dieta durante menopausa

Dieta Galveston per donne in menopausa

La dieta Galveston è stata creata per le donne in menopausa, cercando di rispondere ad ogni esigenza alimentare e prendendo in considerazione i cambiamenti ormonali della categoria: ma si tratta di un regime alimentare valido per tutti?

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La dieta per la donna in menopausa

La menopausa è un momento delicato della vita della donna. Le ovaie smettono di funzionare, la donna perde completamente la sua fertilità e c’è un calo degli estrogeni. Di norma avviene tra i 45 e i 55 anni e si diagnostica dopo un anno di assenza del ciclo. Queste modificazioni portano con sé una serie di problematiche, legate alla salute delle ossa e al sovrappeso. È quindi molto importante fare attenzione alla dieta.

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dieta postmenopausa

Come mantenere la linea dopo la menopausa? Ecco la dieta per le signore over 50

 

dieta postmenopausaLa menopausa è un momento molto complicato della vita delle donne: c’è un aspetto psicologico, che coincide con la fine della fertilità, e poi c’è un aspetto fisico, che comporta una serie di cambiamenti ormonali a volte molto fastidiosi. Uno dei problemi più imbarazzanti è l’aumento di peso: un gruppo di ricercatori americani ha elaborato uno studio per comprendere quali siano i migliori consigli dietetici per mantenere la perdita di peso a lungo termine dopo una dieta a seguito della menopausa.

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Perchè donne ingrassano menopausa dieta

Perchè le donne ingrassano in menopausa? La dieta da seguire

Perchè donne ingrassano menopausa dieta È vero che in menopausa s’ingrassa? Dipende. In generale, lo squilibrio ormonale porta ad accumulare il grasso soprattutto sul girovita e secondo una ricerca condotta dagli esperti della Ohio State University, la causa sarebbe di un enzima, nome in codice Aldh1a1 e interessa unicamente il sesso femminile.

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Caffè per prevenire la gotta

Secondo uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Boston University School of Medicine, coordinati dal dr. Hyon K. Choi, bere grandi quantità di caffè nel corso della vita, dimezza, per le donne, la possibilità di contrarre la gotta dopo la menopausa.

I ricercatori non hanno ancora stabilito quale sia il principio attivo contenuto nel caffè in grado di scongiurare l’insorgenza della malattia, che colpisce in realtà soprattutto gli uomini, ma escludono che possa trattarsi della caffeina dal momento che essa è contenuta anche in altre bevande (come il tè) le quali non si sono però dimostrate in grado di sortire il medesimo risultato.

Questo dunque il consiglio del dottor Choi

In particolare il rischio di gotta diminuisce del 22% se l’intake medio durante la vita è stato di 1-3 tazze di caffè al giorno, ma del 57% se l’intake medio durante la vita è stato di più di 4 tazze di caffè al giorno. Se siete forti bevitrici di caffè e nella vostra famiglia ci sono casi di gotta, io non smetterei.

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La dieta iperproteica aumenta il rischio di osteoporosi

Secondo uno studio della statunitense Pardue University, pubblicato sul Journal of Gerontology: Medical Sciences, seguire una dieta ipercalorica iperproteica in menopausa aumenta il rischio di osteoporosi. I ricercatori sono giunti a questa conclusione dopo aver analizzato i dati relativi a due studi: il primo vedeva coinvolte 28 donne in postmenopausa di età compresa tra i 43 e gli 80 anni, quindici delle quali dovevano seguire una dieta senza carne nella quale le uniche fonti di proteine erano legumi, latticini e uova che rappresentavano il 18 per cento dell’introito calorico.

Le restanti 13 partecipanti seguivano invece una dieta composta al 30% da proteine, il 40% delle quali proveniva da carne di maiale magra e il 60% da legumi, latticini e uova. Al temine delle 12 settimane di sperimentazione tutte le partecipanti, di entrambi i gruppi, erano dimagrite in media di 8 chili e mezzo, ma quelle che avevano seguito un regime alimentare maggiormente proteico mostravano una demineralizzazione ossea.

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Dieta e menopausa, il parere dell’esperto (terza parte)

Dieta e menopausa, il parere dell'esperto (terza parte)Come promesso pubblichiamo oggi la terza ed ultima parte dell’intervista al Prof. Martorana, docente di Ginecologia ed Endocrinologia presso l’Università degli Studi di Palermo, che ha risposto per noi ad alcune delle domande più frequenti sulla menopausa.

Quanto un allenamento fisico regolare aiuta a mantenersi in forma in menopausa?

Non c’è dubbio che un corretto e regolare allenamento fisico, come detto in precedenza, svolto in palestra o grazie ad una passeggiata di 30-45 minuti fatta tutti i giorni ad andatura medio-veloce o ancora una corsa di 30 minuti a giorni alterni dia la possibilità di allontanare sempre più lo spettro di quell’erosione e di quella riduzione dei dischi intervertebrali che a lungo andare determinano la ‘gobba della vedova’. Questa viene così chiamata poichè, visto che l’età media della donna è superiore a quella dell’uomo, statisticamente le donne sopravvivono ai loro mariti; diventando vedove alle soglie della senilità ed avendo l’osteoporosi, come conseguenza insorge questa forma di cifoscoliosi tipica della terza età.

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Dieta e menopausa, il parere dell’esperto (seconda parte)

Come promesso pubblichiamo oggi la seconda parte dell’intervista al Prof. Martorana docente di Ginecologia ed Endocrinologia dell’Università degli Studi di Palermo, che ha risposto per noi ad alcune delle domande più frequenti sulla menopausa.

Dottor Martorana, esiste un’alternativa naturale agli estrogeni?

Certamente sì! In natura esistono alimenti più o meno ricchi di estrogeni, i cosiddetti fitoestrogeni, presenti in moltissimi vegetali. La  soia (biologica e non OGM) è uno degli alimenti più efficaci nel prevenire problemi legati a deficenze ormonali. Come ho detto prima, le donne orientali che fanno un consumo quotidiano di soia riducono l’incidenza delle vampate, dei problemi cardiocircolatori, di tumori, di osteoporosi e di cancro al seno e all’utero. Mentre bisogna evitare le diete squilibrate e l’assunzione di farmaci che vengono magari ampiamente pubblicizzati, ad esempio la sibutramina, perché una certa aliquota di grasso è fondamentale per l’interconversione degli ormoni androgeni prodotti dall’ovaia e per la loro bioconversione in estrogeni, lavoro svolto dal tessuto adiposo. Quindi non obesità, non sovrappeso ma una giusta aliquota di grasso dovrebbe rappresentare una costante delle donne in questo periodo della vita. Non c’è dubbio che con una sana alimentazione deve coesistere un corretto e regolare esercizio fisico.

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Dieta e menopausa, il parere dell’esperto (prima parte)

Argomento molto sentito dalle cinquantenni dei nostri giorni è certamente la menopausa inevitabile “data di scadenza” che la natura ci impone, coercitivamente, senza chiedere il permesso. Menopausa significa letteralmente ‘arresto delle mestruazioni’ e si verifica in genere tra i 45 e i 56 anni di vita. Eppure, giusto perché è un evento naturale, non si deve vivere come l’inizio della fine.

Anzi, basta seguire alcuni semplici consigli e questo periodo può diventare una vera e propria rinascita. Con un minimo d’informazione, saggezza e sfida, oggi, grazie alle ricerche scientifiche combinate con le sperimentazioni farmaceutiche e di medicina naturale, anche questo processo ineluttabile quale la menopausa può essere affrontato restituendo alle donne quella femminilità che tante pensano di perdere e soprattutto ritardando il processo d’invecchiamento che subisce il corpo a cominciare dalle ossa per finire alla pelle.

Per rispondere ad alcune delle domande più frequenti sulla menopausa abbiamo intervistato il Medico ginecologo Prof. Antonio Martorana, Direttore dell’Istituto di Ginecologia di Palermo e docente di Ginecologia ed Endocrinologia dell’Università degli Studi di Palermo.

Prof. Martorana, la menopausa è un periodo molto delicato per le donne, soprattutto nella fase iniziale, che precede la comparsa dei sintomi (climaterio). Quali sono i principali sintomi che pesano sulla qualità della vita?

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Ferro e rame, i minerali nemici dei cinquantenni

Assicurarsi per mezzo dell’alimentazione dosi adeguate di minerali come ferro e rame è sicuramente consigliato quando si è giovani ma, secondo gli esperti, lo è meno quando si è un po’ avanti con gli anni poiché potrebbero causare danni alla salute. Un nuovo studio dell’University of Michigan mette in guardia contro i danni causati da alimenti ricchi di rame e ferro per le persone di 50 anni o più. Secondo i ricercatori, infatti, queste sostanze possono aumentare il rischio di sviluppare malattie legate all’età come l’Alzheimer, l’emocromatosi, ovvero un accumulo di ferro nell’organismo, e il morbo di Wilson, ovvero una malattia metabolica collegata al rame.

Per questo motivo i ricercatori suggeriscono che le persone con più di 50 anni dovrebbero ridurre drasticamente l’assunzione di questi due minerali. Nella relazione pubblicata sulla rivista Chemical Research in Toxicology dell’American Chemical Society, il coordinatore dello studio, dott. George Brewer, sottolinea come il danno ossidativo derivato dall’eccesso di accumulo di metalli accresce con l’età, e la selezione naturale cessa di agire dopo i 50 anni.

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Con l’età le donne assumono più peso degli uomini

Anche se le donne e gli uomini d’oggi sono più longevi e più dinamici rispetto ai tempi passati, tutti in vecchiaia tendono ad avere una composizione corporea diversa, costituita più di grasso che di massa magra. La donna, in particolare, in 40 anni, ovvero dai 20 ai 60 anni, assume mediamente 11 chili di grasso .

“Questo aumento di peso è dovuto alla trasformazione del corpo, alla gravidanza affrontata nel corso della vita che fa accumulare grasso e alle modificazioni ormonali che si subiscono in menopausa“.

Lo ha sottolineato il professor Carlo Cannella, insegnante di scienza dell’alimentazione all’Università La Sapienza di Roma, e coordinatore dei diplomi di dietista, analizzando insieme ad un team di ricercatori le motivazioni che spingono molte donne, dopo le festività, a riprendere con più energia l‘attività fisica sottoponendosi a diete strette per arrivare in forma all’estate.

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