Saltare la colazione per dimagrire con la dieta due pasti al giorno

La nuova dieta che viene dalla Gran Bretagna si chiama “dieta due pasti al giorno” ed è un regime alimentare che prende ispirazione dalle più famose diete mima digiuno e propone di saltare la colazione in modo da creare un intervallo di digiuno, completamente senza cibo, nell’organismo per un periodo di circa 16 ore.

La dieta dei due pasti al giorno è stata ideata dal personal trainer britannico Max Lowery che sostiene di aver perso il 10% del suo grasso corporeo semplicemente saltando la colazione e facendo pasti completi ma sani a pranzo e a cena. La sua dieta è un’alternativa alla dieta del digiuno intermittente, quella che prevede di digiunare 2 giorni a settimana e di mangiare normalmente negli altri cinque.

DIETA DEL DIGIUNO ALTERNATO

Il problema di questa dieta infatti è che nei giorni di digiuno si soffre molto e poi, per risposta, si è spinti a mangiare troppo nei giorni di libertà. Saltando un pasto invece si può approfittare dei benefici del digiuno sull’organismo e si riesce ad essere più costanti.

DIETA GIAPPONESE DEL DIGIUNO: IL SEGRETO DELLA LONGEVITA’

Sebbene i nutrizionisti siano d’accordo con i benefici del digiuno sull’organismo, l’idea di saltare la colazione non convince del tutto. Numerosissimi studi hanno confermato che una colazione completa è indispensabile per iniziare bene la giornata, con la giusta dose di energie.

LA DIETA FAST PER DIMAGRIRE CON DUE GIORNI DI DIGIUNO A SETTIMANA

Inoltre il metabolismo basale al mattino è più veloce e si bruciano più calorie. Secondo i nutrizionisti quindi, nel caso in cui si voglia seguire una tale dieta dei due pasti al giorno, sarebbe preferibile saltare la cena e non la colazione, oppure sostituire la cena con un pasto leggerissimo, ad esempio a base di due mele cotte e poi andare a letto presto.

La dieta mima digiuno è meno efficace di quella tradizionale

Dieta mima digiuno o dieta del digiuno intermittente, negli ultimi anni le diete che prevedono giornatedi digiuno alternate a giornate di alimentazione regolare sono diventate sempre più trendy. Tendenze e mode, appunto, e non veri stili di vita sani, almeno secondo quando rivela l’ennesimo studio scientifico.

Si tratta di una ricerca pubblicata su JAMA Internal Medicine secondo la quale la dieta del digiuno a giorni alterni potrebbe essere più difficile da seguire di una dieta quotidiana a moderata restrizione calorica e, in generale, non è più efficace per far perdere peso e prevenire malattie cardiovascolari.

> LA DIETA MIMA DIGIUNO, IN COSA CONSISTE

I ricercatori hanno analizzato l’andamento della dieta di 100 persone obese o in sovrappeso per valutare se la dieta del digiuno fosse più efficace rispetto a una tradizionale dieta a restrizione calorica. Nello studio, chi è stato sottoposto a una dieta tradizionale doveva assumere il 75% delle calorie che di solito consumava prima della dieta, mentre chi ha seguito la dieta intermittente doveva consumare il 25% e il 125% delle calorie a giorni alterni.

> DIETA MIMA DIGIUNO PER LE DIFESE IMMUNITARIE

Alla fine della dieta entrambi i gruppi hanno consumato in totale le stesse calorie, distribuite in modo diverso nel corso del tempo. Dopo sei mesi, i componenti di entrambi i gruppi avevano perso il 6% del loro peso corporeo a dimostrazione del fatto che non c’è grande differenza di dimagrimento tra le diete del digiuno e quelle tradizionali. Inoltre anche valori come la pressione sanguigna, i trigliceridi e l’insulina non erano molto diversi.

> LA DIETA CHE MIMA IL DIGIUNO ALLUNGA LA VITA

Una differenza che invece i ricercatori hanno sottolineato sta nel numero di partecipanti che hanno abbandonato la dieta. Il 38% di quelli che seguivano la dieta mima digiuno ha rinunciato prima di portarla al termine, mentre solo il 29% del gruppo di controllo l’ha abbandonata. Chi seguiva la dieta intermittente era anche più propenso a sgarrare mangiando troppo nei giorni di magra e troppo poco negli altri giorni.

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Dieta mima digiuno per le difese immunitarie

La dieta mima digiuno aiuta a rinforzare le difese immunitarie, lo dimostrano studi recenti che hanno scoperto come ridurre le calorie abbia effetti protettivi sulla salute. Secondo Valter Longo, che sostiene questo regime alimentare ed esce in Settembre con un nuovo libro sul tema, la dieta mima digiuno ha ottimi effetti sul sistema immunitario.

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La novità riguarda coloro che sono ammalati di tumore: la dieta mima digiuno, in combinazione con la chemioterapia, agisce positivamente sul sistema immunitario che diventa più forte e capace di fronteggiare l’avanzata della malattia.

L’ultimo studio sull’argomento ha riguardato il cancro al seno e il melanoma ed è stato condotto proprio dal gruppo di Valter Longo che dirige l’istituto di longevità della University of Southern California di Los Angeles ed è responsabile del laboratorio di Longevità e Cancro dell’IFOM di Milano.

Nel contempo, un altro studio apparso sulla rivista BMC Cancer ha dimostrato che la dieta mima digiuno su pazienti oncologici protegge il corpo dagli effetti collaterali del trattamento chemioterapico.

Di cosa si tratta, con precisione? L’idea di base della dieta è quella di simulare il digiuno all’interno di un regime alimentare ipocalorico. Studi recenti hanno evidenziato come possa avere ricadute positive su organismi sani, prolungandone la vita, come su organismi ammalati, migliorando le difese del sistema immunitario.

Ponendo le cellule maligne in condizione di malnutrizione, l’efficacia della chemioterapia risulta potenziata. La crescita di tumori si rallenta, le cellule sane risultano più protette. Secondo gli studi dei ricercatori, 3 cicli di dieta mima digiuno abbinati a terapia a base di doxorubicina determinano l’aumento del 33% dei globuli bianchi e il raddoppio delle cellule progenitrici del midollo osseo che creano cellule T, cellule B e cellule K, efficaci nel contrasto del tumore.

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La dieta mima digiuno può ridurre i sintomi della sclerosi multipla

Rallentare il decorso e diminuire i sintomi della sclerosi multipla. La dieta potrebbe fare anche questo, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Cell Reports e condotto da Valter Longo dell’Istituto Firc di Oncologia molecolare di Milano e dell’Università della California Meridionale. Si tratta di una dieta mima digiuno, quindi altamente ipocalorica.

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La dieta mima digiuno, cos’è e come funziona

La dieta mima digiuno, nota anche come DMD, è la più chiacchierata del momento e se ne parla da alcune settimane ma senza specificarne bene le modalità. Qualcuno ha parlato della riduzione del numero di calorie ingerite fino al 50%, qualcun altro di un drastico taglio delle proteine.

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Quello che si sapeva con certezza era che in 5 giorni al mese, rigorosamente controllati da un medico, si potevano perdere molti chili e guadagnare in salute. Sembra effettivamente un miracolo ed il medico che l’ha messa a punto l’ha studiata proprio per intervenire sull’invecchiamento cellulare e sulle malattie croniche degenerative con un sistema di alimentazione che tiene conto dei vantaggi del digiuno.

Il medico si chiama Valter Longo ed è un biologo americano, direttore del Longevity Institute dell’University of Southern California (USC) e del Laboratorio di Longevità e Cancro all’Istituto IFOM di Milano.

Nulla a che vedere, a prima vista, con una semplice dieta dimagrante. La dieta per il momento è riservata, solo sotto rigido controllo medico, a chi non ha problemi di salute mentre è sconsigliata a chi soffre di diabete, anoressia, agli anziani e a chi ha un indice di massa corporea inferiore a 18. Questo perché interviene drasticamente sul calo di peso e impone fasi di digiuno.

Perché possa essere estesa anche a chi soffre di patologie bisogna aspettare la fase di sperimentazione e le autorizzazioni necessarie. Intanto Longo spiega che pur non trattandosi di un vero e proprio digiuno, vi si avvicina molto.

Lo studio della dieta finora ha coinvolto un gruppo sperimentale di 19 persone, ma anche il medico in prima persona l’ha testata su se stesso. Il 95% di loro non ha abbandonato la dieta nell’arco della sua durata, mentre di solito le percentuali di abbandono sono molto significative.

Come dovrebbe funzionare questa dieta particolare? Si prevede una fase di digiuno di 5 giorni al mese, per un massimo di 5-6 mesi. Gli altri 25 giorni si mangia liberamente, senza modificare le proprie abitudini alimentari.

Durante il periodo detto mima digiuno, si riduce l’apporto calorico del primo giorno del 34% rispetto al fabbisogno quotidiano richiesto dal proprio fisico. Gli altri 4 giorni l’apporto calorico si ridurrà progressivamente fino ad arrivare al 45% del fabbisogno.

È necessario anche osservare un equilibrio specifico tra i macronutrienti nei giorni di mima digiuno. Il primo giorno il rapporto prevede il 10% di proteine, il 56% di grassi e il 34% di carboidrati. Dal secondo al quinto giorno le proteine saranno il 9%, i grassi il 44% e i carboidrati il 47%.

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