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Natale 2012, i consigli degli esperti per non ingrassare

dieta e nataleManca poco più di un mese a Natale ma le occasioni conviviali iniziano prima, già con il pranzo dell’Immacolata, ad esempio. Proprio con l’avvicinarsi delle festività natalizie, da sempre sinonimo di stravizi alimentari, arrivano i primi consigli degli esperti per non ritrovarsi a gennaio con quei due o tre chili di troppo.

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Come evitare le abbuffate delle feste

Ormai ci siamo: finalmente il tanto sospirato pranzo di Natale è arrivato; attenzione, però, a non far diventare un attentato per la linea questi bei momenti di convivialità: del resto, tra Natale e Santo Stefano, il rischio di abbuffarsi è alto.

Tuttavia, senza rinunciare ai piaceri dei pranzi e delle cene delle feste, limitare i danni è possibile, basta semplicemente non abbuffarsi e adottare qualche semplice accorgimento per non esagerare con grassi e calorie. La prima regola è quella di non arrivare troppo affamati al pranzo di Natale e di Santo Stefano o al cenone di Capodanno, quindi, è assolutamente vietato saltare la colazione: rischiereste solo di abbuffarvi non appena vi sedete a tavola!

Smettete di mangiare non appena vi sentite sazi: abbuffarsi fino allo sfinimento non serve a niente, e oltre ad essere dannoso per la linea lo è anche per la salute; piuttosto, assaggiate un poco di tutto e non concedetevi il bis.

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Come bruciare le calorie durante le feste di Natale

Che durante il periodo delle feste natalizie si assumano più calorie del necessario non è una novità, ma è pur vero che tra pranzi, aperitivi e cenoni in famiglia è difficile contenersi. Purtroppo, però, le calorie in eccesso assunte durante il periodo di Natale ce le portiamo dietro almeno fino alla primavera, con conseguenti danni per la linea, magari faticosamente ritrovata l’anno precedente.

Partendo proprio dal presupposto che rinunciare alle occasioni conviviali durante il periodo natalizio è quasi impossibile, gli esperti dell’Università del Texas – MD Anderson Cancer Center di Houston suggeriscono una soluzione molto semplice: camminare per almeno dieci minuti, magari durante la pausa pranzo.

Se, poi, la camminata fosse di ameno mezz’ora al giorno, tanto meglio, magari suddividendola in due tempi da quindici minuti o in tre da dieci minuti. Basta anche una semplice passeggiata con i colleghi di lavoro o con i parenti, magari proprio dopo il pranzo.

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