La stagione sciistica sta per partire ed è giusto pensare alla dieta per la settimana bianca. In montagna, soprattutto se si fa sport, è bene modificare un po’ la propria alimentazione. In inverno, con il freddo, il corpo brucia più calorie e di conseguenza è necessario mangiare più del solito, inoltre, se amate le attività invernali (dalle ciaspole allo snowboard, dalle racchette allo sci) è importante fare il pieno di energia.
marmellata
Marmellate e confetture: tutto quello che dovete sapere
Pensate che marmellate e confetture siano la stessa cosa? Sbagliato! I regolamenti comunitari distinguono tra le une e le altre. In particolare, il termine “marmellata” indica il prodotto a base di soli agrumi e corrisponde a quella che gli inglesi chiamano marmalade, mentre le conserve confezionate con altri tipi di frutta si definiscono “confetture” o “gelatine”, jam per gli inglesi, secondo la lavorazione o la percentuale di frutta utilizzata.
La confettura extra è la migliore, ed è quella preparata con circa il 45% di polpa di frutta; nella confettura, invece, la quantità di polpa non può essere inferiore al 35%. La gelatina deve contenere almeno il 35% di succo di frutta, e la marmellata può essere, a sua volta, prodotta con polpa, purea, succo, estratti acquosi e scorza di agrumi in misura non inferiore al 20%.
Qualsiasi prodotto decidiate di comprare, leggete bene l’etichetta per verificare il quantitativo di frutta effettivamente impiegato, il contenuto di zucchero e l’eventuale presenza di coloranti e conservanti. All’aspetto, una buona confettura o marmellata deve mostrare un colore brillante e uniforme in tutta la confezione; la presenza di corpi estranei è un sicuro difetto, anche se si tratta di residui della frutta di partenza. Una valutazione importante è quella della consistenza: una buona confettura non deve essere né troppo compatta né troppo fluida.
Conserve e marmellate perfette e salutari
L’inizio di settembre corrisponde alla preparazione conserve e marmellate fatte in casa: del resto portare in tavola un sugo fatto con le proprie mani a partire dai pomodori è una bella soddisfazione! Un altro fattore positivo è che non è un compito difficile: per destreggiarsi tra vasetti, passaverdura, ortaggi e pentole, servono solo un buon ricettario e molta attenzione nella preparazione per evitare intossicazioni alimentari.
Tra le più insidiose c’è quella provocata dalla tossina botulinica, una proteina prodotta da un batterio noto come botulino; è un veleno interferisce con il sistema nervoso, provocando la paralisi dei muscoli; cresce negli ambienti privi di ossigeno e con un basso grado di acidità, perciò può trovare terreno fertile nei prodotti mal conservati come vegetali e altri alimenti sott’olio e al naturale; meno esposte sono le conserve acide, come sottaceti, passate di pomodoro e marmellate.
Per fortuna i casi di botulino sono rari, ma per evitare tutti i possibili rischi, dovete prestare qualche attenzione particolare. I vegetali devono essere freschi e integri poi vanno lavati e asciugati con cura, soprattutto se sono destinati a finire sott’olio; occorrono vasetti a chiusura ermetica, con la guarnizione di gomma, oppure con il tappo a vite, ideali per tutti i tipi di conserve. Prima di usare i vasi e le guarnizioni bisogna farli bollire per 15-20 minuti e asciugarli capovolgendoli su uno strofinaccio pulito.