Perché preferire il pane integrale a quello raffinato? Questa è una domanda alla quale riusciamo a trovare risposta grazie ai numerosi studi che si sono occupati di verificare le reazioni dell’organismo al consumo di questo alimento.
pane integrale
Dieci alimenti con meno di cento calorie
Molto spesso non sappiamo che cosa mangiare: tutto ingrassa, tutto è calorico, tutto sembra minare la nostra linea. Non è così. Sono numerosi i cibi che possono essere protagonisti dei nostri pasti o delle nostre merende e hanno un apporto calorico limitato. Ecco quindi 10 alimenti con meno di 100 calorie.
Pane bianco o pane integrale? Il parere degli esperti
Il pane è l’alimento più diffuso sulle tavole degli italiani: nonostante negli anni il suo consumo sia diminuito resta sempre uno dei cibi più amati; ma è meglio scegliere il pane bianco o quello integrale? E quali sono le quantità giuste da assumere? A queste e ad altre domande dà una risposta, il dottor Andrea Ghiselli dirigente di ricerca dell’Inran (Istituto nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione).
Pane integrale: ecco perchè consumarlo
Le proprietà salutari del pane integrale ormai sono ben note a tutti; già diversi studi ne consigliavano il consumo, e proprio in questi giorni sono stati resi pubblicati i risultati di una ricerca europea sull’American Journal of Clinical Nutrition. Lo studio in questione spiega che le proprietà del pane integrale sono da attribuire alle fibre alimentari bioattive presenti nei cereali integrali.
Secondo gli scienziati, le fibre contenute nei cereali sarebbero utili per combattere gli aumenti di peso anche per motivi, per così dire, pratici: l’alto contenuto dei fibra dei cereali integrali costringere ad una masticazione più lunga, fattore che sembrerebbe utile per limitare il consumo di un determinato alimento.
Non da meno sono le proprietà delle altre sostanze che compongono i cereali integrali, come gli antiossidanti e gli steroli, dei composti dall’azione protettiva; proprio per individuare tutti le sostanze attive presenti nei cereali, è stato avviato un progetto europeo chiamato “Healthgrain”, che coinvolge ben 15 Paesi. Le ricerche del progetto “Healthgrain” sono state concentrate soprattutto sui cereali più usati per produrre il pane, ovvero il frumento e la segale.
Cereali e strato aleuronico per una salute di ferro
Per chi si domandasse che cosa si cela dietro a questo strano termine, lo strato aleuronico è lo strato, il cui nome medico è guaina, che riveste il chicco dei cereali, tra i quali ricordiamo il grano. Esso serve a proteggere il chicco ed è assai ricco di proteine e vitamine. Quindi, per ottenere i benefici per la salute, si dovrebbe mangiare i cereali compresi di questa guaina. In particolare bisognerebbe mangiare alimenti quali pane integrale, riso integrale, ecc.
Un recente studio ha evidenziato come l’assunzione di cereali e pane di grano contenenti aleuronico possa giovare alla salute. Il team di ricercatori dell’University of Ulster, nell’Irlanda del Nord, ha scoperto che assumendo questo elemento insieme ai prodotti a base di cereali si possono incrementare i livelli ematici, ovvero nel sangue, di sostanze benefiche come la betaina, ottenendo al contempo una riduzione dell’omocisteina e del colesterolo LDL, quello cattivo, che sono notoriamente associati al rischio di malattie cardiache.
Come fare il pane integrale in casa
Il pane integrale a lievitazione naturale è conosciuto anche come pane da pasta madre perché come lievito viene usato un pezzetto dell’impasto della pagnotta che si è fatta il giorno precedente. Si trova nei negozi di alimentazione naturale e nelle bio-cascine che vendono prodotti da agricoltura biologica. Se proviamo questo pane, un vero e proprio alimento vivo, ci accorgeremo di quanto insipido sia il pane “comune”, prodotto con farine lasciate nei sacchi per settimane: già il giorno successivo all’acquisto diventa secco.
Il motivo è che la sua lievitazione è stata indotta (da lievito di birra o chimico): con questo procedimento è rimasto attivo l’acido fitico, una sostanza responsabile della secchezza immediata del pane stesso. Anche i “pani speciali”, sempre più numerosi nelle nostre panetterie, sono da evitare in quanto contengono strutto, olio di oliva, grassi, latte. I pani industriali (confezionati a media e lunga scadenza) che troneggiano nei banchi del supermercato sono alimenti morti, pieni di additivi e conservanti.
Il pane biologico: per perdere peso e riattivare la peristalsi
Il pane è un alimento che non deve mai mancare sulla tavola. Possiede, al di là del patrimonio nutritivo ed energetico, il valore aggiunto del calore, del senso di unità, di appartenenza alla terra, al seme (al chicco di grano) che è simbolo di vita e rinascita. E, nonostante quel che si crede, anche per chi segue un regime ipocalorico il pane non deve mancare in tavola. Il miglior pane per chi è attento alla propria linea è quello integrale a lievitazione naturale, essendo meno ricco in amidi è anche meno calorico rispetto al pane bianco e soddisfa in modo più rapido il senso di sazietà.
Contenendo fibra e saccaromiceti vivi (i funghi microscopici responsabili della lievitazione), il pane integrale mantiene in regolarità la peristalsi intestinale garantendo un intestino attivo e sano. Inoltre i lieviti naturali (saccaromiceti) aiutano a digerire gli amidi rendendo l’elaborazione dei nutritivi meno impegnativa da parte degli organi preposti alla digestione. Il pane a lievitazione naturale (meno calorico) si riconosce subito: è digeribile, dura per giorni e viene venduto in pagnotte da almeno un chilo di peso.
Per dimagrire e saziare di più c’è il pane integrale
A prescindere dal gusto che è una questione soggettiva, è il pane integrale (anche di mais, segale o farro) che andrebbe preferito, ha più vitamine. La versione integrale di questo alimento è infatti meno calorica (240 calorie circa all’etto), più ricca di acqua e di vitamine, in particolare del tipo B1, B2, PP ed E, contenute anche nel pane bianco ma in quantità decisamente inferiore. Ha più fibre. Inoltre, nel pane fatto con la farina raffinata ci sono meno fibre, in media 2 grammi ogni 100, di cui 0,3 di cellulosa, mentre quello integrale arriva ad averne anche cinque volte di più da 7 a 8 calorie circa, di cui 1,5 di cellulosa pura.
Però, va specificato un elemento importante: la maggior parte di queste fibre sono insolubili (come la crusca) e quindi non possono essere digerite dall’organismo, e se assunte in quantità eccessiva possono avere un effetto irritante sul colon e limitare l’assorbimento di minerali e vitamine da parte dell’intestino. Ha più minerali. Infine è anche vero che nel pane integrale ci sono più minerali rispetto a quello bianco, ma per farli assorbire dal nostro corpo bisogna preferire il pane integrale panificato con lievito naturale il quale, grazie alla sua acidità, favorisce l’azione di un enzima chiamato filasi, che a sua volta distrugge gran parte dell’acido fatico della farina e lascia quindi liberi i minerali presenti naturalmente nella farina, che a questo punto possono essere meglio incamerati dall’organismo.
Dimagrire con il pane giusto
La tavola autunnale, al contrario di quello che si crede, è inaspettatamente ricca di golosità dimagranti: i funghi, le mele (la loro buccia contiene una sostanza naturale bruciagrassi), i pani caserecci, addirittura le ciambelle. La cosa peggiore che potresti fare, per perdere peso questo mese, è rinunciare a tutte queste prelibatezze. E allora, se hai qualche chilo da smaltire, impara a combinare in modo diverso gli ingredienti e gli alimenti e a utilizzare i condimenti giusti: così trasformerai i cibi di stagione in efficaci integratori, ideali per riattivare il metabolismo e combattere intolleranze, adipe e ritenzione.
Il pane fa ingrassare o no? E quale preferire tra le diverse varietà che in panetteria fanno bella mostra di se? E se invece si opta per crachers o grissini? Sono tante le domande che sorgono quando si pensa al pane e soprattutto quando lo si vorrebbe tanto mangiare ma si teme così di eccedere con le calorie e di compromettere un regime alimentare. La prima regola fondamentale? Inserirlo nella dieta evitando di abbinarlo a pasta o riso, per non esagerare con i carboidrati.