alimentazione bambini sedentari

L’alimentazione per i bambini sedentari

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Gli esperti sono concordi nel sostenere che tra i bambini sono in aumento sovrappeso e obesità: due condizioni causate dalla sedentarietà e da una sbagliata alimentazione. Secondo diversi studi si evidenzia un eccessivo aumento di peso nei bambini di età compresa tra i 6 e i 14 anni. Affinché sovrappeso e obesità non diventino condizioni permanenti, è necessario intervenire subito, soprattutto se il bambino è particolarmente sedentario.

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dieta sana contro obesità

Combattere sovrappeso e obesità, l’iniziativa di Apoteca Natura

dieta sana contro obesitàIl problema del sovrappeso riguarda, secondo le stime, oltre il 36% degli italiani, senza contare il fenomeno dell’obesità, in costante crescita nel nostro Paese: basti pensare che dal 1994 ad oggi gli obesi sono aumentati del 25% e ad oggi sono circa 6 milioni. Proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica su questi fenomeni, durante il mese di maggio, in 500 farmacie Apoteca Natura prenderà il via il progetto “Bilancia il tuo peso, misura la tua salute”, in collaborazione con SIMG, Società Italiana di Medicina Generale, per sensibilizzare popolazione su questi problemi.

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Ortogym, ginnastica e Dieta Mediterranea nell’orto per i bambini del Cilento

Il lavoro all’aria aperta è già, per definizione, uno sport, se poi viene associato a uno stile di vita sano e un’alimentazione corretta, diventa quasi un modello di salute. Segnaliamo la nascita di una nuova attività: si chiama Ortogym e fonde la passione per l’orto, allo sport e a una dieta basata sui principi mediterranei. Questa pratica nasce nel Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, dove le politiche locali stanno lavorando per il benessere dei loro cittadini e del territorio. Questa zona, infatti, molto ricca da un punto di vista naturale è purtroppo minacciata dall’industria petrolchimica.

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Buon Appetito, reportage della mostra

Il cibo è cultura e salute. Spesso si fa fatica a immaginare quello che abbiamo nel piatto come risorsa per il benessere del nostro corpo e sintesi della tradizione della nostra famiglia e del nostro Paese. E’ importante, però, imparare a fare questo sforzo. Il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano sta ospitando ormai da alcuni mesi la mostra interattiva “Buon Appetito. L’alimentazione in tutti i sensi”. Dietaland è andata personalmente a scoprire i segreti di questo percorso, dedicato ai bambini (+ 9 anni) e alle famiglie, con una guida eccezionale, Marco Bianchi, il famoso scienziato-chef che da anni spende le sue energie e competenze nella ricerca per la prevenzione del cancro attraverso la corretta alimentazione, diventato famoso al grande pubblico per la conduzione della trasmissione televisiva “Tesoro, salviamo i ragazzi” su Fox Life.

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Cibolando, debutta oggi la piattaforma di e-learning dedicata all’alimentazione

La grande avventura di Cibolando è iniziata. La piattaforma di e-learning dedicata all’alimentazione sana ed equilibrata ha debuttato proprio questa mattina. In molte occasioni abbiamo detto che il gusto e il cibo sono fattori culturali e non è facile scardinare quelle che – da sempre – sono considerate delle abitudini. Cibolando lavora in questa direzione, per aiutare le nuove generazioni ad avere un rapporto più consapevole con la tavola.

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“Buon Appetito”, la mostra interattiva dedicata all’alimentazione

L’alimentazione come strumento per tutelare la salute. Sono tante le iniziative, anche prettamente mediche, per bloccare la diffusione dell’obesità, ma sempre di più sono le attività rivolte ai bambini per insegnare loro l’abc della buona tavola. In questa prospettiva, è stata da poco inaugurata, al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano, Buon Appetito. L’alimentazione in tutti i sensi, una mostra molto interessante realizzata grazie al gruppo Nestlè.

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Bimbi obesi a causa della crisi

Mangiare bene per stare bene. Questo dovrebbe essere uno slogan da attaccare proprio sul frigorifero di casa e su cui riflettere ogni giorno. In realtà, il cibo spesso non è un mezzo conservarsi in salute, ma qualcosa con cui riempirsi e trovare soddisfazione a breve termine. Inoltre, con la crisi economica, quest’ultima soluzione è ancora più evidente. Il risultato? L’obesità dilaga a vista d’occhio proprio nei paesi più colpiti dalla recessione.

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Record europeo di bambini obesi per l’Italia

La bandiera della dieta Mediterranea è solo esclusivamente un simbolo che sventola alto sul nostro Paese, perché poi nei fatti, l’Italia deve fare i conti con un triste primato: ha il numero maggiore in Europa di bambini obesi. Abbiamo toccato quota 36%, secondo Istituto auxologico di Milano, ed è davvero tantissimo perché ormai più di un bimbo su tre ha problemi gravi di peso, già in tenera età (8 anni).

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Nel 2030 una persona su due sarà obesa. Come fermare l’epidemia?

 

Come combattere e soprattutto arrestare il problema dell’obesità? È una domanda che ci siamo posti spesso noi di Dietland e che si pongono quotidianamente gli esperti di tutto il mondo. Purtroppo la situazione è molto grave e complicata. Si devono assolutamente predisporre delle politiche per fermare la diffusione di questa malattia che potrebbe nel 2030, secondo Lancet, toccare una persona su due in Inghilterra e negli Stati Uniti.

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Le patate sono importanti nella dieta?

Che cosa pensate delle patate? Ci sono persone che non le mangiano perché ricche di zuccheri e quindi dal potere ingrassante, ci sono, invece, altri che considerano questo tubero un ottimo sostituto della pasta, ideale per zuppe o piatti vegetariani. Sono dell’opinione che sia molto importante non esagerare nella dieta in un senso, ma neanche nell’altro: eliminare un alimento non è mai la soluzione più giusta.

Tempo fa avevamo visto, proprio insieme, le nuove indicazioni di un gruppo di dietologi che sostenevano che la patata fosse un alimento adatto anche nei regimi alimentari, oggi lo stop arriva dagli Usa. Attenzione non è un veto generalizzato, ma si sta cercando di limitarne il consumo soprattutto nelle mense scolastiche. Il Dipartimento dell’Agricoltura sostiene che vadano eliminate dalla colazione e dal pranzo.

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Obesità pediatrica, i bambini piccoli rispondono meglio alla dieta

L’obesità sta diventando un problema sempre più grave e purtroppo quelli più colpiti sono i bambini. L’unico modo per tutelare la salute dei nostri piccoli e assicurargli una vecchiaia piacevole è tenere sotto controllo la bilancia dalla tenere età.  Cosa vuol dire? Che i bambini, già all’età di due anni, devono essere monitorati nel peso con più attenzione. Questo sostiene uno studio americano, presentato alla Digestive Disease Week in corso a Chicago (Usa).

Gli esperti sono convinti che uno screening dell’indice di massa corporea già dai 2 ai 6 anni sia in grado di contrastare l’obesità infantile e le malattie correlate meglio di quando non accada seguendo le attuali indicazioni, e rinviando l’intervento di qualche anno. Adesso, infatti, di solito le prime diete iniziano dopo lo sviluppo e difficilmente i genitori si preoccupano del peso dei bimbi piccoli.

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Obesità infantile, le patate migliorano la dieta del bambino

L’obesità infantile dilaga all’estero come in Italia. Inutile guardare i nostri bambini con occhio compassionevole e dire: “E’ cicciottello, ma da grande si snellirà”. Sappiamo bene che non funziona così: i bambini devono seguire una dieta precisa fin da piccoli, mangiando anche le verdure. Uno studio,  finanziato dalla United States Potato Board, è stato presentato nel corso della Federation of American Societies for Experimental Biology (FASEB) Conference, e ha evidenziato che le patate, nella dieta di bambini e ragazzi, non scalzano le altre verdure.

Ma c’è di più dalla ricerca è anche emerso che un’alimentazione che prevede la presenza delle patate a pasta bianca (non fritte) contiene in media quantità maggiori di verdure ed è caratterizzata da livelli più elevati di potassio, fibre e vitamina C.

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Alimentazione, la metà dei bambini italiani è a dieta

Purtroppo i nostri bambini tendono a essere un po’ troppo in sovrappeso e quasi sempre la colpa è di un’alimentazione non tanto curata e di uno stile di vita decisamente poco sano. A dirlo è l’indagine conoscitiva sulla Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia realizzata da Eurispes e Telefono Azzurro.

il 53,9% dei bambini intervistati afferma, infatti, di non seguire una particolare dieta alimentare, il 15,3% degli stessi dichiara, al contrario, di dover seguire un particolare regime alimentare, su parere del medico, a causa di motivi di sovrappeso. Questa è una cosa importante, perché significa che i genitori stanno cercando di porre rimedio al problema chi di troppo.

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Obesità, l’Italia è uno dei Paesi più magri d’Europa

Si parla sempre più spesso di obesità e dei relativi problemi di salute. Nonostante sia cresciuta l’informazione sui rischi dettati dai chili di troppo, sono ancora tante, anzi, troppe le persone con gravi problemi di peso. Health at a Glance Europe 2010, un nuovo report commissionato dall’Ocse e dalla Commissione europea, ha confermato un trend davvero preoccupante: più della metà degli abitanti del Vecchio Continente è in sovrappeso o ‘oversize‘, con un tasso di obesità che è addirittura raddoppiato negli ultimi 20 anni nella maggior parte degli Stati membri.

Questa è la fotografia drammatica dell’Europa, per fortuna l’Italia ha un primato positivo. È infatti, tra i Paesi più magri, con un tasso di obesità tra adulti XXL che si attesta al 9,9% della popolazione. Prima di noi c’è la Romania (7,9%) e la Svizzera (8,1%). In fondo alla classifica troviamo, la Gran Bretagna (24,5%), l’Irlanda (23%), Malta (22,3%) e Islanda (20,1%).

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Obesità, guardare la tv e perdere peso

Guardare la tv e dimagrire. Non è fantascienza.  L’idea è di James Levine della Mayo Clinic di Rochester (Usa) che, per sconfiggere l’obesità, ha pensato di studiare degli arredi molto particolari, come una televisione che si accende solo pedalando su una cyclette o delle sale cinematografiche dotate di tapis roulant. Lo scopo è quello di incoraggiare le persone a fare movimento e a mantenersi in linea. I chili di troppo, purtroppo, sono grosso problema e in America e in Europa. Secondo gli ultimi dati della Oms, le persone gravemente obese perdono in media dagli 8 ai 10 anni di vita e il rischio di morte prematura aumenta del 30% ogni 15 chili in eccesso.

Per risolvere il problema non basta la dieta, anche se è già un primo passo, bisogna assolutamente muoversi e bruciare calorie. Ovviamente incentivare allo sport un’intera popolazione non è poi così facile, perché le persone molto pesanti di solito sono anche molto pigre e questo dipende dal fatto che il peso ne vincola moltissimo l’agilità e le capacità respiratorie.

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Fare spuntini aiuta a combattere l’obesità infantile

Per molte persone mangiare fuori pasto o fare uno spuntino può far ingrassare. Secondo un nuovo studio,invece, fare uno o più spuntini durante la giornata riduce il rischio di ingrassare. Sono i risultati di un recente sondaggio pubblicato sulla rivista American Journal of Clinical Nutrition condotto dalla dott.ssa Debra R. Keast, del Food & Nutrition Database Research Inc., di Okemos, Michigan, negli Usa.

I ricercatori hanno studiato i comportamenti alimentari di 5.800 adolescenti statunitensi di età compresa tra i 12 e i 18 anni e hanno scoperto con sorpresa che il tasso di obesità infantile, in particolare quella addominale, scendeva proporzionalmente al numero di snack consumati durante il giorno. Chi consumava uno o più spuntini aveva meno probabilità di mettere su peso. Nello specifico il sondaggio ha messo in evidenza che tra i ragazzi che mangiavano durante la giornata vi era una minore incidenza di obesità e sovrappeso.

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Alimentazione dei bambini: vietato saltare la merenda

Le statistiche sono tutt’altro che incoraggianti: l’obesità infantile in Italia è un fenomeno in continua crescita. Secondo l’indagine OKkio alla Salute, condotta nel 2008 dal Ministero della Salute, nel nostro paese più di un bambino su tre di età compresa tra i 6 e gli 11 anni pesa troppo; in particolare, il 12,3% dei bambini è obeso, mentre il 23,6% risulta in sovrappeso. Responsabili di ciò sono le cattive abitudini alimenta­ri e — spesso — la mancanza di una corretta informa­zione: in particolare, la ricerca evidenzia il fatto che per 8 bambini su 10 la merenda di metà mattina con­sumata a scuola risulta troppo abbondante o troppo ricca di alimenti grassi, dolci o industriali, e di frequente sostituisce la prima colazione che spesso e vo­lentieri viene saltata.

 Viene invece sottolineato con decisione dai nutrizionisti che la merenda di metà mattina non può sostituire una corretta prima colazione (con latte, frutta di sta­gione, cereali). Al tempo stesso, però, questo piccolo pasto è sicuramente un importante tassello per co­struire un corretto schema alimentare: il suo ruolo è quello di fornire una ricarica di energia che consenta al bambino di arrivare non troppo affamato al momento del pranzo, ma neppure ancora appesantito dalla digestione ancora in atto.

 

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