Sette chili in due settimane: è stato questo il calo di peso archiviato da Iva Zanicchi seguendo la dieta messa a punto da Alberico Lemme. Per lei si tratta del secondo approccio a questo regime alimentare spesso criticato.
dieta lemme
Le 5 diete per dimagrire più seguite del 2017
Non è soltanto per affrontare la prova costume che si decide di fare la dieta, piuttosto la dieta sta pian piano diventando un modo per cambiare stile di vita, migliorarlo o cambiare abitudini sbagliate nell’alimentazione che a lungo andare possono portare ad accumulare chili di troppo. Eccovi un elenco delle 5 diete più seguite del 2017, tra cui troverete qualche vecchia conoscenza e anche qualche metodo di cui non fidarsi troppo:
1. Dieta Sirt
Seguita da Adele e da Pippa Middleton, questa dieta punta ad aumentare l’assunzione dei cosiddetti cibi sirt, cioè quelli in grado di stimolare la sirtuina, ormone implicato nel digiuno che aiuta a massimizzare il dimagrimento. I primi giorni di questo regime alimentare sono abbastanza duri ma dal quarto giorno in poi diventa quasi una normale dieta ipocalorica, ad alto contenuto di cibi sirt. Promesse: 3 chili solo nella prima settimana.
DIETA SIRT, PERDERE PESO ATTIVANDO IL GENE MAGRO
2. Dieta Dukan dei sette giorni
La criticassima dieta Dukan, molto restrittiva e iperproteica, è ritornata nella sua versione più soft. Si tratta di seguire un regime in 7 giorni che ricomincia ogni lunedì. Primo giorno solo proteine, il secondo giorno si possono aggiungere le verdure e così via fino ad arrivare a sabato e domenica nei quali si può mangiare tutto, anche i carboidrati.
3. Dieta Lemme
Sarà vero, oppure è un grande bluff? Pare che nonostante le pagliacciate televisive la dieta Lemme riscuota ancora un grande successo. Si mangia pasta a colazione, carne a pranzo e cena, niente sale e niente zucchero. E Lemme sostiene di avere ideato una versione vegetariana nella quale si possono mangiare tantissimi tipi di verdure.
4. Dieta vegana
Aumentare il consumo di frutta e verdura, in questo caso in dosi massicce. Il principio della dieta vegana è quello di eliminare tutti gli alimenti di origine animale, compresi latticini e uova. Le proteine animali sono sostutuite da quelle vegetali provenienti da legumi. Attenzione alle carenze proteiche.
FILOSOFIA ALIMENTARE, L’INTERVISTA AL DOTTOR LEMME
5. Dieta Plank
Molto simile alla dieta Dukan, anche in questo caso si tratta di una dieta iperproteica nella quale i carboidrati sono concessi solo al mattino. Lo schema da seguire prevede colazione solo con caffè non zuccherato e un panino piccolo e poi pranzi e cene a base di proteine e verdure.
Dieta Lemme, è pericolosa?
Alberico Lemme, farmacista, è l’ormai noto autore della “filosofia alimentare” che avrebbe fatto perdere 17 chili a vip come Flavio Briatore in poco più di un mese. Nota anche come la dieta degli “spaghetti a colazione”, proprio perché propone di mangiare grandi quantità di pasta come primo pasto della giornata, la dieta Lemme è ultimamente anche al centro del dibattito in tv tra sostenitori e assoluti oppositori.
Ma la dieta Lemme fa veramente male? Per rispondere a questa domanda abbiamo cercato di analizzare le sue regole. Di buono la dieta Lemme ha di sicuro l’obbligo di rispettare determinate fasce orarie per consumare i pasti. Questa infatti è un’ottima abitudine perché il nostro corpo ad esempio è più disposto ad assimilare meglio i carboidrati durante le prime ore della giornata e molto meno la sera.
Su altri aspetti della dieta invece bisogna essere molto più attenti. Ad esempio il dottor Lemme suggerisce la totale rinuncia al sale, che però – sebbene andrebbe regolato nella nostra alimentazione – non può essere del tutto eliminato perché si corre il rischio di avere capogiri, debolezza e cali di pressione.
Un’alimentazione in cui si possono mangiare quantità illimitate di pasta a colazione e di carne a pranzo è rischiosa anche perché non educa al corretto rapporto con il cibo, un rapporto che implica anche la scelta di alimenti variegati, come carboidrati, proteine verdure e frutta, senza rinunciare a niente. Infine la dieta Lemme propone un dimagrimento troppo veloce per non essere pericoloso. Una dieta salutare deve permettere di perdere al massimo 4 chili al mese o poco più. Perdere molto peso in poco tempo può significare fare un danno irreparabile al nostro corpo che perde sia la massa grassa che i tessuti nobili della massa magra.
Filosofia Alimentare, l’intervista al Dott. Lemme
Sicuramente avrete sentito parlare della Dieta Lemme, conosciuta anche con il nome di Filosofia Alimentare, ideata dal Dott. Alberico Lemme: un regime alimentare dimagrante che promette di far perdere anche 10 chili in un mese; la Dieta Lemme, oltre che per il dimagrimento veloce, è famosa anche perché, a differenza della gran parte delle diete, non si basa sul calcolo delle calorie e perché propone abbinamenti considerati insoliti per determinati pasti.
La dieta Lemme
Oggi continuiamo i nostri approfondimenti sulle diete più note occupandoci della dieta Lemme, che più che una dieta vera e propria è una “filosofia alimentare”, almeno secondo le intenzioni del suo ideatore, cioè il Dottor Alberico Lemme; come tutte le diete, anche la Lemme, ha diversi estimatori ma anche molti detrattori, vediamo, quindi, di capire in cosa consiste questa dieta e quali sono i suoi punti di forza e quali, invece, quelli deboli.
La dieta Lemme
La dieta Lemme prende il nome dal suo ideatore, l’italiano Alberico Lemme, farmacista di Desio in Brianza, autore del volume L’uomo che sussurrava ai ciccioni, i segreti di filosofia alimentare. Il metodo di dimagrimento Lemme, al quale l’autore in realtà preferisce riferirsi con il termine filosofia alimentare, è balzato agli onori delle cronache, oltre che per la personalità carismatica del suo “papà”, perchè promette un dimagrimento davvero notevole (addirittura da 7 a 10 kg al mese) senza troppe restrizioni e sacrifici.
La dieta Lemme infatti non si fonda sul calcolo giornaliero delle calorie (che il dottor Lemme ritiene fuorviante e superato) quanto piuttosto su parametri quali l’indice glicemico degli alimenti, la loro composizione chimica, l’ora alla quale vengono assunti, il modo in cui vengono associati e il pool enzimatico individuale. Ne consegue, afferma lo stesso Lemme, che in questo programma alimentare il cibo viene usato come un farmaco, del quale però possono essere consumate ad ogni pasto quantità illimitate.