Con l’arrivo dell’estate e della tanto temuta prova bikini, impazzano le diete dimagranti, tra cui anche quella del gruppo sanguigno, messa a punto dal naturopata Peter D’Adamo. Secondo quest’approccio, ad ogni gruppo sanguigno corrispondono diverse glicoproteine nelle cellule che rendono più “digeribili” alcuni cibi e meno altri. Questo regime sin dalla sua comparsa è sempre stato duramente criticato e le conferme in questo senso continuano ad arrivare.
dieta del gruppo sanguigno
La dieta dei gruppi sanguigni non ha validità scientifica
Sono numerose le diete strane e pseudo scientifiche che per anni hanno illuso persone desiderose di perdere peso, ovviamente senza fare alcuna fatica. Alla fine degli anni Novanta è arrivata sul mercato la dieta dei gruppi sanguigni, di cui anche noi abbiamo parlato, perché è stata spesso al centro di numerosi dibattiti. Questo regime alimentare, secondo quanto emerso da uno studio canadese, non ha alcuna validità scientifica.
La dieta del gruppo sanguigno: i cibi permessi e quelli vietati per ogni gruppo
La settimana scorsa vi abbiamo parlato della dieta del gruppo sanguigno, il regime alimentare dietetico ideato dal naturopata italo-ameriano Peter D’Adamo, il quale ha creato una dieta basata sul gruppo sanguigno d’appartenenza che sarebbe in grado di influenzare la nostra alimentazione.
La dieta del gruppo sanguigno
Sicuramente avrete sentito parlare della dieta del gruppo sanguigno, un regime alimentare dietetico ideato da un naturopata americano che si basa sulla convinzione che il gruppo sanguigno d’appartenenza sia fondamentale per elaborare una dieta corretta.
La dieta del gruppo sanguigno non serve solo a dimagrire
La dieta del gruppo sanguigno è stata molto critica. Alla fine del 2010 c’è stata anche una classifica con le peggiori diete seguite dalle star e anche quella del sangue è stata nominata. Sono passati pochi mesi e tutto sembra essersi modificato. Il motivo? Uno studio dell’Università della Pennsylvania (Usa), condotto una ricerca su 20.000 persone, ha dimostrato oltre a favorire il dimagrimento, permette anche di capire se una persona è a rischio tumore, ma anche d’infertilità, ulcera dello stomaco, infarto e altre malattie.
Insomma, nel sangue c’è scritta la nostra vita. Pensate che, secondo gli esperti, le persone con il gene Adamts7 siano predisposte all’infarto, ma se il loro gruppo è 0 le probabilità di morire di crepa cuore sono praticamente nulle. Muredach Reilly, responsabile dello studio, è convinto che partendo da questo dato si potranno sviluppare nuove terapie per le persone a rischio d’infarto, oltre a una serie di diete personalizzate per mantenere le persone in salute e in forma.
La dieta del gruppo sanguigno
La dieta del gruppo sanguigno è stata ideata dal dottor Peter D’Adamo. Qualcuno la definisce come una teoria a metà tra la scienza e la magia. Infatti questo tipo di regime dietetico si basa sul presupposto che a ciascun gruppo sanguigno corrisponda una predisposizione verso determinati alimenti che andrebbero assolutamente privilegiati per evitare l’insorgere di disturbi di vario tipo.
In particolare, secondo D’Adamo mentre il gruppo 0 trarrebbe numerosi vantaggi dall’assunzione di carne il gruppo A dovrebbe privilegiare una dieta prettamente vegetariana. Diversa invece la situazione per il gruppo B, per il quale è possibile seguire una dieta più varia (mangiando sia carne sia alimenti di origine vegetale) e per il gruppo AB che può consumare un po’ tutti i cibi ma con moderazione e senza esagerare nel consumare i latticini.