Le piante “adattogene”, che sono quelle capaci di aumentare la resistenza dell’organismo a situazioni di stress, intossicazione e rallentamento metabolico, sono note fin dall’antichità per le loro virtù stimolanti. Oggi conosciamo il loro meccanismo d’azione: si è notato infatti che esse lavorano a livello neuroendocrino, presentando una struttura biochimica simile a quella del nostro pregnenolone. Questa sostanza viene prodotta all’interno delle nostre cellule a partire dal colesterolo attraverso le ghiandole surrenali ma anche dalla pelle, dalle ovaie, dai testicoli e in grande quantità dal sistema nervoso.
Lo stress cronico, l’invecchiamento, una dieta povera di colesterolo “buono” e di acidi grassi polinsaturi riducono la capacità dell’organismo di produrre pregnenolone e di conseguenza ne risente, a cascata, la produzione di molti ormoni. Questo deficit si ripercuote negativamente su tutto il metabolismo e anche l’aspetto estetico ne risente pesantemente: la pelle invecchia e perde tono, i capelli si indeboliscono, la massa muscolare si riduce e inflaccidisce, il corpo tende a trattenere liquidi.
L’utilizzo ciclico di piante adattogene aiuta a fornire all’organismo i precursori per stimolare e attivare la sintesi degli ormoni indispensabili per conservare sani e tonici i tessuti. Attenzione! Per la loro azione di modulazione ormonale, le piante adattogene non vanno assunte in gravidanza e durante l’allattamento. Il ginseng è l’ideale per sciogliere i cuscinetti di “vecchia data“: questa pianta è nota per le sue virtù ricostituenti. Meno conosciute sono invece le sue proprietà dimagranti, che intervengono soprattutto riattivando i naturali meccanismi bruciagrassi dell’organismo. Alzando il tono energetico, anche il metabolismo accelera e si accumula meno adipe. Si usa l’estratto secco.
Scopri di più