud dell’Università di Aarhus, in Danimarca, che dimostra come il peperoncino piccante sia l’unico composto alimentare in grado di attivare in maniera diretta la termogenesi, un particolare processo metabolico che consiste nella produzione di calore da parte dell’organismo, soprattutto nel tessuto adiposo e muscolare, ottenuto attraverso il consumo di grassi, che serve a determinare la temperatura corporea.

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Per un cenone light usa curcuma, peperoncino e frutta secca

cenone light

Per trasformare il cenone in un pasto appagante ma anche dimagrante, prova a cambiare l’approccio, e invece di pensare con rammarico a tutto ciò cui si deve rinunciare, convoglia le tue energie ancora di più verso quei cibi go­losi (come pesce, crostacei, frutta secca e cioccolata) che ti fanno sentire meglio, con conse­guenti risultati positivi davanti allo spec­chio e sulla bilancia. Pensandoci bene, come mai risulta così difficile dire “no grazie” all’offerta di una fetta di panettone extra proprio in questo mese rispetto al resto dell’anno? Perché questo dolce è così strettamente legato alle feste da esserne diventato una sorta di icona, e un rifugio per sfuggire allo stress che accompagna sempre il periodo di fine anno.

Basta scardinare questo meccani­smo mentale per accorgersi che si può fare a meno di questa morbida “coperta di Linus” alimentare regalandosi all’interno di aperitivi, pranzi e cenoni altri piaceri. Tra i vari trucchi alimentari, ce ne sono alcuni che consentono di sostituirei cibi killer dei cenoni (come gli arrosti, gli stracotti, i salumi degli antipasti, gli alco­lici, i cibi salati e il sale stesso) con degli equivalenti a volte ancora più gustosi e senz’altro più salutari: scopri quali sono e impara a sfruttarne non soltanto le pro­prietà dimagranti e anzi fame ma anche le virtù cosmetiche.

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Spezie e kamut contro sovrappeso e obesità

kamut e spezie

Secondo una recente ricerca condotta su un campione di 1600 donne giapponesi che mangiavano ogni giorno almeno un piatto piccante, pubblicato sul British Journal of Nutrition, il consumo quotidiano di spezie (come pepe, peperoncino rosso, anice, cannella, senape, zenzero ecc.) aiuta l’organismo ad accumulare meno adipe. Secondo gli esperti, infatti, l’ingestione di queste spezie aumenterebbe la termogenesi, ovvero la capacità del corpo di produrre calore: produrre calore costa energia, e questo processo porta il metabolismo a utilizzare le riserve di grasso, aumentando la sua velocità.

È stato dimostrato che le sostanze che stimolano la termogenesi sono i capsaicinoidi, contenuti, oltre che nel peperoncino rosso, anche nello zenzero e in altre spezie. Il loro consumo eccessivo deve essere però evitato se si soffre di ulcera o di gastrite. Grazie al suo sapore vagamente dolciastro, che ricorda quello del burro, il kamut – un’antica varietà di grano originaria dell’Egitto riscoperta negli Stati Uniti a partire dagli anni Cinquanta – sarebbe il tipo di cereale più indicato per combattere il sovrappeso nelle persone golose di dolci e carboidrati ma con problemi di intolleranza al glutine.

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Un menù light a base di cibi afrodisiaci: scopriamo le proprietà

cibi afrodiasiaci

Saranno la gran luce, i profumi e i colori  dell’estate, l’abbronzatura e l’esposizione di gran parte del corpo, ma in questo periodo dell’anno la richiesta di ricette per cibi e bevande afrodisiaci intasa le mail di cuochi e gastronomi. La formula perfetta è rappresentata dall’armonia con la quale viviamo i rapporti : il sesso e la seduzione dipendono soprattutto dalla capacità di ognuno di donarsi agli altri, di riuscire a scambiare sapientemente sensazioni ed emozioni.

Fin dalla più remota antichità, la paura di non soddisfare completamente chi amiamo portava a cimentarsi con intrugli considerati una mano santa: tartufi, uova, miele, zenzero e frutti di mare erano mangiati di gran foga durante  i riti dedicati a Dionisio; lo stesso termine afrodisiaco deriva da Afrodite, dea greca dell’amore –Venere  per i romani – che non a caso nasce dalla spuma delle onde ed è rappresentata su una valva di ostrica. Esiste veramente un rapporto fra cibo e qualità del sesso? Peperoncino, cioccolata (Montezuma ne prendeva una tazza prima di recarsi nel gineceo), chiodi di garofano, rafano, se­nape, pepe, timo, zafferano, cannella, vaniglia, sedano, ginseng, noce moscata, origano, il profumo del gelsomino, coriandolo, anice, pepe, ecc., hanno un potere psicologico da non sottovalutare, sono gli intriganti cupidi dell’eros, tanto da essere studiati e analizzati da chimici e fisiologi, che in ognuno trovano `tracce’ di sostanze stimolanti della circolazione, toniche, energizzariti del fisico e dell’umore, con effetti vasodilatatori. 

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La dieta delle spezie

spezie

Gli aromi esotici donano ai piatti un tocco di sapore in più e sono di grande aiuto per bruciare in fretta i chili di troppo e sgonfiare la pancia, regalando una silhouette invidiabile. La digestione migliora, il corpo si libera di scorie e da tossine, l’organismo si ricarica di una nuova energia e anche l’umore migliora.

Questi sono alcuni dei grandi benefici della dieta a base di spezie e di erbe aromatiche, perché grazie alle loro tante proprietà, sono in grado di contrastare la fermentazione del cibo, la proliferazione dei batteri e sono capaci di stimolare la digestione e il metabolismo. Ricchi di oli essenziali, vitamine e sali minerali, gli aromi aggiungono una nota profumata ad ogni menù e, se inseriti in una dieta ipocalorica, permettono di ridurre l’uso del sale e dei condimenti senza penalizzare il gusto del piatto.

Vediamo insieme quali sono le spezie più adatte per questa dieta. Il tè kapha contiene zenzero, chiodi di garofano, pepe nero e cardamomo, una miscela di spezie consigliate a chi è in soprappeso; ha un sapore astringente e un effetto stimolante che favorisce la digestione e giova al metabolismo.

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