La dieta volumetrica è un regime alimentare interessante nella sua composizione: non è previsto nessun conto di grammi e calorie. Qualcosa che insieme alla struttura della dieta sembra funzionare a favore di chi vuole perdere peso.
dieta volumetrica
Dieta volumetrica: come funziona e menu settimanale
La dieta volumetrica, frutto dell’idea della dottoressa Barba Roll, è un modo diverso dal solito di intendere l’alimentazione. Generalmente, quando si inizia una dieta si comincia a pesare qualunque alimento ma per la dieta volumetrica non è così.
Dieta volumetrica, come funziona
Il suo funzionamento è molto semplice: si utilizzano cinque ciotole ed un piatto per dosare qualunque tipo di cibo. Le ciotole sono di grandezze variabili a seconda del cibo che contengono. La più grande è quella che deve contenere verdure crude, segue poi la ciotola per le verdure cotte, quella per i carboidrati (meglio se integrali) e i legumi e quella per la frutta. Per finire c’è anche la ciotolina più piccola, cioè quella che contiene frutta secca o condimenti come l’olio. Nel piatto si dosano invece le proteine animali di carne, pesce e formaggi.
DIETA VOLUMETRICA PER TAGLIARE LE CALORIE MANGIANDO
A ben guardare si tratta di una semplice dieta mediterranea, completa di tutti gli alimenti fondamentali, ma la differenza è che con la dieta volumetrica ci si libera facilmente della schiavitù della bilancia e inoltre, riempiendo per bene ciotole e piatti anche l’occhio ne beneficia, perchè vedendo un piatto colmo di cibo favorisce il senso di sazietà.
Dieta volumetrica menu settimanale
Per ogni giorno della settimana sono previsti 5 pasti al giorno, tre principali e due spuntini. A colazione si buò bere tè o latte scremato, da abbinare a 40 gr di pane integrale con un cucchiaino di marmellata o di formaggio fresco. Gli spuntini sono tutti a base di centrifugati di verdure e tè verde.
Ecco due esempi di menu giornaliero:
Pranzo: orata al forno con pomodori e zucchine; insalata verde mista con indivia, tarassaco, scarola, condita con un cucchiaino di olio extravergine d’oliva, erba cipollina, basilico e poco sale
Cena: tacchino al curry e coriandolo; carote con prezzemolo; radicchio condito con un cucchiaino di olio extravergine d’oliva, sale, prezzemolo tritato e succo di limone
Pranzo: pasta integrale con melanzane grigliate, pomodorini pachino, cubetti di mozzarella light; insalata di germogli, carote, finocchio, sedano, condita con un cucchiaino di olio extravergine d’oliva e poco sale
Cena: zucchine stufate con cipolla e aromi, un cucchiaino di olio extravergine di oliva e menta; salmone affumicato in carpaccio servito con un’insalata di valerianella, pomodorini, sedano; una fetta di pane integrale.
Dieta volumetrica per tagliare le calorie mangiando
La dieta volumetrica è un regime dimagrante creato negli Stati Uniti da Barbara Rolls e Robert Barnett; questo programma si basa sul consumo di alimenti poveri di calorie ma in grado di saziare. Non si tratta, dunque, di una dieta da fame, bensì di un programma che permette di mangiare e di sentirsi sazi pur tagliando le calorie.
La dieta volumetrica, dimagrire mangiando
La dieta volumetrica è stata elaborata negli Stati Uniti da Barbara Rolls e Robert Barnett in collaborazione con l’Eating lab in Pennsylvania. Si tratta di un programma dietetico particolarmente adatto a chi ha sempre molto appetito e non riesce a seguire una qualunque dieta dimagrante poichè ciò lo rende cronicamente affamato.
Questo tipo di dieta, introdotta con qualche variazione nel nostro paese, si fonda sul potere saziante, a parità di calorie, di alcuni cibi rispetto ad altri. Secondo i suoi ideatori infatti il necessario controllo delle calorie è facilitato dalla scelta di cibi con un’elevata capacità saziante, quali frutta, verdura, ortaggi e legumi e questo “stratagemma” consentirebbe di ottenere il tanto desiderato dimagrimento principalmente tenendoci alla larga dalle tentazioni.
Più precisamente, la valutazione di quali alimenti sia più opportuno consumare avviene in base al calcolo della loro densità calorica, che si ottiene dividendo il numero delle calorie apportate da ciascun alimento per il suo peso in grammi: più bassa è la densità calorica, maggiori sono le porzioni di quell’alimento che si possono consumare senza preoccuparsi di prendere peso.