Attenzione: l’istruttore di palestra che scrive una dieta e la dà ai suoi assistiti commette il reato di esercizio abusivo della professione perchè prescrive diete personalizzate, senza i dovuti titoli medici, agli sportivi.
E non cambi se la dieta viene definita sportiva anzichè dimagrante, perchè il risultato è lo stesso: a prescrivere una dieta, secondo la legge, può essere solo un medico dietologo o nutrizionista ma non un personal trainer o un istruttore di palestra.
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Anche se lo fa gratuitamente, anche se propone solo “consigli alimentari”, se il personal trainer non è in possesso dei requisiti previsti dalla legge non può assolutamente dare consigli sull’alimentazione senza commettere un illecito. A dirlo è una interessante sentenza della Cassazione che potrebbe essere particolarmente interessante e attuale, visto l’andazzo di molti centri sportivi.
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Anche se in molto fanno confusione sulla figura professionale a cui la legge attribuisce il potere di prescrivere diete, resta il fatto che secondo il tribunale solo un medico può farlo. Il biologo o il nutrizionista invece possono elaborare e determinare il «regime alimentare» dei propri clienti. Ma nel caso dell’istruttore di palestra, nel caso venisse trovato a compilare, su foglietti di carta o con email, diete personalizzate ai propri amici o ai clienti del centro sportivo, rischia il carcere.
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E non importa se lo fa per lavoro o gratuitamente, o solo perché gli è stato chiesto un uggerimento. Il codice penale è durissimo e stabilisce che chiunque abusivamente esercita una professione, per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa da 103 a 516 euro.
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