Le diete a base di frutta, specialmente nel corso dell’estate, sono quelle che creano maggiore appeal e voglia di provare da parte di chi vuole perdere qualche chilo o disintossicarsi. Questo tipo di regime può fare miracoli per il corpo, ma deve essere seguito con giudizio senza strafare.
frutta fresca
Fruttarismo, il piacere di vivere di sola frutta
Mangiare solo frutta. È questa la filosofia sposata dal fruttarismo, un regime alimentare che prevede di consumare frutta a ogni pasto. È una dieta che deriva dalla vegetariana e alla ancor più radicale vegana, che ammettono un’alimentazione a base di prodotti esclusivamente di origine vegetale o non provenienti da animali morti. Come sempre ci sono diverse fazioni, come quella dei sostenitori, come Anne Osborne che ha reso famosa questa tendenza nutrizionale con il suo libro Fruttarismo, la via verso il Paradiso, e molti nutrizionisti che invece sono convinti che sia una dieta complessivamente sbilanciata.
Rivoluzione cromatica per frutta e verdura, più ricche di fitonutrienti e antiossidanti
Alla base della Dieta Mediterranea c’è il consumo di tanta frutta e verdura. Siamo abituati alle insalate ricche, ai cesti di frutta e agli intensi colori dei vegetali che trionfano sulle nostre tavole. Non è ovviamente così per tutte le famiglie italiane (dati recenti hanno dimostrato che solo il 56% la segue in modo corretto), ma fanno comunque parte della nostra cultura. Forse però alcune certezze, come i colori di alcuni cibi, potrebbero saltare a favore di varietà nuove e molto salutari.
Finalmente i distributori con la frutta
Il Ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini ha annunciato, lo scorso novembre, lo stanziamento di 1,5 milioni di euro per promuovere un progetto interessante ed importante per i nostri bambini. Il nome, semplice e diretto, dice tutto: “Scuola e cibo“, ovvero l’introduzione dell’educazione alimentare come vera e propria materia di studio nelle scuole italiane. La coordinazione del programma è stata affidata al “Comitato Ministeriale per la realizzazione di Piani di Educazione Scolastica Alimentare“, composto da medici, docenti, dietologi e comunicatoci del settore, in collaborazione con la Coldiretti, il Ministero della Salute, il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e il Ministero della Gioventù. Il comitato si è posto come obiettivo la creazione di una “generazione Expo”, in previsione dell’esposizione universale 2015 di Milano, dedicata proprio all’alimentazione.
La prima fase ha coinvolto 2.000 alunni di 15 scuole elementari (per ora solo delle classi quarte e quinte) divise tra Roma, Milano e Catania. La sperimentazione ha dato il via all’insegnamento della sana alimentazione in concomitanza con altre materie scientifiche, storico-geografiche e soprattutto con l’ora di Cittadinanza e Costituzione. Così, la materia, un tempo nota come “educazione civica”, è stata svecchiata per dare ai bambini una possibilità in più per sfuggire al preoccupante problema dell’obesità infantile, imparando sin da piccoli le corrette abitudini di vita, in primis la sana alimentazione e lo sport, definiti come “pilastri” dal Ministro stesso.
La dieta per affrontare meglio l’estate
Contro l’afa e il caldo, l’organismo attiva due particolari meccanismi per mantenere più fresca la temperatura corporea: riduce il consumo di energia per le attività di base e aumenta la produzione di sudore.
Tenendo conto di questi due elementi fondamentali; la dieta per affrontare l’estate deve essere mediamente più leggera del normale, ad esempio, con una temperatura di 28-30° occorrono 250-300 kcal in meno al giorno, e fortemente idratante: bisogna bere molto e scegliere alimenti ricchi di sali minerali per reintegrare quelli persi con il sudore.
Le verdure sono senza dubbio i primi alimenti da privilegiare nei mesi estivi: danno pochissime calorie, sono freschi, ricchi di acqua e sali minerali, e, grazie alla presenza di fibre favoriscono il senso di sazietà. Per questo, iniziare il pranzo con una bella insalata mista costituisce senza dubbio un’ottima abitudine, che tra l’altro riduce il rischio di fermentazioni gastriche, più frequenti nel periodo caldo.