Dinner cancelling, o dieta cancella cena, è il regime alimentare usato anche da Fiorello, il noto showman, per dimagrire. Ma si tratta di una dieta adatta a tutti? E’ consigliabile per perdere peso in modo sano? Scopriamolo insieme.
digiuno intermittente
Jennifer Aniston e la dieta 16/8: ecco come rimane in forma
Jennifer Aniston è una spettacolare 50enne sulla quale sembra che il tempo abbia deciso di non lasciare segni: il suo segreto? Lo ha svelato lei stessa ai tabloid americani: una vita attiva e la dieta 16/8. Un regime di digiuno intermittente che è stato in grado di favorire il suo metabolismo ed la salute dell’organismo.
Saltare la colazione per dimagrire con la dieta due pasti al giorno
La nuova dieta che viene dalla Gran Bretagna si chiama “dieta due pasti al giorno” ed è un regime alimentare che prende ispirazione dalle più famose diete mima digiuno e propone di saltare la colazione in modo da creare un intervallo di digiuno, completamente senza cibo, nell’organismo per un periodo di circa 16 ore.
La dieta dei due pasti al giorno è stata ideata dal personal trainer britannico Max Lowery che sostiene di aver perso il 10% del suo grasso corporeo semplicemente saltando la colazione e facendo pasti completi ma sani a pranzo e a cena. La sua dieta è un’alternativa alla dieta del digiuno intermittente, quella che prevede di digiunare 2 giorni a settimana e di mangiare normalmente negli altri cinque.
Il problema di questa dieta infatti è che nei giorni di digiuno si soffre molto e poi, per risposta, si è spinti a mangiare troppo nei giorni di libertà. Saltando un pasto invece si può approfittare dei benefici del digiuno sull’organismo e si riesce ad essere più costanti.
DIETA GIAPPONESE DEL DIGIUNO: IL SEGRETO DELLA LONGEVITA’
Sebbene i nutrizionisti siano d’accordo con i benefici del digiuno sull’organismo, l’idea di saltare la colazione non convince del tutto. Numerosissimi studi hanno confermato che una colazione completa è indispensabile per iniziare bene la giornata, con la giusta dose di energie.
LA DIETA FAST PER DIMAGRIRE CON DUE GIORNI DI DIGIUNO A SETTIMANA
Inoltre il metabolismo basale al mattino è più veloce e si bruciano più calorie. Secondo i nutrizionisti quindi, nel caso in cui si voglia seguire una tale dieta dei due pasti al giorno, sarebbe preferibile saltare la cena e non la colazione, oppure sostituire la cena con un pasto leggerissimo, ad esempio a base di due mele cotte e poi andare a letto presto.
Dieta delle 8 ore per dimagrire 4 chili in 7 giorni
Dimagrire 4 chili in 7 giorni, è questa la promessa della dieta delle 8 ore, un regime alimentare abbastanza estremo che promette risultati veloci a prezzo di sacrifici notevoli. Il principio della dieta oggetto del libro di David Zinczenko e Peter Moore è quello del digino a intermittenza e più in particolare dell’alternanza tra momenti in cui è concesso mangiare (8 ore) e momenti di digiuno (le restanti 16 ore) durante i quali l’organismo dovrebbe attingere ai grassi di deposito per recuperare le energie necessarie.
DIETA FAST PER DIMAGRIRE CON 2 GIORNI DI DIGIUNO A SETTIMANA
Funziona così: 8 ore utili per mangiare e 16 ore di obbligatorio digiuno, per 5 giorni alla settimana, dal lunedì al venerdì. Questo è lo schema base della dieta delle 8 ore. L’ultimo pasto della giornata deve essere fatto tra le 16:00 e le 18:00, a seconda che si inizia a mangiare alle 8 del mattino o alle dieci. Durante le 16 ore di digiuno è consentito solo bere acqua, caffè, tè e nient’altro.
Potete già notare che si tratta di un regime alimentare estremo, abbastanza restrittivo, sicuramente inadatto a chi conduce uno stile di vita che necessita un continuo apporto di energia. Difficile pensare di iniziare le attività della giornata, ad esempio al mattino presto, quando il corpo è a digiuno da almeno 12 ore e l’orario della colazione è lontano. Insomma, non ci convince molto l’idea e in realtà neanche le promesse dei risultati.
LA DIETA MIMA DIGIUNO E’ MENO EFFICACE DI QUELLA TRADIZIONALE
Innanzitutto, gli autori sottolineano che anche nelle ore in cui è concesso mangiare bisogna regolare le porzioni e scegliere con attenzione gli alimenti, gli spuntini non sono concessi e il rischio di una dieta così drastica è che, anche se inizialmente si perde peso, i chili persi si riprendano velocemente.
Dieta giapponese del digiuno: il segreto della longevità
I giapponesi sfidano la dieta mediterranea e lo fanno con un regime alimentare ispirato alle abitudini alimentari dei giapponesi e ideato dal dottor Yoshinori Nagumo, presidente dell’International Anti Aging Medical Society e della Nagumo Clinic, specializzato in terapie anti-cancro.
Nel suo libro “Il magico potere del digiuno” edito da Vallardi, Nagumo spiega che la fame ha un impatto fondamentale sul benessere fisico. Quando sentiamo il tipico brontolio allo stomaco è il segnale positivo che il corpo sta attivando la produzione delle sirtuine, proteine che riparano le cellule danneggiate. In 52 giorni di questo regime alimentare si possono rigenerare tutte le cellule del corpo e in più il girovita si ridurrà gradualmente perchè le cellule adipose, stimolate dal senso di fame, produrranno l’adinoponectine che pulice il sangue e previene l’arteriosclerosi.
> IL MENU SETTIMANALE DELLA DIETA DI OKINAWA
A differenza di quanto dicono molti nutrizionisti, nella dieta giaPponese del digiuno non è necessario fare colazione, eccezion fatta per i liquidi. No al tè e caffè a stomaco vuoto, ma è concesso un succo di frutta senza zuccheri. Chi proprio non riesce a saltare il pranzo può provare a mangiare poco, riducendo drasticamente le porzioni, privilegiando cereali integrali e proteine. Il pranzo ideale è un frutto consumato con la buccia.
> DIETA GIAPPONESE DELLE BANANE
L’unico pasto secondo Nagumo deve essere consumato a cena e deve essere leggero, con cereali integrali, proteine, verdure e frutta. Nessuna concessione riguarda gli zuccheri che sono assolutamente vietati. Secondo il dottor Nagumo lo zucchero sarebbe addirittura più dannoso della nicotina delle sigarette in quanto è un alimento tossico che contribuisce ad aumentare il rischio di arteriosclerosi, ictus e patologie cardiache, ma accresce anche il grasso viscerale.
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La dieta mima digiuno è meno efficace di quella tradizionale
Dieta mima digiuno o dieta del digiuno intermittente, negli ultimi anni le diete che prevedono giornatedi digiuno alternate a giornate di alimentazione regolare sono diventate sempre più trendy. Tendenze e mode, appunto, e non veri stili di vita sani, almeno secondo quando rivela l’ennesimo studio scientifico.
Si tratta di una ricerca pubblicata su JAMA Internal Medicine secondo la quale la dieta del digiuno a giorni alterni potrebbe essere più difficile da seguire di una dieta quotidiana a moderata restrizione calorica e, in generale, non è più efficace per far perdere peso e prevenire malattie cardiovascolari.
> LA DIETA MIMA DIGIUNO, IN COSA CONSISTE
I ricercatori hanno analizzato l’andamento della dieta di 100 persone obese o in sovrappeso per valutare se la dieta del digiuno fosse più efficace rispetto a una tradizionale dieta a restrizione calorica. Nello studio, chi è stato sottoposto a una dieta tradizionale doveva assumere il 75% delle calorie che di solito consumava prima della dieta, mentre chi ha seguito la dieta intermittente doveva consumare il 25% e il 125% delle calorie a giorni alterni.
> DIETA MIMA DIGIUNO PER LE DIFESE IMMUNITARIE
Alla fine della dieta entrambi i gruppi hanno consumato in totale le stesse calorie, distribuite in modo diverso nel corso del tempo. Dopo sei mesi, i componenti di entrambi i gruppi avevano perso il 6% del loro peso corporeo a dimostrazione del fatto che non c’è grande differenza di dimagrimento tra le diete del digiuno e quelle tradizionali. Inoltre anche valori come la pressione sanguigna, i trigliceridi e l’insulina non erano molto diversi.
> LA DIETA CHE MIMA IL DIGIUNO ALLUNGA LA VITA
Una differenza che invece i ricercatori hanno sottolineato sta nel numero di partecipanti che hanno abbandonato la dieta. Il 38% di quelli che seguivano la dieta mima digiuno ha rinunciato prima di portarla al termine, mentre solo il 29% del gruppo di controllo l’ha abbandonata. Chi seguiva la dieta intermittente era anche più propenso a sgarrare mangiando troppo nei giorni di magra e troppo poco negli altri giorni.
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A dieta solo un giorno a settimana per dimagrire senza sacrifici
Dimagrire facendo la dieta solo un giorno a settimana, senza eccessivi sacrifici e senza il pericolo dell’effetto yo yo. E’ quanto promette il programma alimentare ideato da Marc Méssegué, esperto di erbe e di benessere naturale, che consiglia di scegliere un solo giorno a settimana per mangiare di meno depurarsi e detossinare l’organismo perdendo anche peso.
Il principio è semplice. Si sceglie un giorno a settimana – consigliatissimo il lunedì mattina – e per quel giorno si mangia poco. Niente carboidrati, niente sale aggiunto, niente zuccheri, al bando i salumi e i formaggi. Solo a colazione si possono mangiare due fette di pane, miele, marmellata e caffè ma senza latte. Consentite le verdure e le proteine magre del pesce e della carne bianca, insieme alle uova e ai legumi. Pesatevi la mattina del lunedì a digiuno e poi pesatevi la mattina il giorno seguente: scoprirete che avete perso un chilo. Ovviamente si tratta solo di liquidi ma il principio del giorno di magro resta valido per disintossicarsi e smaltire i liquidi in eccesso.
A lungo andare però, questo regime alimentare promette anche un vero dimagrimento della massa grassa. Chiaramente, non essendo una dieta restrittiva, la perdita di peso è molto lenta ma di certo è duratura. Scongiurato l’effetto yo yo e in più questo tipo regime alimentare può diventare un’abitudine settimanale da seguire per tutta la vita. Ricordiamo infatti che anche il professor Veronesi si era espresso più volte a favore di un giorno di digiuno settimanale.
> DIETA DEL DIGIUNO DI UMBERTO VERONESI
Alla fine della dieta di un giorno di Méssegué si possono perdere circa 100 grammi a settimana effettivi, liquidi a parte, che moltiplicati per 365 giorni di un anno fanno un dimagrimento effettivo di 5,2 chili. Niente male per così poco sforzo!
Dieta del digiuno alternato
La dieta del digiuno alternato, detta anche del digiuno intermittente, prevede un programma alimentare che alterna giorni in cui si può mangiare regolarmente senza eccessivi limiti a periodi di sospensione dal cibo, che possono prevedere un intero giorno a settimana o alcune ore della giornata.
Secondo questo metodo alimentare, in Occidente mangiamo troppo spesso e ciò impigrisce il fisico che non viene stimolato a rinnovarsi. L’ispirazione, dicono i sostenitori di questa dieta, viene dall’alimentazione degli antenati che non potevano avere accesso al cibo in qualunque momento e dovevano affrontare periodi di digiuno.
Oggi possiamo acquistare qualunque cosa vogliamo e le nostre dispense sono sempre ben fornite, spesso fin troppo e con alimenti non sempre salutari. Introdurre periodi di digiuno alternandoli a fasi di sazietà indurrebbe dunque un dimagrimento sostanziale.
I vantaggi, secondo ricerche recenti, sarebbero un miglioramento dell’efficienza cardiovascolare e un metabolismo più attivo. Il digiuno indurrebbe il corpo a resettare le proprie abitudini cristallizzate e a tornare reattivo.
Questa pratica di astensione dal cibo d’altronde è da millenni considerata positiva per l’uomo, anche da un punto di vista spirituale e rituale. La scienza moderna ci conferma oggi che può regalare inattesi benefici fisici, regolando per esempio i livelli di insulina.
C’è però un possibile effetto collaterale e cioè la perdita di massa magra perché il corpo a digiuno sarebbe indotto a smontare i muscoli anziché attaccare i grassi. Questo svantaggio si contrasta curando l’alimentazione in modo da introdurre proteine, di buona qualità e in buone quantità, che forniscono al corpo i mattoni per la costruzione del muscolo.
In linea generale, il digiuno alternato prevede uno o due giorni di digiuno a settimana oppure alcune ore ogni giorno. Gli altri pasti possono essere liberi ma è sempre bene scegliere con cura gli alimenti in modo che i nutrienti siano tutti bilanciati e non ci sia un eccesso di grassi e carboidrati, prestando la dovuta attenzione alle proteine.
Il modello più popolare si chiama 5:2 e prevede 5 giorni a settimana di alimentazione regolare e 2 giorni di digiuno durante i quali si riduce l’apporto calorico quotidiano a ¼ (corrispondente a circa 600 calorie per l’uomo e a 500 calorie per le donne). Nel contempo si integra una corretta idratazione e ci si riserva un solo pasto al giorno, la sera. I giorni potete sceglierli a piacere, secondo le vostre esigenze.
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Le diete più gettonate dell’estate 2016
La bella stagione si avvia al termine e pensiamo già a metterci in forma dopo le vacanze ma quali sono state le diete più gettonate dell’estate 2016? Scopriamo queli regimi alimentari sono stati i favoriti degli ultimi mesi, magari prendendo spunto per la remise en forme dopo le ferie se nel corso delle vacanze abbiamo sgarrato spesso e volentieri.
Dieta detossinante
Questa dieta non ha lo scopo primario di farci perdere peso ma mira a purificare l’organismo. Si adotta una volta al mese e si fonda sull’assunzione esclusiva, durante quell’unico giorno, di alimenti detossinanti quali cicoria, quinoa, ananas, anguria, tè verde. Non è una dieta impegnativa e si adatta facilmente a diversi stili di vita.
Dieta del digiuno intermittente
Questa dieta ha lo scopo di risvegliare il metabolismo costringendolo a lavorare di più e bruciare più calorie intervenendo sui grassi anziché sulla massa magra. Due giorni a settimana si assumono solo verdure, gli altri giorni si continua a mangiare normalmente.
Dieta dell’indice glicemico
Scegliendo solo alimenti con basso indice glicemico si manterrà la curva costante evitando picchi e dunque la sensazione di fame quando essi tornando a scendere. Di preferenza si consumano quindi cibi a basso indice glicemico quali uova, pesce e carne riducendo gli alimenti ad alto impatto glicemico come pasta, pane e patate.
Dieta paleolitica
Nella dieta paleolitica non si calcolano le calorie ma si escludono tutti gli alimenti che i nostri antenati non erano abituati a consumare. Si prediligono frutta, verdure, carne e pesce, senza alcuna restrizione di tipologia o quantità, ma sono vietati alimenti quali cereali, latticini, zuccheri e legumi.
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Dimagrire in una settimana con la dieta Dodo
Fino ad adesso avete svolto una vita sedentaria e con qualche stravizio alimentare e ora vorreste comunque essere pronti alla prova costume? Missione difficile ma non impossibile, almeno secondo la dieta Dodo; questo nuovo regime alimentare dimagrante si basa sul digiuno intermittente e promette di far perdere fino a sette chili in sette giorni.
La dieta fast per dimagrire con 2 giorni di digiuno a settimana
La dieta fast funziona, parola di Michael Mosley e Mimi Spencer, lui giornalista medico, lei giornalista del Times. In molti chiamano questo regime dimagrante la dieta del digiuno (dal verbo inglese to fast) perché consiglia di digiunare a intermittenza: il modello è 5/2, ovvero per cinque giorni si mangia tutto quello che si desidera, mentre negli altri due non si possono assumere più di 500/600 calorie.
La dieta 5:2
Oggi parliamo di una dieta dimagrante nata in Gran Bretagna ma che sta facendo diversi proseliti anche in Italia: si tratta della dieta 5:2, ideata dal medico e giornalista di salute e benessere Michael Mosley, basata sul cosiddetto digiuno a giorni alterni. Cerchiamo di capire meglio in cosa consiste questa nuova dieta.
La dieta del guerriero
La cosiddetta dieta del guerriero è uno stile di vita alimentare messo a punto dallo statunitense Ori Hofmekler che l’ha descritta, insieme a Diana Holtzberg, nel libro dal titolo The warrior diet. Questo modello si basa sul presupposto che nutrire il corpo assecondando i ritmi circadiani propri dell’uomo primitivo è funzionale al mantenimento della forma fisica e della salute poichè potenzia l’utilizzo dei nutrienti e la trasformazione del grasso corporeo in energia, aumentando allo stesso tempo la resistenza allo stress. Il risultato? Un corpo più forte, più snello, più sano.
Più precisamente il modello di Hofmekler, che si rifà in parte anche agli studi sul digiuno intermittente e sulla restrizione calorica, prevede un solo pasto abbondante al giorno dopo aver praticato 10-12 ore di digiuno o essersi limitati all’assunzione di piccoli spuntini proteici o succhi di frutta o verdura. In queste condizioni l’organismo interpreterebbe il digiuno come una sorta di stato di emergenza e sintetizzerebbe di conseguenza tutta una serie di ormoni che favoriscono la trasformazione dei grassi in energia (ormone della crescita, adrenalina, noradrenalina) e migliorano la risposta del fisico alle circostanze ambientali.
Alimentazione intermittente, ovvero i benefici del digiuno
Che lo chiamiate dieta della luna, eat stop eat, digiuno o alimentazione intermittente la sostanza non cambia, sempre di digiunare si tratta; ma se la sola idea di dire basta ai cibi solidi per almeno 24 ore di fila terrorizza i più, sono molti invece gli esperti che ritengono la pratica del digiuno saltuario un vero e proprio toccasana per l’organismo, a patto naturalmente di godere di ottime condizioni di salute fisica e psichica.
Infatti, osservare almeno un giorno di astensione dai cibi solidi almeno due volte a settimana (secondo quanto previsto dalla pratica del digiuno intermittente o intermittent fasting) permetterebbe all’apparato digerente di riposare stimolando allo stesso tempo la produzione di ormoni che aiutano a bruciare i grassi con le seguenti benefiche conseguenze: aumento del metabolismo, calo della massa grassa (senza danni per la massa magra), calo della pressione arteriosa, aumento della sensibilità del corpo all’insulina e miglioramento dell’assorbimento di glucosio con conseguente calo del rischio di insorgenza di patologie cardiovascolari e diabete, come dimostrato da uno studio condotto presso il Dipartimento di Scienza nutrizionale e tossicologia della University of California a Berkeley.