Delle virtù benefiche del miele vi abbiamo parlato in diverse occasioni. Oggi però torniamo sull’argomento con l’aiuto di un esperto; il contributo che segue è infatti curato dal dottor Paolo Scicolone, tecnologo alimentare. Il dottor Scicolone, vive e lavora a Catania, dove esercita già da diversi anni la libera professione di consulente alimentare.
Buona lettura!
Considerato con distacco dagli ortodossi della dieta ipocalorica ma benedetto dalle usanze popolari e dai nutrizionisti più attenti ai valori nutrizionali complessivi degli alimenti, fra scienza e mito un posto di assoluto riguardo nelle culture di tutti i popoli è sicuramente riservato al miele. Prima dell’avvento della “civiltà”, questo alimento rappresentava praticamente l’unico sapore dolce conosciuto dall’uomo; certo, si mangiavano anche frutta, radici zuccherine, petali di fiori dolciastri ma il gusto pieno e tondo del dolce lo trovava solo nel miele. Come tutti i prodotti dell’arnia è per noi un “superalimento”, purchè sia integrale e vergine. Universalmente e tradizionalmente riconosciuto per le sue virtù salutistiche è oggi, letteratura scientifica alla mano, considerabile come un efficacissimo integratore alimentare ed utile coadiuvante come rimedio in diverse patologie.
Attualmente i tipi di miele in commercio sono diversi e traggono proprietà e virtù dai fiori da cui sono derivati.
- Miele di abete: di colore molto scuro, quasi nero, fortemente aromatico con sapore assai gradevole, il miele di abete è ritenuto un ottimo antisettico polmonare e delle vie respiratorie in grado di produrre effetti antipiretici, espettoranti, spasmolitici.