Noci, calorie e valori nutrizionali

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La noce è il frutto dell’albero del noce, una pianta originaria dell’Asia ma conosciuta in Europa fin dall’antichità; la noce è composta da un seme, chiamato gheriglio, coperto da una pellicina e contenuto tra due gusci di colore marrone. Esistono diverse varietà di noci, ma in Italia la più diffusa è quella di Sorrento, che possiede un gheriglio poco oleoso, e che quindi è in grado di conservarsi per diverso tempo, e che è tenero e croccante. In gastronomia le noci vengono utilizzate soprattutto per la preparazione di dolci e biscotti, ma sono usate anche nelle insalate, nei formaggi e nei condimenti.

Le noci sono alimenti molto energetici e contengono notevoli quantità di grassi polinsaturi, però sono ricche di antiossidanti che aiutano a contrastare l’invecchiamento della pelle e delle cellule. Ma non solo: le noci sono anche ricche di proteine e possiedono facoltà terapeutiche in quanto contengono un amminoacido, l’argina, che viene trasformato dalle cellule in nitrossido, una sostanza in grado di prevenire l’arteriosclerosi. Le noci sono anche ricche di sali minerali e di vitamine del gruppo B ed E.

Quando comprate le noci fate attenzione alla buccia che deve essere priva di ammaccature, e cercate quelle che hanno ancora attaccato il picciolo con le foglie perché vuol dire che sono state appena raccolte; per quanto riguarda la conservazione, se avete acquistato le noci con ancora il guscio, potete mantenerle per circa 5 mesi all’interno di sacchetti di carta in luoghi asciutti e freschi e lontani dalla luce; se invece avete comprato quelle prive di guscio, dovete conservarle in frigo per al massimo due mesi, chiuse ermeticamente in contenitori di vetro.

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Come evitare i chili delle feste

evitare i chili delle feste natalizie

Come fare ad evitare di ingrassare durante il periodo natalizio? Ce la fai se arricchisci il tuo menu con salmone, crostacei, noci, mandorle, spezie, cioccolata e gli altri cibi che contrastano adipe e radicali liberi. Basta rispettare le dosi e il metabolismo vola! Il mese di dicembre è forse il più rischioso dell’anno dal punto di vista del corretto rapporto con la propria alimentazione: sono così numerose le occasioni che hanno come protagonista il cibo ma anche i dolci, il vino, lo spumante ecc., che diventa davvero difficile tenere testa alla tentazione di lasciarsi andare, accantonando così tutti i buoni propositi, o anche solo trasgredendo a quelle corrette abitudini che per il resto dell’anno aiutano invece a sentirsi meglio con se stessi e con il proprio corpo.

Forse non sono tanto il panettone, il pandoro, il torrone e le altre prelibatezze delle festività la vera causa di questa “zona d’ombra” ali­mentare: ciò che può metterci veramente in crisi è la sensazione di essere gli unici a dover rinunciare ai piaceri del cibo, mentre il resto del mondo si può concedere varie leccornie senza problemi o sensi di colpa. E tutte le rinunce, come è noto, amplificano la fame

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Fagiolini, noci e spinaci per prevenire allergie e malformazioni al feto

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Da una ricerca condotta dai ricercatori della Johns Hopkins Children Center, coordinata dalla dottoressa Elisabeth Matsui e pubblicata sul sito del Journal of Allergy and Clinical Immunology  sembra che un’alimentazione ricca di vitamina B9, quindi di acido folico, sia un aiuto indispensabile alle mamme in gravidanza ma anche per tutti noi! In che senso? E si perché l’introduzione nella nostra dieta di alimenti ricchi di acido folico sarebbero un grande aiuto nella prevenzione di brutte malformazioni come la spina bifida.

Ma non è importante assumere questi alimenti solo in gravidanza ma nel corso di tutta la nostra vita: infatti mangiare con regolarità porzioni di spinaci e fagiolini conditi magari con qualche gheriglio di noce (tanto per fare un esempio)aiuterebbe di gran lunga a prevenire allergie e forme di asma. Se siete già grandi e soffrite di allergie o di asma basta mangiare più verdura e i sintomi si allevieranno. I ricercatori hanno analizzato 8000 persone di età compresa tra i 2 e gli 85 anni e hanno potuto analizzare il livello di folati contenuto nel loro sangue;

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