Sul caffe’ verde ci sono tante teorie. C’è chi pensa sia il frutto di una miscela di caffè ed erbe. È realmente così? La risposta è no. E allora che cos’è? È miscela di varietà di caffè classiche, ma è crudo, cioè non ha subito il processo di torrefazione: ciò fa sì che i chicchi di caffè verde mantengano il loro originario, ovvero verde.
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Dieta ipolipidica: come funziona e a cosa serve
La dieta ipolipidica nasce per le esigenze di chi vuole tenere sotto controllo i livelli di colesterolo ma si rivela molto efficace anche per chi vuole perdere qualche chilo o mantenersi in forma. Ciò è possibile grazie alla bassa quantità di grassi saturi che prevede questo regime alimentare.
Quanto sia importante tenere a bada il colesterolo lo sappiamo bene dal momento che è associato ad un più elevato rischio di malattie cardiovascolari. È dunque essenziale mantenerne i livelli al di sotto della soglia di allarme. Per farlo è necessario seguire un’alimentazione sana come parte di uno stile di vita attento alla salute prima ancora che al peso.
La dieta ipolipidica dunque elimina tutto i cibi troppo ricchi di grassi saturi come frittura e salumi. Di contro aumenta le quantità di cibo a basso valore di grassi come frutta e verdure fresche, carne e pesce magri, formaggi con basse quantità di lipidi.
I cibi da evitare sono tutti quelli che contengono grassi saturi dannosi per il sistema cardiocircolatorio. Vanno ridotti drasticamente o elimininati del tutto le carni rosse non magre, i salumi tra i quali si può salvare la bresaola, tutti i latticini grassi, i condimenti molto ricchi come la maionese, la margarina e il burro, il pesce troppo grasso, lo zucchero, il pane bianco e le merendine.
Tra i cibi da privilegiare ci sono invece pane e prodotti da forno a base di farine integrali, frutta secca, latte scremato, formaggi freschi e probiotici, pesce azzurro, legumi, frutta e verdure fresche. Per condire va preferito l’olio extravergine di oliva, da usare comunque con una certa moderazione.
Come si vede non si tratta di una dieta drastica che impone serie rinunce o gravose limitazioni nelle quantità dei cibi. Si sceglie invece un approccio sano nella scelta della tipologia del cibo preferendo alimenti poveri di grassi di cattiva qualità.
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Per dimagrire meglio eliminare i grassi o i carboidrati?
Ce lo siamo chiesti un po’ tutti: per dimagrire meglio eliminare i grassi o i carboidrati? Molto spesso si eliminano i carboidrati a favore delle proteine, pensando che questa sia la soluzione migliore per perdere peso. In realtà, secondo lo studio americano guidata da Kevin Hall, dell’Istituto nazionale sul diabete negli Usa, e pubblicata su Cell Metabolism, bisogna ridurre i grassi.
I mirtilli aiutano a conservare il peso forma dopo i pranzi delle feste
Avete esagerato con i pranzi di Natale? È un costume comune praticamente a tutti, ma c’è possibilità di rimediare. Consumate mirtilli, che proteggono da diete troppo grassi. A sostenerlo sono il Mykkänen OT e colleghi che hanno analizzato su modello animale gli effetti di una dieta ricca di grassi, protratta per tre mesi.
Nutristyle, la dieta mitocondriale per proteggere la salute
Quanto sarebbe bello poter fare una dieta senza contare più le calorie? È possibile. Si chiama Nutristyle, ovvero la dieta mitocondriale. Che cosa sono i mitocondri? Sono Organuli presenti in tutte le cellule del corpo umano, che hanno il compito di trasformare glucidi, lipidi e protidi in energia, calore e metaboliti.
Una dieta ricca di grassi può causare la perdita dell’olfatto
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L’alimentazione è la benzina del corpo umano e proprio come per le macchina, fare il pieno di un carburante di bassa qualità può danneggiare l’auto. Che cos’è una dieta di bassa qualità? Ovviamente i cibi confezionati e molto grassi. Pensate che tra i tanti disturbi o effetti collaterali, c’è la perdita dell’olfatto.
Spesa intelligente con frigo e carrelli che contano le calorie per la dieta del futuro
Pensare al futuro è divertente, ma anche molto complicato, soprattutto se si cerca di definire non tanto che cosa faremo, ma come vivremo. Nessuno trent’anni fa, per esempio, avrebbe immaginato come internet avrebbe potuto rivoluzionare il modo in cui lavoriamo. Con questa logica, oggi riflettiamo sulla dieta. Anche l’alimentazione è un treno in corsa verso il cambiamento.
Attenzione ai grassi e agli zuccheri: possono provocare il cancro all’intestino
Siete amanti di cibi come dolci, patatine e bevande zuccherate? Se non volete farne a meno per la linea almeno state attenti alla salute. È questo il monito lanciato da un team di scienziati scozzesi autori di uno studio che dimostra come il consumo di cibi ad alto contenuto energetico e calorico sia collegato all’insorgenza di cancro al colon-retto o all’intestino.
Altalena di zuccheri-grassi, la principale difficoltà di chi è a dieta
Grassi e zuccheri, croce e delizia di tutti noi. Ammettiamolo pure: i cibi che contengono grassi e zuccheri sono anche quelli che ci attraggono di più, con buona pace della forma fisica messa a dura prova da stravizi a base di questi alimenti. Non a caso, quando ci mettiamo a dieta e decidiamo di tagliarli dall’alimentazione, abbiamo difficoltà a seguirla fino in fondo e andiamo incontro a quella che gli esperti definiscono “altalena di zuccheri-grassi”.
Come ripartire correttamente i macronutrienti
Ripartire correttamente i macronutrienti, ovvero carboidrati, grassi e proteine, ci permette di elaborare a grandi linee una dieta corretta ed equilibrata. Mettiamola così, anche chi non ha molta esperienza in termini di regimi alimentari, non sa calcolare bene le calorie, può comunque orientare i suoi consumi quotidiani di cibo attraverso queste tre grandi categorie.
Consumare troppi grassi aumenta la sonnolenza diurna
Quante volte dopo aver mangiato avreste tanto desiderato stendervi anche solo 5 minuti o appoggiare la testa sulla scrivania per una piccola pausa. C’è chi lo fa, a prescindere da tutto. È importante chiedersi come mai spesso la sonnolenza accompagni le nostre giornate? Ricordiamo che peso, riposo notturno e alimentazione sono strettamente connessi ed è molto importante prendersi cura di tutti e tre gli aspetti per non ingrassare e mantenere la forma.
Il colesterolo non sarebbe nemico della salute
Secondo un ricercatore americano non è il colesterolo in sé per sé a rappresentare un rischio per l’apparato cardiovascolare, quanto i grassi trans e gli ossisteroli. Lo studio è stato pubblicato sull’American Journal of Cardiovascular Disease, e ha passato in rassegna le ricerche sul metabolismo lipidico e le malattie cardiache, concentrandosi in modo particolare sul consumo di colesterolo ossidato.
Le nuove linee guida nutrizionali: meno proteine, più zuccheri e grassi
Siete attenti alla dieta? Allora non potete assolutamente non imparare le nuove linee guida nutrizionali. Per 16 anni le indicazioni della Società italiana di nutrizione umana sono sempre state le stesse, ma finalmente è stato affrontato l’aggiornamento, che non solo modifica parzialmente i principi della sana e corretta alimentazione, ma soprattutto le dosi.
Arriva il cioccolato light con pochi grassi
Grandi e piccini ne sono irrimediabilmente attratti, talvolta con effetti rovinosi sulla dieta… stiamo parlando del cioccolato, il cibo degli dèi. Ma per i golosi arrivano buone notizie! In Inghilterra, infatti, è stata messa a punto la prima tavoletta di cioccolato light, con il 50% di grassi in meno rispetto a quelle tradizionali. L’invenzione è degli scienziati della Warwick University, che hanno testato il brevetto per ridurre l’apporto calorico di questa prelibatezza per il palato, ma senza sacrificare il gusto.
Obesità, il ruolo del grasso bruno e del grasso bianco
Il nostro corpo è fatto di due tipi diversi di grasso, quello bruno e quello bianco (o anche giallo per la presenza di carotenoidi), quest’ultimo è quello più diffuso. Pensare al grasso con dei colori può sembrare strano, ma è realmente così ed è bene imparare distinguerli perché svolgono due ruoli diversi nel nostro organismo, entrambi importantissimi, da cui dipendono la nostra salute e la nostra forma fisica.
Il grasso bruno è presente in dosi limitate nell’uomo, mentre si trova in grandi quantità in quegli animali che in inverno vanno in letargo e quindi hanno bisogno di molto calore. Solo il neonato, che ha bisogno di stare al caldo dopo essere uscito dal pancione, ha parecchio grasso bruno (soprattutto nella zona delle ascelle e del collo), ma durante la crescita tende a trasformarsi in tessuto adiposo bianco. Ma vediamo le differenze.
Pochi grassi uguale meno calorie?
Non sempre il basso contenuto di grassi, e quindi di calorie, è salutare per il nostro organismo. A ricordalo è la Harvard School of Public Health di Boston, che ha condotto diversi studi sulle diete povere di grassi, dimostrando come possano essere, in alcuni casi, persino peggiori di quelle a moderato o elevato contenuto di grassi.
Grassi, un aiuto dalla melassa
Secondo un gruppo di ricercatori della La Trobe University, in Australia, la melassa, ricavata dalla canna da zucchero, aiuterebbe a combattere i grassi, scongiurando il rischio di obesità. Gli esperti, infatti, hanno sfatato il mito che vorrebbe questo estratto dolce e cremoso come un vero attentato alla linea.
Ricette light: gamberi impanati al forno
I gamberi impanati al forno sono un ottimo secondo, con un buon apporto di proteine e pochi grassi, e un modesto apporto calorico, solo 180 Kcal per ogni porzione.