Gli italiani cambiano dieta per paura del batterio killer

 

Un’altra psicosi sta monopolizzando le nostre tavole. Non è la prima volta che un virus, in questo caso un batterio, modifichi l’alimentazione delle persone, per paura, per difesa o semplicemente perché non si sa che cosa mangiare. La selezione “naturale” è toccata ai cetrioli e la colpa è di quello che è stato soprannominato il batterio killer. Secondo l’ Eurobarometro, un cittadino europeo su tre (il 35 per cento) evita di acquistare quei prodotti che possono essere “incriminati”. Oggi succede al cetriolo, quello che qualche anno fa è accaduto alla carne di pollo.

A diffondere questo dato è la Coldiretti che sta cercando di tenere controllate le reazioni delle persone, soprattutto degli agricoltori che potrebbero buttare tonnellate di cetrioli, ma anche di altra frutta e verdura, tutta coltivata e raccolta in Italia. E quindi sicura.

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Un piatto diviso in quattro: è la nuova piramide alimentare

 

 

La vecchia piramide alimentare è andata in pensione, perché? Poco intuitiva. C‘è un nuovo schema, voluto dalla First Lady americana Michelle Obama, che rappresenta un piatto tagliato in quattro porzioni. Alcuni sondaggi Usa sostengono che la popolazione abbia recepito questo modello come estremamente facile e immediato. Ovviamente, fa parte della strategia adottata dal governo per prevenire il diffondersi dell’Obesità.

Cosa raffigura? È un piatto, diviso in quattro parti (non tutte uguali). Un’area è per la frutta, una un po’ più grande per la verdura (questi due alimenti insieme occupano più della metà del piatto), poi c’è l’area dei cereali e infine, la più piccola, quella delle proteine. A lato del piatto, invece, i latticini. Insomma, non c’è più una scala con tutti gli alimenti che parte da quelli di maggior consumo, fino ad arrivare a quelli da mangiare con più parsimonia.

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Gelato a “chilo 0” per gli obesi e i diabetici

Da Varese arriva un nuovo gelato pensato per tutte le persone diabetiche e/o con problemi di peso. Si chiama gelato a “chilo 0 “, composto esclusivamente da frutta e fruttosio, senza altri grassi aggiunti o zucchero. Inoltre, verranno usati prodotti del territorio o della filiera agricola italiana.

More, mirtilli, lamponi, fragole, mele, kiwi, pere, pesche, sarà un vero tripudio di frutta. Inoltre, per gli altri gusti verrà usato solo latte fresco appena munto a km zero delle stalle del territorio, sottoponendolo a una sola pastorizzazione per conservarne il più possibile inalterate le caratteristiche nutritive e organolettiche.

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Alimentazione: a Milano arrivano i “distributori della salute”

Da qualche giorno a Milano sono entranti in funzione i primi 15 “distributori della salute“, che permetteranno ai passanti di consumare spuntini virtuosi fuori pasto come spremute, frutta, barrette di cioccolato, yogurt, frullati, tè verde, merendine con i cereali, sandwich farciti con le verdure, e centrifugati di frutta.

Guerra aperta, dunque, agli snack ipocalorici, alle bibite gassate e ai tramezzini pieni di conservanti. I dispenser saranno posizionati in punti strategici della città, come le scuole e i parchi. L’iniziativa è stata promossa dall’Assessorato alla Salute del Comune di Milano e dalla Fondazione Umberto, e ha l’ambizione di migliorare le abitudini alimentari soprattutto dei più giovani.

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Mangiare multicolor, la dieta dell’estate

Mangiare multicolor, è questo il suggerimento da seguire in estate. Non vi sto suggerendo una dieta dimagrante, ma un’alimentazione equilibrata per tenersi in forma e superare il gran caldo.  Come si può seguire questo consiglio? In realtà è molto semplice, basta scegliere frutta e verdura di stagione: dall’arancione di carote e melone al rosso intenso dell’anguria, poi ci sono i pomodori e le albicocche. L’idea è di Sara Farnetti, nutrizionista del Policlinico Gemelli di Roma, esperta di alimentazione funzionale.

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Vincere la stitichezza e il sovrappeso con i frullati

I frullati sono un’arma preziosa contro i chili di troppo, ma anche contro la stitichezza, un problema spesso connesso con il sovrappeso. Una dieta ricca di fibre e di vitamine, accompagnata da tanta acqua e un po’ di sano movimento sono il segreto per avere una forma invidiabile.

Per eliminare più facilmente l’adipe e i ristagni di liquidi, occorre soprattutto fare scorta di bioflavonoidi, di cui l’uva, la melagrana e i mirtilli sono particolarmente ricchi, di vitamine A, C, ed E, ma anche di vitamine del gruppo B, che favoriscono la salute dell’intestino e aiutano a prevenire gli attacchi di fame aumentando il senso di sazietà.

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Colesterolo più basso per le donne che mangiano mele

Le mele sono forse il frutto più tradizionale, quello presente in ogni cucina e adatto a tutta la famiglia. Sono anche uno dei simboli dell’agricoltura italiana, soprattutto trentina. In questi anni si è scoperto che sono un importante prodotto antiossidante, tant’è che sono stati utilizzati non solo nella preparazione di piatti o come merenda, ma anche come base di numerosi cosmetici antiage.

Le signore, da poco, hanno un altro buon motivo di mangiarle. Secondo uno studio dell’Università della Florida, presentato in occasione di una conferenza dal titolo «Experimental Biology» a Washington, le donne che seguono la dieta di una mela al giorno hanno il colesterolo «cattivo» basso di quasi un quarto già in sei mesi.

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Mousse di yogurt e frutta per regolare l’intestino

La mousse di yogurt e frutta è un delizioso dessert ricco di enzimi, fermenti lattici e vitamine che lo rendono amico della bilancia, ma anche dell’intestino. Inoltre, è utile anche per rassodare i tessuti, il che non guasta di sicuro!

Questa ricetta è particolarmente indicata per chi sta seguendo un regime alimentare ipocalorico, ma soddisferà anche i palati più golosi. Inoltre, con l’arrivo della primavera, inizia a farsi avanti il desiderio di cibi gustosi e freschi, proprio come le mousse o i budini.

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Per dimagrire nascondere le verdure nei piatti

Tagliare 300 calorie dal vostro menu quotidiano, non sentire la fame e dimagrire. Non è un miracolo. Si può tranquillamente fare mangiando verdure in modo costante. So bene però che sono molte le persone non hanno un buon rapporto con i vegetali e che l’idea di consumare una bella insalatone crea una forma di depressione. È stato verificato da un recente sondaggio: il 40% degli italiani non segue (e non conosce) la dieta mediterranea. Un modo per non dire addio alle cinque porzioni di verdura al giorno c‘è.

Secondo uno studio della Pennsylvania State University (USA), pubblicato dall’American Journal of Clinical Nutrition bisogna nascondere i vegetali nei piatti. Questa tesi è stata verificata analizzando una quarantina di uomini e donne. I volontari, durante l’esperimento, hanno consumato colazione, pranzo e cena, una volta la settimana, per tre settimane, in università.

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Alimentazione: coltivare l’orto aiuta a mangiare sano

Coltivare l’orto fa bene alla salute e Michelle Obama ne sa qualcosa… Come certamente, ricorderete, la first lady americana aveva piantato un orticello proprio nel giardino della Casa Bianca, per insegnare che la prevenzione passa prima di tutto per un’alimentazione sana ed equilibrata.

Non a caso, medici e nutrizionisti raccomandano di consumare almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdure. Il consumo di questi alimenti, infatti, aiuta a prevenire molte patologie, tra cui i tumori, il diabete e le malattie cardiache.

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I polifenoli della mela allungano la vita

Per vivere a lungo basta una mela. È una credenza popolare che da sempre accompagna la tavola degli italiani. Gli esperti della Chinese University di Hong Kong hanno però verificato scientificamente che gli antiossidanti presenti nella mela, i famosi polifenoli, sono davvero in grado di allungare la vita. Insomma, “Una mela al giorno, toglie il medico di torno” non è più solo un detto, ma una certezza.

Lo studio si è svolto sui moscerini della frutta e i ricercatori sono riusciti a scoprire che la vita di queste cavie può essere più lunga del 10% in più rispetto agli altri. Per giungere a questa tesi, hanno, infatti, scoperto che i polifenoli e altri antiossidanti sono stati in grado di invertire i livelli di sostanze biochimiche che si trovano generalmente nei moscerini molto vecchi.

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Tutti i cibi che fanno bene a cuore e colesterolo

Quali sono i cibi che fanno veramente bene al cuore? Spesso evitiamo alimenti o ne consumiamo altri convinti che sia una scelta salutare, così come beviamo tisane miracolose trascurando la frutta e la verdura. Tante scelte dietetiche sbagliate, convinti che siano un elisir di lunga vita. Questo accade perché l’informazione sta facendo “bombing” sui temi legati all’alimentazione, da un lato sensibilizzando sulla necessità di mangiare bene per conservare a lungo la salute, dall’altro passando notizie e consigli a volte poco contestualizzati o lasciati all’interpretazione del lettore.

Questa tendenza, secondo International Food Information Council Functional Foods/Foods for Health Consumer Trending Survey, ha fatto aumentare il timore di avere il colesterolo alto, l’ipertensione e di essere vittime di ictus. Sarà forse lo stress indotto dalla paura o dalla vita frenetica, ma sta diventando importante fare qualcosa. Iniziamo quindi a evidenziare quelli che sono i cibi importanti per la salute del cuore.

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Il pasto ideale? Un chiosco tecnologico consiglia cosa mangiare

Il pasto ideale non è facile da realizzare, soprattutto dopo una giornata di lavoro impegnativa. Spesso il frigorifero è vuoto o si è troppo impegnati a fare i conti con i capricci dei bambini per destreggiarsi tra i fornelli. Presto, però, ci sarà una soluzione al problema: chiosco Meal Planning Solution”, un chiosco dalla tecnologia avanzata che consiglia cosa mangiare per cena.

La macchina è stata presentata a New York a metà gennaio e si basa ava, anonymous video analytics, strumento amato da chi fa analisi di mercato. È in grado di consigliare il pasto ideale in base alle caratteristiche fisiche del consumatore, tenendo in considerazione che nel 70% dei casi le persone mangiano sempre le stesse 10 cose.

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Frutta e verdura, 8 porzioni al giorno salvano la vita

Quanta frutta e verdura bisogna mangiare quotidianamente? Mi ricollego all’argomento che abbiamo trattato l’altro giorno in cui si diceva che gli italiani non hanno idea del consumo calorico giornaliero e soprattutto di come deve essere suddiviso. Non abbiamo però citato la frutta e la verdura, due elementi alla base della corretta alimentazione. Le principali diete ed esperti di nutrizione sostengono che giornalmente ci vogliano cinque porzioni (colazione, pranzo e cena più due spuntini).

Secondo gli inglesi dell’Università di Oxford, per proteggere dal rischio di morte per cardiopatia ischemica, la più comune tra le patologie cardiache e una delle principali cause di morte in Europa, sono necessarie 8 porzioni: in questo modo si riduce il rischio del 22% rispetto a chi ne consuma meno di tre.

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Fragole e mirtilli combattono l’ipertensione

Non è stagione per una bella macedonia di frutta, ma per i golosi, che non rinunciano alle primizie o semplicemente amano i succhi, c’è una notizia interessante: fragole e mirtilli combatto l’ipertensione. A sostenerlo è uno studio che, realizzato dall’Università dell’East Anglia e di Harvard e pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, ha evidenziato come il consumo di almeno una porzione alla settimana di questi frutti sia relazionabile alla diminuzione fino al 10% di sviluppare ipertensione arteriosa.

Non è la prima volta che parliamo di alimenti che fanno bene alla salute e dovremmo ormai sapere che i flavonoidi, contenuti in diversi vegetali e negli alimenti da essi derivati (dalla frutta fresca al e al vino rosso), e le antocianine, tipiche di fragole e mirtilli, sono devi elisir di benessere.

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Come smaltire le calorie accumulate a Natale

C’è poco da fare, il pensiero fisso è sempre lo stesso: perdere peso. Purtroppo mangiare e farsi tentare è assai facile, ma poi smaltire non è così automatico. Inoltre, dobbiamo ricordarci una cosa: si tratta di un processo lento, perché più è veloce lo smaltimento dei chili di troppo, più rapido è il riacquisto degli stessi. Le feste natalizie hanno comportato l’assunzione, in media, di circa 15mila-20mila chilocalorie in più.

A raccontarlo è la Coldiretti che sostiene che nel 2011 ci siano cento milioni di chili, tra pandoro e panettoni, da smaltire, ottanta milioni di bottiglie di spumante, ventimila tonnellate di pasta, 5 milioni di chili tra cotechini e zamponi e frutta secca, pane, carne, salumi, formaggi e dolci per un valore complessivo attorno ai cinque miliardi di euro, solamente tra il pranzo di Natale e i cenoni della vigilia e di Capodanno.

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Frutta e verdura, i cibi colorati salvano la vita

I colori possono rendere la vita più bella e luminosa, pensiamo di usarli anche in cucina. Quali sono i cibi più intensi a livello cromatico? Di sicuro frutta e verdura. Secondo un recente studio della Oxford University, cinque porzioni di frutta e verdura potrebbe evitare 15 mila morti premature. Il tema è un po’ sempre lo stesso, ma lo ripetiamo perché gli esperti sostengono che sia l’unico modo per correggere le cattive abitudini alimentari.

I ricercatori sono convinti che, con un giusto apporto di vegetali nella dieta quotidiana, si potrebbero salvare 7 mila vite da morte prematura per malattia coronarica, quasi 5 mila per tumore e più di 3 mila a causa dellictus. Le statistiche parlano chiare e se questi dati non sono sufficienti, sappiate che la diminuzione nell’assunzione di grassi farebbe risparmiare quasi 7 mila decessi e altre 7.500 persone dovrebbero la loro salvezza alla diminuzione nel consumo di sale.

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Dieta mediterranea più salutare negli anni Sessanta

Il benessere e la ricchezza in questi anni ci hanno regalato la sensazione di avere una vita migliore rispetto a quella dei nostri genitori. In parte è così, sicuramente abbiamo più agi, ma siamo sicuri che la routine moderna sia più salutare?  La dieta, infatti, indica non solo la qualità dello stile di vita, ma anche i cambiamenti sociali. Oggi si mangia di sicuro più carne e i freezer di molte famiglie sono pieni di prodotto già pronti, dal semplice soffritto alle lasagne.  La dieta dei ragazzi italiani è sempre meno mediterranea e, nella scala M.A.I-Mediterranean Adequacy Index, si avvicina appena al valore 1, quando negli anni Sessanta lo stesso indice arrivava a 7.

Insomma, qualcosa è cambiato davvero ma non in bene. A darne notizia sono i nutrizionisti dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano, secondo i quali sarebbe indicato un “ritorno al passato” per migliorare le abitudini alimentari dei giovani. È fondamentale arricchire il regime alimentare con tanta frutta, verdura e pesce.

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