Oltre a regalarci qualche chilo supefluo in più e a mettere a repentaglio la nostra salute, il cosiddetto cibo spazzatura (o junk food) agisce come una droga e, di conseguenza, induce in chi lo consuma in grandi quantità una vera e propria dipendenza. Questa è la conclusione cui sono giunti Paul Johnson e Paul Kenny, ricercatori dell’Istituto Scripps a Jupiter in Florida che hanno pubblicato i risultati del loro studio sulla rivista Nature Neuroscience.
La sperimentazione si è svolta su un gruppo di ratti ai quali sono state somministrate, in una prima fase, dosi moderate di cibi sani seguite da razioni maggiori di cibi grassi e ipercalorici quali bacon, cioccolata, merendine, snack e così via. In questo modo gli studiosi hanno potuto rilevare che il cambiamento di dieta causava nei ratti non solo un inevitabile aumento di peso ma anche, analogamente a quanto avviene in altra forme di dipendenza, un indebolimento dell’attivazione dei circuiti cerebrali legati alla ricompensa.