Saltare i pasti non fa bene all’organismo. Un nuovo studio conferma questo assunto, sottolineando come sia necessario avere una routine alimentare ben definita anche quando si vive una vita troppo frenetica.
digiuno
La dieta della Bibbia di Chris Pratt
Chris Pratt è una di quelle star di Hollywood che abbiamo visto perdere molti chili e mettersi in forma negli anni passati. Ma non è per questo che vogliamo parlarne quanto per la Daniel Fast, la dieta ispirata alla Bibbia che l’attore sta seguendo in questo momento.
Solo acqua per settimane: la dieta che ha portato alla morte una donna di 57 anni
Va bene la prova costume. Legittimo pensare di perdere qualche chilo in vista dell’estate, ma quello che è successo ad una cinquasettenne sarda è assurdo. La signora M.C. De Mulo da qualche tempo si era affidata ai consigli di un guru che però non era un santone come tanti ce ne sono in giro, ma un medico regolarmente iscritto all’albo con un ambulatorio a Perugia, dove la donna si era recata per trovarlo, e che proponeva ai suoi pazienti la “digiuno-terapia”, sul suo sito descritta come la migliore delle diete per ritrovare in fretta la forma fisica perduta e per sconfiggere le sostanze inquinanti e tossiche dall’organismo.
> DIETA DEL DIGIUNO DI UMBERTO VERONESI
La signora, 57 anni e malata di sclerosi multipla che già le rendeva la vita difficile, aveva deciso di rimettersi in forma e per circa tre settimane, da metà maggio ad ora, si era nutrita solo con 3 litri di acqua al giorno e si era sottoposta ad alcune sedute di agopuntura sempre concordate il medico. L’intero ciclo avrebbe dovuto aiutarla a perdere peso, almeno dieci chili.
> LA DIETA MIMA DIGIUNO E’ MENO EFFICACE DI QUELLA TRADIZIONALE
L’epilogo è tragico. Lunedì notte la signora, che alloggiava in un residence di Perugia, si è sentita male. Il marito ha subito chiamato il 118 ma ogni tentativo è stato inutile. La signora non ce l’ha fatta nonostante gli sforzi dei medici per tenerla in vita. Il marito ha cercato di ricostruire gli eventi degli ultimi giorni di vita della moglie ed è per questo che si è arrivati al medico che le ha proposto il digiuno, che è stato iscritto nel registro delle notizie di reato.
Anche se ancora non è stato accertato quali siano state le reali cause della morte, e se la dieta sia stata la causa o la concausa del malore, una cosa è certa: dimagrire è un percorso difficile che va affrontato con consapevolezza. Una volta di più ribadiamo che la dieta non è affamarsi e digiunare ma imparare a mangiare bene, nelle giuste quantità, i giusti cibi. Il desidero di dimagrire non può prescindere dall’attenzione per la salute e da una corretta educazione alimentare.
Dieta giapponese del digiuno: il segreto della longevità
I giapponesi sfidano la dieta mediterranea e lo fanno con un regime alimentare ispirato alle abitudini alimentari dei giapponesi e ideato dal dottor Yoshinori Nagumo, presidente dell’International Anti Aging Medical Society e della Nagumo Clinic, specializzato in terapie anti-cancro.
Nel suo libro “Il magico potere del digiuno” edito da Vallardi, Nagumo spiega che la fame ha un impatto fondamentale sul benessere fisico. Quando sentiamo il tipico brontolio allo stomaco è il segnale positivo che il corpo sta attivando la produzione delle sirtuine, proteine che riparano le cellule danneggiate. In 52 giorni di questo regime alimentare si possono rigenerare tutte le cellule del corpo e in più il girovita si ridurrà gradualmente perchè le cellule adipose, stimolate dal senso di fame, produrranno l’adinoponectine che pulice il sangue e previene l’arteriosclerosi.
> IL MENU SETTIMANALE DELLA DIETA DI OKINAWA
A differenza di quanto dicono molti nutrizionisti, nella dieta giaPponese del digiuno non è necessario fare colazione, eccezion fatta per i liquidi. No al tè e caffè a stomaco vuoto, ma è concesso un succo di frutta senza zuccheri. Chi proprio non riesce a saltare il pranzo può provare a mangiare poco, riducendo drasticamente le porzioni, privilegiando cereali integrali e proteine. Il pranzo ideale è un frutto consumato con la buccia.
> DIETA GIAPPONESE DELLE BANANE
L’unico pasto secondo Nagumo deve essere consumato a cena e deve essere leggero, con cereali integrali, proteine, verdure e frutta. Nessuna concessione riguarda gli zuccheri che sono assolutamente vietati. Secondo il dottor Nagumo lo zucchero sarebbe addirittura più dannoso della nicotina delle sigarette in quanto è un alimento tossico che contribuisce ad aumentare il rischio di arteriosclerosi, ictus e patologie cardiache, ma accresce anche il grasso viscerale.
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Perchè la dieta non funziona?
Vi sarà capitato di decidere di ridurre drasticamente le calorie e di non vedere nessuna diminuzione nel peso. Può succedere che nonostante gli sforzi l’ago della bilancia non scenda e i sacrifici non servono per ottenere risultati. Da cosa può dipendere? I fattori in gioco sono molti e in particolare ci sono alcune abitudini che dovete abbandonare se volete dimagrire velocemente. Noi vi spieghiamo perchè a volte la dieta non funziona.
> QUANDO LA DIETA NON FUNZIONA, COSA FARE?
Cosa fare quando la dieta smette di funzionare?
- Non digiunate. Non crediate che smettere di mangiare vi aiuterà a dimagrire. Il digiuno non fa altro che rallentare il metabolismo e in questo modo perdere peso diventa impossibile. Dunque non serve digiunare ma è invece salutare fare 3 pasti al giorno e due spuntini light.
- Bevete di più. Bisogna bere due litri di acqua al giorno, anche attraverso tisane e infusi drenati. In questo modo si eliminano i liquidi in eccesso e si elimina il gonfiore che può essere una delle cause della mancanza del dimagrimento.
- Non mangiare fuori casa. Evitate il più possibile di fare pasti fuori di casa e se proprio siete costretti, fate attenzione a quello che mangiate. Ad esempio, le insalatone con formaggio, tonno e uovo che si trovano nai bar sono super caloriche e abbinano alimenti che non andrebbero mangiati insieme.
- Mangiare carboidrati. Eliminare i carboidrati può inizialmente dare risultati ma non è un buon modo per dimagrire. Dunque diminuiteli drasticamente ma non eliminateli, e preferite i carboidrati integrali che sono più ricchi di fibre e fanno bene alla salute dell’intestino.
- Non mangiare troppa frutta. La frutta non è un alimento dietetico perchè è molto ricca di zuccheri. Dunque va mangiata ma solo in quantità pesate (massimo 150 gr a pasto) e soprattutto la scelta va effettuata tra i frutti meno zuccherini come mele, pere, arance. Evitate kaki, fichi, uva e banane.
- Fare più attività fisica. Cercare di dimagrire senza fare attività fisica è un controsenso. Il movimento accelera il metabolismo e aiuta a bruciare più calorie.
A dieta solo un giorno a settimana per dimagrire senza sacrifici
Dimagrire facendo la dieta solo un giorno a settimana, senza eccessivi sacrifici e senza il pericolo dell’effetto yo yo. E’ quanto promette il programma alimentare ideato da Marc Méssegué, esperto di erbe e di benessere naturale, che consiglia di scegliere un solo giorno a settimana per mangiare di meno depurarsi e detossinare l’organismo perdendo anche peso.
Il principio è semplice. Si sceglie un giorno a settimana – consigliatissimo il lunedì mattina – e per quel giorno si mangia poco. Niente carboidrati, niente sale aggiunto, niente zuccheri, al bando i salumi e i formaggi. Solo a colazione si possono mangiare due fette di pane, miele, marmellata e caffè ma senza latte. Consentite le verdure e le proteine magre del pesce e della carne bianca, insieme alle uova e ai legumi. Pesatevi la mattina del lunedì a digiuno e poi pesatevi la mattina il giorno seguente: scoprirete che avete perso un chilo. Ovviamente si tratta solo di liquidi ma il principio del giorno di magro resta valido per disintossicarsi e smaltire i liquidi in eccesso.
A lungo andare però, questo regime alimentare promette anche un vero dimagrimento della massa grassa. Chiaramente, non essendo una dieta restrittiva, la perdita di peso è molto lenta ma di certo è duratura. Scongiurato l’effetto yo yo e in più questo tipo regime alimentare può diventare un’abitudine settimanale da seguire per tutta la vita. Ricordiamo infatti che anche il professor Veronesi si era espresso più volte a favore di un giorno di digiuno settimanale.
> DIETA DEL DIGIUNO DI UMBERTO VERONESI
Alla fine della dieta di un giorno di Méssegué si possono perdere circa 100 grammi a settimana effettivi, liquidi a parte, che moltiplicati per 365 giorni di un anno fanno un dimagrimento effettivo di 5,2 chili. Niente male per così poco sforzo!
Dieta del digiuno alternato
La dieta del digiuno alternato, detta anche del digiuno intermittente, prevede un programma alimentare che alterna giorni in cui si può mangiare regolarmente senza eccessivi limiti a periodi di sospensione dal cibo, che possono prevedere un intero giorno a settimana o alcune ore della giornata.
Secondo questo metodo alimentare, in Occidente mangiamo troppo spesso e ciò impigrisce il fisico che non viene stimolato a rinnovarsi. L’ispirazione, dicono i sostenitori di questa dieta, viene dall’alimentazione degli antenati che non potevano avere accesso al cibo in qualunque momento e dovevano affrontare periodi di digiuno.
Oggi possiamo acquistare qualunque cosa vogliamo e le nostre dispense sono sempre ben fornite, spesso fin troppo e con alimenti non sempre salutari. Introdurre periodi di digiuno alternandoli a fasi di sazietà indurrebbe dunque un dimagrimento sostanziale.
I vantaggi, secondo ricerche recenti, sarebbero un miglioramento dell’efficienza cardiovascolare e un metabolismo più attivo. Il digiuno indurrebbe il corpo a resettare le proprie abitudini cristallizzate e a tornare reattivo.
Questa pratica di astensione dal cibo d’altronde è da millenni considerata positiva per l’uomo, anche da un punto di vista spirituale e rituale. La scienza moderna ci conferma oggi che può regalare inattesi benefici fisici, regolando per esempio i livelli di insulina.
C’è però un possibile effetto collaterale e cioè la perdita di massa magra perché il corpo a digiuno sarebbe indotto a smontare i muscoli anziché attaccare i grassi. Questo svantaggio si contrasta curando l’alimentazione in modo da introdurre proteine, di buona qualità e in buone quantità, che forniscono al corpo i mattoni per la costruzione del muscolo.
In linea generale, il digiuno alternato prevede uno o due giorni di digiuno a settimana oppure alcune ore ogni giorno. Gli altri pasti possono essere liberi ma è sempre bene scegliere con cura gli alimenti in modo che i nutrienti siano tutti bilanciati e non ci sia un eccesso di grassi e carboidrati, prestando la dovuta attenzione alle proteine.
Il modello più popolare si chiama 5:2 e prevede 5 giorni a settimana di alimentazione regolare e 2 giorni di digiuno durante i quali si riduce l’apporto calorico quotidiano a ¼ (corrispondente a circa 600 calorie per l’uomo e a 500 calorie per le donne). Nel contempo si integra una corretta idratazione e ci si riserva un solo pasto al giorno, la sera. I giorni potete sceglierli a piacere, secondo le vostre esigenze.
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Dieta mima digiuno per le difese immunitarie
La dieta mima digiuno aiuta a rinforzare le difese immunitarie, lo dimostrano studi recenti che hanno scoperto come ridurre le calorie abbia effetti protettivi sulla salute. Secondo Valter Longo, che sostiene questo regime alimentare ed esce in Settembre con un nuovo libro sul tema, la dieta mima digiuno ha ottimi effetti sul sistema immunitario.
La novità riguarda coloro che sono ammalati di tumore: la dieta mima digiuno, in combinazione con la chemioterapia, agisce positivamente sul sistema immunitario che diventa più forte e capace di fronteggiare l’avanzata della malattia.
L’ultimo studio sull’argomento ha riguardato il cancro al seno e il melanoma ed è stato condotto proprio dal gruppo di Valter Longo che dirige l’istituto di longevità della University of Southern California di Los Angeles ed è responsabile del laboratorio di Longevità e Cancro dell’IFOM di Milano.
Nel contempo, un altro studio apparso sulla rivista BMC Cancer ha dimostrato che la dieta mima digiuno su pazienti oncologici protegge il corpo dagli effetti collaterali del trattamento chemioterapico.
Di cosa si tratta, con precisione? L’idea di base della dieta è quella di simulare il digiuno all’interno di un regime alimentare ipocalorico. Studi recenti hanno evidenziato come possa avere ricadute positive su organismi sani, prolungandone la vita, come su organismi ammalati, migliorando le difese del sistema immunitario.
Ponendo le cellule maligne in condizione di malnutrizione, l’efficacia della chemioterapia risulta potenziata. La crescita di tumori si rallenta, le cellule sane risultano più protette. Secondo gli studi dei ricercatori, 3 cicli di dieta mima digiuno abbinati a terapia a base di doxorubicina determinano l’aumento del 33% dei globuli bianchi e il raddoppio delle cellule progenitrici del midollo osseo che creano cellule T, cellule B e cellule K, efficaci nel contrasto del tumore.
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La dieta mima digiuno, cos’è e come funziona
La dieta mima digiuno, nota anche come DMD, è la più chiacchierata del momento e se ne parla da alcune settimane ma senza specificarne bene le modalità. Qualcuno ha parlato della riduzione del numero di calorie ingerite fino al 50%, qualcun altro di un drastico taglio delle proteine.
Quello che si sapeva con certezza era che in 5 giorni al mese, rigorosamente controllati da un medico, si potevano perdere molti chili e guadagnare in salute. Sembra effettivamente un miracolo ed il medico che l’ha messa a punto l’ha studiata proprio per intervenire sull’invecchiamento cellulare e sulle malattie croniche degenerative con un sistema di alimentazione che tiene conto dei vantaggi del digiuno.
Il medico si chiama Valter Longo ed è un biologo americano, direttore del Longevity Institute dell’University of Southern California (USC) e del Laboratorio di Longevità e Cancro all’Istituto IFOM di Milano.
Nulla a che vedere, a prima vista, con una semplice dieta dimagrante. La dieta per il momento è riservata, solo sotto rigido controllo medico, a chi non ha problemi di salute mentre è sconsigliata a chi soffre di diabete, anoressia, agli anziani e a chi ha un indice di massa corporea inferiore a 18. Questo perché interviene drasticamente sul calo di peso e impone fasi di digiuno.
Perché possa essere estesa anche a chi soffre di patologie bisogna aspettare la fase di sperimentazione e le autorizzazioni necessarie. Intanto Longo spiega che pur non trattandosi di un vero e proprio digiuno, vi si avvicina molto.
Lo studio della dieta finora ha coinvolto un gruppo sperimentale di 19 persone, ma anche il medico in prima persona l’ha testata su se stesso. Il 95% di loro non ha abbandonato la dieta nell’arco della sua durata, mentre di solito le percentuali di abbandono sono molto significative.
Come dovrebbe funzionare questa dieta particolare? Si prevede una fase di digiuno di 5 giorni al mese, per un massimo di 5-6 mesi. Gli altri 25 giorni si mangia liberamente, senza modificare le proprie abitudini alimentari.
Durante il periodo detto mima digiuno, si riduce l’apporto calorico del primo giorno del 34% rispetto al fabbisogno quotidiano richiesto dal proprio fisico. Gli altri 4 giorni l’apporto calorico si ridurrà progressivamente fino ad arrivare al 45% del fabbisogno.
È necessario anche osservare un equilibrio specifico tra i macronutrienti nei giorni di mima digiuno. Il primo giorno il rapporto prevede il 10% di proteine, il 56% di grassi e il 34% di carboidrati. Dal secondo al quinto giorno le proteine saranno il 9%, i grassi il 44% e i carboidrati il 47%.
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La dieta che “mima” il digiuno allunga la vita
Digiunare fa bene alla salute, con moderazione. Lo hanno detto in tanti. Arriva così un nuovo regime dimagrante che inganna il nostro corpo: si basa su un ridotto contenuto proteico e un mix speciale di grassi, carboidrati e micronutrienti, con un apporto calorico giornaliero dimezzato. Bisogna seguire questa dieta per 5 giorni ogni 3-6 mesi e non solo manterranno la linea, ma anche la salute.
La dieta del semi-digiuno che allunga la vita
Sono numerose le diete che promettono grandi perdite di peso, senza troppa fatica. C’è da fidarsi? Noi consigliamo sempre di seguire un regime personalizzato impostato da un esperto. Detto ciò esiste un nuovo modello, basato sulla restrizione calorica che può servi ad allungare la vita del 30 percento. In che cosa consiste? Nel semi-digiuno.
Digiuno prolungato, perché è da evitare?
Digiunare fa male alla salute. In molti scelgono l’astensione dal cibo con la scusa di disintossicarsi, in realtà – soprattutto se prolungato – fa male al fisico ed è una forma di malnutrizione. Che cosa comporta? Immaginiamo una macchina: il cibo è il carburante. L’automobile semplicemente se resta a secco smette di funzionare, per il corpo non è subito così.
Dieta del digiuno di Umberto Veronesi
Secondo il professor Umberto Veronesi digiunare per alcune ore al giorno e per 1 giorno a settimana è utile non solo per perdere peso, ma anche e soprattutto per mantenersi in salute e prevenire le malattie. Vediamo meglio di cosa si tratta.
La dieta fast per dimagrire con 2 giorni di digiuno a settimana
La dieta fast funziona, parola di Michael Mosley e Mimi Spencer, lui giornalista medico, lei giornalista del Times. In molti chiamano questo regime dimagrante la dieta del digiuno (dal verbo inglese to fast) perché consiglia di digiunare a intermittenza: il modello è 5/2, ovvero per cinque giorni si mangia tutto quello che si desidera, mentre negli altri due non si possono assumere più di 500/600 calorie.
La dieta 5:2
Oggi parliamo di una dieta dimagrante nata in Gran Bretagna ma che sta facendo diversi proseliti anche in Italia: si tratta della dieta 5:2, ideata dal medico e giornalista di salute e benessere Michael Mosley, basata sul cosiddetto digiuno a giorni alterni. Cerchiamo di capire meglio in cosa consiste questa nuova dieta.
Digiuno, una tecnica per prevenire il diabete
Digiunare fa bene alla salute. Qualcuno sostiene il contrario, soprattutto appena sente bussare i morsi della fame. Eppure secondo i ricercatori dell’Heart Institute dell’Intermountain Medical Center di Murray (Utah, Usa), il digiuno, se programmato ed effettuato sotto stretto controllo, riduce il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 e di malattie coronariche.
Non stiamo quindi parlando di saltare il pasto occasionalmente o di regimi alimentari improvvisati, ma di un digiuno studiato, magari proprio da un medico. Il motivo di questo risultato? Non mangiare provoca la fame, ovviamente, e il nostro corpo in risposta produce più colesterolo, permettendo così di utilizzarlo come fonte di combustibile al posto del glucosio. Questo meccanismo fa diminuire le cellule adipose: meno se ne hanno, meno è probabile che si sviluppi il diabete.
Per dimagrire rompere gli schemi
Rompere gli schemi: è la parola d’ordine di vuole di chi vuole dimagrire per davvero. Non solo sul piano psicologico, ma anche su quello alimentare. Chi si mette a dieta e rispetta per 8 settimane i consigli del nutrizionista senza sgarrare, dimagrisce molto meno (circa 2 kg e mezzo), rispetto a chi mangia ciò che vuole e il giorno dopo fa un piccolo pasto e basta. Questi ultimi perdono 6 kg. Questo è il risultato di una ricerca dell’Università dell’Illinois (USA) condotta da un gruppo di ricercatori molto autorevoli. L’indagine smentisce tutti i luoghi comuni: il primo è quello che digiunare, dopo che si è mangiato molto nei giorni precedenti, non serva. Non solo: la “dieta dei giorni alterni“, fatta di cibi da consumare a volontà (con la sola preoccupazione di stare attenti ai grassi) seguiti il giorno dopo da un quasi totale digiuno (solo 400-450 calorie) dà risultati inaspettati.
Dopo 8 settimane, così hanno evidenziato i ricercatori americani, si sono avuti miglioramenti della pressione arteriosa e dei livelli di colesterolo e trigliceridi. Il colesterolo LDI, quello “cattivo”, si riduceva del 25% in coloro che un giorno si lasciavano andare e l’altro optavano per un regime di semi-digiuno. Da che cosa dipende questo risultato? Perché quelli che fanno una dieta con calorie ben controllare perdono meno peso? Perché la routine li fa sentire inadeguati.
8 miti da sfatare sulle diete!
Quante volte tra le amiche, i parenti e sulle varie riviste più o meno specializzate abbiamo visto o sentito consigli su come dimagrire! Mangia solo questo, bevi quest’altro, fai la dieta del minestrone, del gelato ecc…; e ogni anno la storia si ripete sempre. Siamo sempre alla ricerca di perdere quei chiletti di troppo, senza mai sforzarci più di tanto e magari aggrappandoci anche a false dicerie. Quest’oggi vogliamo sfatarvi alcuni miti sull’aumento di peso e sulle diete in generale. Pronti?
- Mangiando solo frutta e verdura non si ingrassa: a parte guardate bene uno dei miei ultimi post sul fallimento delle diete, inoltre ricordatevi che la frutta è richissima di zuccheri semplici e se ingeriti in abbondanza possono far ingrassare. Attenzione poi ai succhi di frutta che ci fanno perdere la concezione di quanta frutta stiamo mangiando.
- Sono in soprappeso perché è un eredità familiare: ma chi l’ha detto? Sicuramente possiamo ereditare la costituzione e anche la capacità di ingrassare ma non il soprappeso o addirittura l’obesità; queste ultime dipendono esclusivamente dal numero di calorie che introduciamo!
- Se mangiamo dopo le 10 di sera ingrassiamo di più: dobbiamo sempre ricordare che non è quando ma quanto mangiamo; è sempre bene iniziare la giornata con una colazione completa e la sera con una cena leggera, ma questo perché abbiamo tutta la giornata per smaltire le calorie ingerite