Come avere la pancia piatta in 2 giorni

S.O.S. pancia gonfia? No problem, seguite nella lettura e scoprite come avere una pancia piatta in soli 2 giorni. Non si prometto miracoli, chiaramente, ma una soluzione per eliminare il gonfiore addominale, e ritrovare il feeling perduto con lo specchio!

Come certamente molte sapranno, in questi casi il primo consiglio è quello di bere il più possibile, almeno 1 litro e mezzo di acqua durante tutto l’arco della giornata. Sarebbe meglio preferire l’acqua naturale e a basso contenuto di sodio, stimolando così la diuresi, tenendo lontano lo spettro della ritenzione idrica.

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Tè rosso: conosciamo le sue proprietà

Anche d’estate, bere un buon fa piacere; qualche giorno fa vi abbiamo parlato del tè bianco, molto spesso di quello verde e nero, e oggi è la volta di un altro tipo di tè: il tè rosso.

Il tè rosso è una bevanda dal sapore gradevole e di colore rosso; nonostante venga sempre descritto come tè, non lo è tecnicamente, nel senso che non contiene né teina né tantomeno caffeina, il che lo rende perfetto per chi vuole assumere una bevanda ad infusione che non contenga sostanze psicoattive. Il tè rosso è in realtà un infuso di una pianta originaria del Sudafrica il cui nome scientifico è Aspalathus linearis, ma che è meglio conosciuta come Rooibos. Il colore rosso del tè si ottiene facendo ossidare le foglie e gli steli della pianta.

Per quanto riguarda la preparazione, il tè rosso si ottiene come quello verde e nero, e sarebbe meglio berlo al naturale, al limite aromatizzato con un po’ di vaniglia. Nonostante non sia un tè vero proprio, questa bevanda contiene diverse proprietà benefiche, soprattutto visto il suo importante contenuto di antiossidanti.

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Bellezza e salute con la lavanda

lavanda

La lavanda è un arbusto alto fino a 70 cm che appartiene alla famiglia delle Lamiacee, che cresce in tutto il bacino del Mediterraneo.

Sono tanti i vantaggi che si possono trarre dall’utilizzo di questa profumatissima pianta. Ad esempio, l’infuso a base di lavanda ha effetto calmante, rasserenante e favorisce il sonno; a questo scopo si possono anche inserire all’interno del guanciale una miscela di fiori secchi di lavanda, melissa e luppolo: vedrete che il riposo sarà assicurato!

L’effetto calmante interessa anche l’intestino, infatti, in caso di problemi alla flora batterica intestinale potete assumere una o due volte al giorno 3 gocce di olio di lavanda su una zolletta di zucchero o un pezzetto di pane; state attenti, però, a non superare le dosi consigliate in modo da non rischiare l’irritazione delle mucose, spossatezza e capogiri.

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Infuso e insalata di tarassaco per stare meglio

tarassaco

Un’idea per un buon infuso oppure per una gustosa insalata è il tarassaco, chiamato anche “dente di leone” o “soffione”. Questo fiore si trova facilmente in questo periodo nei prati o ai bordi delle strade, ed è riconoscibilissimo per i suoi fiori gialli e le infiorescenze piumose a forma di palla che si disperdono se ci si soffia sopra.

La sua ricchezza nutritiva e la presenza di sostanze stimolanti della digestione ne fanno un aiuto prezioso per la salute: le foglie del tarassaco contengono una quantità incredibile di vitamina A, utilissima contro i problemi della pelle. Oltre alla vitamina A, il tarassaco fornisce anche alte quantità di calcio, e diverse sostanze ad attività ormonale.

Questi ormoni vegetali non solo possono aiutare a mantenere l’equilibrio dell’organismo, soprattutto se si soffre di mestruazioni dolorose o si sta attraversando la menopausa, ma svolgono anche un’azione anticangerocena.

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Le tisane

tisana

Le tisane vengono preparate usando una miscela di due o più erbe e/o piante officinali, selezionate a seconda delle proprietà che si intendono sfruttare.

E’ possibile quindi preparare tisane dimagranti, digestive, diuretiche, anticellulite, balsamiche, energizzanti, depurative e drenanti.

A seconda del metodo utilizzato per ottenerle le tisane vengono distinte in infusi e decotti:

L’infusione viene impiegata per estrarre i principi attivi dalle parti più tenere della pianta (in genere fiori o foglie) sulle quali viene versata acqua bollente. Il decotto è invece ottenuto mediante l’estrazione dei principi attivi dalle parti più dure della pianta (radici, semi o cortecce), a patto però che questi non si degradino con la cottura. Nella decozione infatti le parti utili della pianta vengono fatte bollire insieme all’acqua.

In entrambi i casi la tisana può essere consumata solo dopo il filtraggio.

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