Tutti pazzi per la pasta! Difficile trovare un italiano che non adori i carboidrati e che non mangi almeno una volta al giorno un primo a base di spaghetti, maccheroni o farfalle. Federico Francesco Ferrero, medico nutrizionista e MasterChef d’Italia 2014, ha però svelato due interessanti notizie a proposito della Dieta Mediterranea che ci hanno lasciato abbastanza perplessi.
pasta
Rio 2016, si festeggia la rivincita dei carboidrati nella dieta dello sportivo
I carboidrati non sono quel demonio che molto spesso ci hanno fatto credere. La pasta sarà protagonista delle Olimpiadi di Rio 2016, durante cui si celebra la rivincita dei carboidrati nell’alimentazione dello sportivo: saranno 2.700 i kg di pasta italiana in Brasile, sufficienti a preparare più di 1.000 piatti di spaghetti & fusilli al giorno per le 3 settimane di gare per atleti e addetti ai lavori.
La pasta non fa ingrassare, anzi aiuta a conservare il peso forma
Sedetevi e sospirate: la pasta non fa ingrassare, anzi inserita in regime equilibrato può anche aiutare a mantenere i peso forma o a dimagrire. E’ quanto emerge da uno studio italiano condotto presso il Dipartimento di Epidemiologia dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli (Isernia).
Spaghetti di cellulosa per perdere peso senza rinunciare alla pasta
Se la pasta non fosse di riso o di grano? Se fosse fatta della stessa materia della carta (sì, proprio i fogli su cui scriviamo)? Leggendo la notizia, la prima volta, siamo rimasti favorevolmente stupiti, ma poi ci siamo chiesti: e gli alberi? Dal Giappone arrivano sovente novità sorprendenti che spesso si diffondono velocemente anche in Italia, come i bastoni per i selfie o i box porta pranzo. Ora è la volta degli spaghetti di cellulosa estratta dagli alberi.
Ricette light: pasta con carciofi e capesante
La pasta con i carciofi e le capesante è un ottimo primo, leggero e ricco di preziosi sali minerali. Ogni porzione, infatti, ha 365 kcal.
Cibo più sicuro, l’etichetta “salva made in Italy” è legge
Lo scandalo diossina prima nell’acqua e poi nella carne di maiale e infine anche nelle uova, sta facendo discutere e riflettere. In campo alimentare, purtroppo, le misure di sicurezza non sono mai troppe. L’Italia ha reso obbligatoria l’etichetta di provenienza sui cibi, per garantire l’origine, ma anche la qualità del prodotto. Un passo decisivo che sarà sicuramente di esempio all’Europa.
Secondo i dati del rapporto Coldiretti-Eurispes, circa un terzo della produzione complessiva dei prodotti agroalimentari venduti in Italia ed esportati, per un valore di 51 miliardi di euro di fatturato, deriva da materie prime importate, trasformate e vendute con il marchio Made in Italy, nonostante provenissero da qualsiasi zona del pianeta.
Pane e pasta in calo per restare magri: aumenta la carenza di acido folico
Pane e pasta in calo sulle tavole degli italiani. La tendenza è un po’ questa: le persone tendono a eliminare dalla dieta quelle sostanze che reputano la causa dei loro chili di troppo. È un errore comune, soprattutto di chi sceglie il fai-da-te, che inevitabilmente priva il corpo di nutrienti importanti e senza una reale esigenza. Come tutti teorie metropolitane, è la moda a dettare il trend. Ecco che a farne le spese sono soprattutto il pane e la pasta.
I rischi principali? Una carenza di alcune vitamine, soprattutto la B9 (acido folico), fondamentale per prevenire l’anemia e per il corretto sviluppo del bebé nelle donne in gestazione. Si troverebbero assumere con la dieta 400 microgrammi al giorno di B9. Gli alimenti più importanti per il corretto apporto sono pane e pasta, ma anche spinaci, asparagi, rucola, broccoli, kiwi, agrumi, noci, nocciole, carne, fegato e lievito di birra.
World Pasta Day 2010, tutte le virtù del primo piatto italiano
La pasta, per noi italiani è una vera passione, la mangiamo quasi una volta al giorno e riusciamo a cucinarla davvero in moltissimi modi diversi. Insieme alla pizza, è il piatto più copiato, tanto che è diventato protagonista assoluto di un “festival”: World Pasta Day che si chiude oggi in Brasile dove trecento delegati da tutto il mondo e scienziati provenienti da 15 paesi produttori e consumatori si sono incontrati per discutere sul ruolo sociale e nutrizionale degli spaghetti e delle sorelle minori. È importante consumare pasta per restare in salute?
Di solito chi si mette a dieta cerca di evitare i carboidrati, che però non devono mancare in un regime ben bilanciato. Pensate che in Italia si consumano 26 chili di pasta a persona all’anno, contro i 6,4 dei Brasiliani. Questo Paese però è il terzo produttore mondiale di pasta. Nonostante l’industria funzioni bene, l’alimentazione non è curata: si consuma anche lì troppa carne, troppe fibre, legumi, frutta e verdura.
PastaTrend Bologna 2010: il primo Salone mondiale della Pasta
Tutti gli amanti della pasta dovranno tenersi liberi dal 24 al 27 aprile, quando a Bologna si terra la prima edizione di PastaTrend, ovvero il Salone della Pasta; una quattro giorni interamente dedicata alla pasta, ai sughi e agli abbinamenti alimentari legati a questo alimento, organizzata da Avenue Media.
PastaTrend sarà anche l’occasione per ribadire il primato italiano della pasta, sia nelle tecnologie che nella produzione: non ha caso la pasta prodotta in Italia rappresenta il 75% della produzione dei Paesi dell’Unione europea.
Per descrivere al meglio PastaTrend basta affidarsi alle parole degli organizzatori, che definiscono l’evento come:
la grande piazza dove il consumatore potrà finalmente incontrare il produttore ed essere direttamente informato. Sarà uno spazio in cui effettuare assaggi, fare acquisti eccellenti, acquisire e conservare esperienze, ma anche un Salone da vivere, una risposta alla crisi che ha investito il sistema produttivo e commerciale, da parte di chi lavora e investe sull’eccellenza.
Pasta di semola calorie e valori nutrizionali
La pasta secca è ottenuta in Italia dalla lavorazione di impasti prodotti mescolando esclusivamente acqua e semola di grano duro senza aggiunta di coloranti e/o …
La dieta della pasta
La pasta è il piatto più amato della tradizione mediterranea perché sazia, è versatile e mette di buon umore; eppure spesso è un alimento eliminato dalle diete perché considerato nemico della linea. I nutrizionisti, però, hanno rivalutato questo cibo, dimostrando scientificamente che un piatto di pasta al giorno può essere consumato anche in un regime ipocalorico. L’importante è che la dieta comprenda anche gli altri nutrienti, come proteine, vitamine e sali minerali nelle giuste proporzioni.
La pasta è l’alimento più adatto per combattere il senso di frustrazione che accompagna spesso chi deve per forza stare a dieta, e non solo perché regala il senso di sazietà; il merito è del contenuto dei carboidrati complessi che forniscono all’organismo una buona dose di una sostanza che favorisce la produzione di endorfine, che regalano un senso di benessere e che predispongono al riposo notturno e al buonumore.
La dieta della pasta fornisce circa 1.400 calorie al giorno e permette di perdere in una settimana più o meno un chilo di peso. Si tratta di un regime molto completo, che si deve seguire per un mese, e che, al bisogno, può essere ripetuta anche per un altro mese.