La farina di castagne è un prodotto molto conosciuto, ma poco utilizzato in cucina. È alla base di moltissimi piatti famosi, come il castagnaccio. È una farina dolce, che si ottiene essiccando e macinando finemente le castagne. Dovremmo imparare a riscoprirla perché ha un elevato valore nutrizionale.
farina
I diversi tipi di farina, l’origine e la lavorazione
Non esiste solo la farina di grano duro. Sono tanti i prodotti da cui si ricava la farina, elemento base della cucina, non solo mediterranea, ma anche orientale, sudamericana e africana. Come abbiamo già raccontato in precedenza, con il grano duro si produce l’ingrediente principale per la preparazione del pane, della pasta e dei prodotti da forno. Qual è la differenza tra semola, mais, kamut, manitoba e fecola?
La farina di grano duro, qualità e caratteristiche nutrizionali
Alla base della dieta mediterranea, c’è la farina. Nella nostra cucina è molto usata, pensiamo alla preparazione della pasta sia all’uovo sia di grano duro. Conosciamo realmente questo prodotto? A volte si danno per scontate le cose più semplici ed elementari. La farina più comune è quella di grano (o mais) ed è costituita principalmente da amido e, in piccole percentuali, anche da proteine, grassi e fibre.
Pane alla vitamina D contro l’osteoporosi
Per avere ossa forti bisogna assumere vitamina D. Purtroppo però stare sempre in casa o al chiuso, non esporsi mai al sole non aiuta di certo la salute del nostro scheletro. Nutrizionisti e biologi molecolari americani hanno pensato a un’originale soluzione: realizzare il primo pane “rinforzato” alla vitamina D, confezionato con un lievito che ne contiene di più. Il concetto è un po’ quello delle farine addizionate.
Gli esperti hanno lavorato sulla vitamina D2, che ha effetti benefici come la classica D nella dieta. Il motivo di questo studio ha trovato le sue fondamenta proprio durante le analisi, condotte da Connie Weaver: 7 persone su 10, negli Usa, non hanno sufficienti livelli di vitamina D e quindi scorte adeguate per assorbire il calcio nelle ossa.
Celiachia: dieta no problem
La celiachia, ovvero l’intolleranza al glutine è sempre più diffusa. Colpisce circa un individuo ogni 150. Una dieta senza glutine è l’unica terapia che consente al celiaco di vivere una vita “normale”.
Quali sono quindi i cibi da escludere e quindi quale la dieta da seguire nel caso di celiachia?
– Tutti quelli che contengono glutine come pane, pasta, torte e biscotti. A questo proposito va ricordato che in commercio (si possono trovare facilmente in farmacia ma anche nei ristoranti e nella GDO) esistono cibi speciali – chiamati “glutin free” – preparati con farine alternative: in questi prodotti, tutte le sostanze che possono causare intolleranza vengono eliminate ma il gusto e l’aspetto sono identici a quelli dei normali cibi. Sulle confezioni dei prodotti “glutin – free” deve essere stampato un simbolo particolare: una spiga barrata. Sono alimenti autorizzati dal Ministero della Salute. Vi ricordiamo che se per errore dovesse essere ingerito un cibo con glutine potrebbero verificarsi spiacevoli conseguenze, come dolori addominali.