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La dieta per chi ha il metabolismo lento e desidera perdere peso

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Il metabolismo è una macchina meravigliosa e complessa, che va aiutata con un’alimentazione corretta. Se vi accorgete che nonostante l’attività fisica, vi è una predisposizione a prendere peso, potrebbe essere un po’ lento. Spesso la causa è il malfunzionamento della tiroide. Fatta questa premessa, quali sono i cibi che possono dare una scossa alla nostra linea?

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Accelerare il metabolismo con la betulla

Il vostro metabolismo è troppo lento? Niente paura, la betulla è un’alleata preziosa nella lotta ai chili di troppo, ma anche contro il diabete. A sostenerlo, è una ricerca dello Shanghai Institutes for Biological Sciences, in Cina, guidata dal dottor Bao-Liang Song e pubblicata su “Cell Metabolism”.

Nella corteccia di betulla, infatti, si trova un principio attivo in grado di riattivare il metabolismo e di prevenire il diabete, il suo nome è betulina. Non è un caso che la betulla venga utilizzata efficacemente come rimedio contro la cellulite e l’acne. Sono note, infatti, le sue proprietà diuretiche e snellenti.

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Perchè si ingrassa? Canalizziamo le nostre energie!

orientare le energie

Quante cose irrisolte ci pendono sul capo costantemente? Problemi rimandati, imprese o attività iniziate e mai finite, decisioni accantonate perché ci generano angoscia o ci costringono a mettere in discussione le certezze di cui mai vorremmo fare a meno. Anche se non ci facciamo caso, tutto ciò che rimane irrisolto, si accumula nel tempo ed è destinato inesorabilmente a trasformarsi in adipe. Ogni situazione irrisolta infatti rappresenta un piccolo “cantiere” aperto che necessita di operai per essere mantenuto, ma anche di tempo, attenzione, di risorse vincolate e mal utilizzate…Un cantiere aperto rallenta la circolazione di idee, desideri, novità, emozioni.

E, come ben sappiamo, anche i cantieri chiusi o fermi per lunghi periodi sono uno spreco di risorse e generano pesantezza. La quantità di energie che impieghiamo per mante­nere vivi progetti esauriti o che procedono a sprazzi, viene sottratta ad altre attività che ci fanno sentire bene e ci aiutano a prenderci cura di noi. L’energia mal spesa, o che ristagna, rallenta il metabolismo e favorisce ansia e fame nervosa. In virtù di queste considerazioni se vogliamo riprendere slancio e ri­partire più leggeri, occorre cominciare a rimuovere i nostri “posti di blocco” energetici.

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Per avere fianchi magri devi depurarti

fianchi magri

La linea che avrai nella primavera e nell’estate 2010 dipende da quello che fai adesso, a dicembre. Siamo in un periodo critico, perché d’in­verno il metabolismo tende nor­malmente a rallentare: si tratta di un rallentamento fisiologico e naturale, dettato dai cicli della natura e dal clima più rigido. L’inverno è però anche un periodo di grande rinnovamento: si chiude la sta­gione autunnale, termina l’anno in corso, ini­zia l’inverno e incomincia un nuovo anno.

Per evitare di ritrovarti con qualche chilo in più a giugno, devi rinnovare adesso il meta­bolismo con un giusto ciclo di depurazione. In questo modo puoi sostenere i principali organi emuntori del tuo corpo: il fegato, i reni e l’intestino. Sono le tue stazioni di depurazione che normalmente ti aiutano a smaltire le tossine in eccesso e i prodotti di scarto del metabolismo. Ma ora rischiano di andare in tilt, complice sì il freddo e il grigiore dell’inverno, ma anche e soprattutto le abitudini di alimentari, i ritmi di vita frenetici, il carico di lavoro e di stress. Poi, come se non bastasse, tra poco arriveranno pandori, panettoni e torroni, che non sono proprio un toccasana per la silhouette.

Inizia a depurarti adesso, nei primi giorni di dicembre, utilizzando le erbe e i cibi anti scorie: avrai risultati immediati e duratu­ri. Uno stato di intossicazione si instaura tutte le volte che si verifica uno squilibrio tra il carico di nutrienti che introduciamo con l’alimen­tazione e la capacità del nostro metabolismo di elaborarli e di smaltire i prodotti di scarto. Quindi, l’intossicazione compare o perché il me­tabolismo rallenta (come può avvenire “fisiologicamente d’inverno oppure quando introducia­mo alimenti poveri di vitamine, fibre e sali mine­rali) o perché il carico di lavoro cui esso è sottopo­sto aumenta (come succede quando si stramangia durante le feste).

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Come perdere 3 chili in una settimana: mangiare di più a colazione

prima colazione per perdere peso

Non fare la prima colazione è come mettersi alla guida di un’automobile con il serbatoio vuoto: non serve a fare più strada né tanto meno ad ottimizzare i consumi o a mantenere il veicolo in buono stato. Eppure, secondo i dati statistici, fino a qualche anno fa ben più della metà degli italiani si limitava a iniziare la giornata con un caffè 0 al massimo un cappuccino: esattamente come met­tersi in macchina con la spia del carbu­rante in riserva.

Oggi la situazione è decisamente migliorata,almeno dal punto di vista numerico: la percentuale di coloro che saltano drasticamente il primo ap­puntamento con il cibo sarebbe limitata al 17% circa, ma rimane un solido 15% che non va oltre la tazza di caffè, mentre il 18% esce di casa a digiuno per infilarsi poi frettolosamente dentro un bar dove mettere a tacere in qualche modo gli sti­moli della fame o gratificarsi davanti al bancone cercando un incoraggiamento alimentare per affrontare la giornata, meglio se con una brioche iper­calorica e un cappuccino. Una colazione «saltata», ridotta o mal fatta espone il nostro organismo a una serie di rischi:

  1. Aumenta la fame. Lo stomaco vuoto (o semi­vuoto) scatena la fame nervosa e la voglia di man­giucchiare già verso le 10 del mattino.
  2. Il metabolismo rallenta: non ricevendo la giusta dose di carburante sotto forma di cibo, si blocca.
  3. I succhi gastrici “eccitati” dall’assunzione di un caffè da solo scatenano fenomeni in­fiammatori che alla lunga irritano tutto il tratto di­gerente e appesantiscono la digestione.

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Come sbloccare il metabolismo dopo le vacanze: fiori di Bach e rodiola

dopo vacanze sbloccare metabolismo

Le vacanze spesso rappresentano un momento di novità, di scoperta ma anche di forte ansia e stress (preparativi, cambiamenti di abitudini, viaggi lunghi ecc..) e il vostro cor­po non è rimasto estraneo a queste novità e si è modificato anch’esso, aumentando di peso. Ora ini­zia una fase di adattamento alla routine quotidiana: ecco alcuni rimedi na­turali che possono riportarvi in sintonia con il vostro corpo e ridurre la fame nervosa.

Per riacquistare la vo­lontà, vi aiutano i fio­ri di Bach. Tre sono le essenze che possono esservi d’aiuto: Wal­nut, il fiore base che aiuta ad affrontare tutti i cambiamenti di vita, Centaury ed Elm, che sono un’in­fusione naturale di fiducia. Diluite 2 gocce di ogni fiore in un boccettino con contagocce da 30 ml riempito con acqua naturale e 2 cucchiaini di brandy: prendetene 4 gocce 4 volte al giorno per 3 settimane, sempre lontano dai pasti. Inoltre, nell’alimentazione quo­tidiana dovreste sempre cercare di introdurre ci­bi tipici provenienti dalla vostra terra d’origine, che appartengono alla sana dieta mediterranea, la più ricca in assoluto di Omega 3, fibre e vitamine anti adipe.

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La cassia: l’integratore naturale se ingrassi su fianchi e glutei!

cassia nomane

Una dieta ad alto contenuto di grassi può appesantire il metabolismo a causa dell’elevato apporto di calorie (basti pensare che un cucchiaio di olio vegetale o di burro sfiora le 100 kcal). Tuttavia, un’alimentazione ricca di grassi provoca anche uno squilibrio dell’orolo­gio biologico interno, mandando così in tilt i normali ritmi del metabolismo e provocando squilibri ormonali e sovrappeso. Occorre quin­di rivedere la dieta e assumere l’integratore giu­sto: la Cassia nomane.

La cassia è una pianta spontanea tropicale, non va confusa con la più nota cassia angustifolia, la quale ha proprietà prevalentemente lassative. La cassia nomane è ricca di flavonoidi e di altre sostanze che inibiscono l’azione della lipasi, gli enzimi del pancreas deputati alla digestione dei grassi. In questo modo riduce del 30% l’assorbimento dei grassi limitando così l’apporto calorico complessivo e diminuendo il livello di trigliceridi e colesterolo nel sangue. Potresti essere intasata di grassi se:

  • L’adipe si accumula prevalentemente nella parte inferiore della pancia, a livello di fianchi e glutei.
  • La tua dieta è molto ricca di cibi origine animale (burro, margarina  formaggi e salumi).
  • In genere, sei molto golosa di alimenti fritti e unti.
  •  Hai spesso la sensazione di avere la pancia gonfia a breve distanza dall’ultimo pasto.
  • Hai elevati livelli di trigliceridi e colesterolo nel sangue

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Il caldo può far accumulare più chili: vediamo come!

chili in più d'estate

Durante i mesi caldi, c’è una ghiandola che può rallentare il metabolismo: è l’ipotalamo. Situato nell’area più profonda del cervello, è la centralina che regola le funzioni primarie dell’orga­nismo (temperatura corporea, fame, sete ecc.) e, at­traverso l’ipofisi, governa le ghiandole endocrine del corpo (tiroide, pancreas endocrino, surreni ecc.). In condizioni di elevata temperatura ambientale, l’i­potalamo segnala alla tiroide di diminuire il metabolismo basale, allo scopo di ridurre la produzione di calore da parte dell’organismo.

Di conseguenza il metabolismo inizia a rallentare e quello che mangi viene più rapidamente trasformato in grasso. Le attività dell’ipotalamo sono regolate secondo un ritmo giornaliero (o “circadiano“) ben determinato. Ba­stano variazioni modeste nell’orario dei pasti o nelle ore di sonno, per provocare ricadute fisiologiche rilevanti, come stitichezza, digestione lenta, stasi metabolica. In generale il livello di tutte queste attività è massimo al mattino, tende a diminuire nel tardo pomeriggio-sera e rallenta la notte.

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Metabolismo, consigli per accelerarlo

accelerare-il-metabolismo

Con il termine metabolismo si fa riferimento a quell’insieme di reazioni biochimiche proprie del nostro organismo che sono necessarie perchè questo ricavi ed utilizzi l’energia contenuta negli alimenti allo scopo di soddisfare i bisogni vitali. Tanto maggiori sono questi bisogni, e dunque la quantità di energia consumata dall’organismo, quanto più velocemente avverranno le reazioni metaboliche.

In altre parole, quando si parla di metabolismo lento, piuttosto che di metabolismo veloce si fa di fatto riferimento alla rapidità con la quale il nostro corpo consuma le calorie introdotte attraverso l’alimentazione per soddisfare i propri bisogni.

Ne consegue che, talvolta, un metabolismo eccessivamente rallentato può rendere molto difficoltoso perdere peso anche se si osserva una rigorosa dieta dimagrante

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