Mangiate lentamente: la triturazione del cibo durante la masticazione facilita l’attività gastrica. Mangiare un panino, ingurgitando interi bocconi per la fretta, favorisce il reflusso in quanto allunga il tempo di permanenza del cibo nello stomaco. Per questo motivo è essenziale che la masticazione sia lenta e che la dieta preveda l’assunzione di quattro o cinque piccoli pasti anziché una o due grandi abbuffate giornaliere.
Controllate il peso corporeo: con il sovrappeso, l’aumento della pressione intraddominale, premendo contro le pareti dello stomaco, favorisce la risalita del contenuto gastrico. Tale pressione può aumentare anche in gravidanza.
Bevete di più: la saliva e i liquidi proteggono le mucose esofagee dai succhi gastrici. Tuttavia, non bevete (e non mangiate) subito prima di andare a dormire. Nel momento in cui compare il mal di stomaco, il primo pensiero, di solito, riguarda il tipo di cibo ingerito durante l’ultimo casto. A tal proposito occorre distinguere due diversi tipi di alimenti che, se presenti nella dieta, possono favorire l’acidità gastrica: gli alimenti che ritardano lo svuotamento dello stomaco aumentando le possibilità che si verifichi una risalita di succhi acidi. Per evitare il reflusso è infatti importante che lo stomaco si svuoti rapidamente. Di conseguenza la dieta dovrà essere povera di tutti quei cibi che si fermano a lungo nello stomaco, come quelli ricchi di grassi (formaggi stagionati, insaccati e fritture).
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