La dieta degli sportivi

Come sono lontani i tempi di quando ai calciatori veniva consigliata una dieta pre-partita costituita da riso, bistecca e crostata… adesso, per fortuna, nessun serio nutrizioni­sta proporrebbe un’alimentazione standard e per categoria, ben sa­pendo che una risposta secca non esiste e infatti si parla es­senzialmente di “schemi alimentari” più che di diete ed il consi­glio è sempre quello di persona­lizzare la strategia alimentare. Fatta questa premessa veniamo a noi con alcuni consigli che val­gono per tutti: occorre equilibrare l’assunzione dei macronutrienti, carboidrati e proteine, tenendo presente che ri­spetto a qualche anno fa si ten­dono a consigliare più proteine e meno carboidrati semplici; occhio ai grassi, specialmente quelli subdolamente nascosti nei cibi; evitare le cotture con uso di molti grassi (fritti), le salse, i con­dimenti;

Non fate mai mancare frutta, verdura e cereali integrali (tavolette, fiocchi o muesli) per fornire vitamine e minerali, in modo parti­colare quelli con azione antiossi­dante (vit. A, C, E). Una buona alimentazione deve essere in grado di dare benessere (non deve in sostanza essere una punizione, una somma di priva­zioni) e naturalmente consentire un buon rendimento durante l’atti­vità sportiva, senza provocare di­sturbi o cali di prestazione. Nella strategia alimentare di una persona attiva, dunque, sono da ricercare le fonti energetiche più valide per consentirgli un rendi­mento ottimale lungo tutto l’arco della giornata.

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