Come ridurre la massa grassa

Dopo diversi tentativi e rinunce ce l’avete fatta, vi siete messi a dieta e ora aspettate di gustarvi i risultati dei vostri sforzi; a volte, la perdita di peso corporeo non corrisponde alla riduzione di grasso corporeo, infatti c’è differenza tra la massa magra e la massa grassa del corpo.

La massa magra è la parte del peso corporeo costituita da acqua, glucidi, proteine e minerali, mentre la massa grassa è quella formata dai lipidi, cioè dal grasso; anche quando sembra che la perdita di peso avvenga, bisogna accertarsi che essa si svolga nel modo giusto.

Per rendersi conto se si sta perdendo peso nel modo giusto, la prima cosa da valutare è lo stato di salute generale: troppa stanchezza, pallore, cattivo umore costante sono tutti segnali che potrebbero indicare che qualcosa non va bene. Anche essere dipendenti dalla bilancia per valutare il dimagrimento non serve: meglio osservare come cadono gli abiti, ad esempio, se riusciamo a rientrare in quel paio di jeans che avevamo accantonato perché troppo stretti.  

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CLA (Acido linoleico coniugato), aiuta a perdere peso?

Sono molte le persone che abbinano, a della sana attività sportiva o a una dieta, un integratore alimentare, per dare energia, forza e anche per aiutare il proprio fisico a reagire positivamente allo sforzo, favorendo il dimagrimento e tonificando i muscoli. Il CLA, ovvero l’Acido Linoleico Coniugato, è utilizzato per incrementare la massa magra a discapito di quella grassa, anche se non ci sono in realtà prove certe che ne dimostrino l’efficacia.

CLA, che cos’è?

Il CLA è un acido grasso con omega 6 (con 18 atomi di carbonio e 2 doppi legami). Lo si può trovare in molti cibi, come i latticini o la carne, ma anche in alcuni oli. Viene utilizzato come integratore alimentare per favorire la massa magra. Purtroppo però non ci sono test in grado di confermare le teorie che attribuivano all’Acido Linoleico Coniugato proprietà dimagranti, antiossidanti e antidiabetiche, anzi secondo il Manuale completo degli integratori (R. Albanesi – L. Melli) aumenta il rischio cardiovascolare e il rischio diabetico.

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Dieta a zona: conosciamola

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La Dieta a Zona ritiene che il cibo sia il farmaco più potente, e come tale lo tratta. Si tratta di un modello alimentare che potremmo definire innovativo ed uno dei più diffusi al mondo. E’ stata lanciata negli anni ’90 dal biochimico Barry Sears.

A differenza di quasi tutti i regimi dietetici non si basa sul calcolo delle calorie, ma sull’effetto che il cibo può avere a livello ormonale. Infatti secondo Sears è proprio l’equilibrio ormonale a mantenerci in salute.

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