Troppe bevande gassate fanno male al cervello

Che il troppo zucchero fa male alla salute lo sapevamo già di numerosi studi scientifici diffusi in proposito. La novità di oggi è che anche le bevande gassate e zuccherate aumentano notevolmente il rischio di sviluppare il diabete, problemi cardiovascolari e malattie del cervello.

> LE BIBITE GASSATE POSSONO RIDURRE LA FERTILITA’

Il rischio riguarda non solo le bevande gassate classiche, ma anche le bevande gassate che recano la dicitura “senza zuccheri aggiunti”. E’ quanto emerge da una nuova ricerca della Boston University, pubblicata sulla rivista Stroke, nella quale si legge che anche solo consumare una lattina al fiorno di bevande gassate senza zucchero potrebbe aumentare il rischio di avere un ictus o di sviluppare la malattia di Alzheimer. Si tratta di uno studio basato su osservazioni e dunque saranno necessarie altre rilevazioni per approfondite l’argomento.

> RISCHIO DI CALCOLI RENALI PER CHI BEVE TROPPE BIBITE GASSATE

Gli autori dello studio hanno monitorato un campione di persone che consumano giornalmente bevande gassate zuccherate e drink senza zucchero e hanno seguito il loro stato di salute generale con controlli clinici periodici. E’ emerso che chi consuma bevande gassate, anche senza zucchero, aumenta di 2,6 volte il rischio di avere nel corso degli anni un ictus e di 2,89 volte quello di sviluppare una demenza.

> QUALI SONO LE BEVANDE CHE FANNO MALE ALLA SALUTE E ALLA LINEA?

Non è ancora possibile stabilire quale sia il meccanismo che lega questo tipo di bevande alle malattie cerebrali, ma nel dubbio sarebbe meglio limitarne fortemente il consumo. Anche perchè, se non esiste ancora una correlazione ben definita con le malattie cerebrali, sicuramente è assodato il legame che esiste con altre patologie come il diabete o i problemi vascolari.

> I 5 PEGGIORI CIBI SPAZZATURA

Altri due studi, il Nurse Health Study e l’Health Professionals follow-up study, hanno evidenziato una correlazione tra bevande gassate con e senza zucchero e incidenza di ictus, con dati abbastanza consistenti che sicuramente spingeranno gli studiosi ad appronfondire la questione.

Il grano khorasan kamut fa bene a chi soffre di diabete

Recenti ricerche avvertono: chi soffre di diabete può trovare benefici in una dieta a base di grano khorasan kamut. Lo rivela uno studio condotto dall’università di Firenze che ha mostrato quanto il grano di kamut sia in grado di agire positivamente sui livelli di glucosio e insulina nel sangue, valori che i diabetici devono tenere costantemente sotto controllo.

grano khorasan kamut

I risultati provengono ad una ricerca effettuata dal Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica insieme al Dipartimento di Scienze Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente con la collaborazione dell’azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica European Journal of Nutrition.

Consumare il kamut, basando la propria dieta su questo cereale, agisce sulla prevenzione secondaria e consente di ridurre il rischio di complicazioni a carico del sistema cardiovascolare nei pazienti che soffrono di diabete di tipo 2.

I dati del diabete nel mondo fanno pensare che questa scoperta possa portare a importanti ricadute sul trattamento della malattia. In tutto il mondo 1 persona su 11 soffre di diabete, per un totale di più di 451 milioni di diabetici, 3 milioni e mezzo dei quali in Italia. Di più: è una patologia destinata a crescere. Secondo la Federazione Internazionale del Diabete, entro il 2040 i diabetici saliranno a 642 milioni.

Chi soffre di diabete è maggiormente soggetto a problemi collegati con il sistema cardiovascolare e la ricerca si è posta l’obiettivo di capire se e come intervenire nella dieta al fine di ridurre questo rischio. La farina di kamut si è rivelata l’alimento più utile grazie al suo alto contenuto di antiossidanti, selenio, polifenoli, nagnesio, fosforo e zinco.

I test hanno evidenziato che il consumo di prodotti a base di kamut ha ridotto il fattore di rischio legato ai livelli di colesterolo, glucosio e insulina nel sangue. Gli effetti del kamut sono stati significativi indipendentemente da sesso, età, farmaci assunti, abitudini alimentari e fattori di rischio generici.

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Gli alimenti con indice glicemico più basso

indice glicemico

 

L’indice glicemico degli alimenti è un valore che indica la velocità con la quale gli zuccheri vengono assorbiti nel sangue; ad un indice glicemico alto corrisponde, quindi un’impennata della glicemia che a lungo andare può portare al diabete e a patologie come l’obesità. Quali sono gli alimenti con un indice glicemico basso da includere nella dieta? Scopriamolo in questo post.

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Dieta vegetariana e diabete: è un connubio possibile?

dieta vegetariana e diabete

Diabete e dieta vegetariana è un binomio possibile; chi è diabetico deve prestare molta attenzione all’alimentazione eppure, nonostante le difficoltà iniziali legate al rapporto con i carboidrati e le fibre, non è impossibile seguire una dieta vegetariana, a patto di seguire alcune accortezze.

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La dieta a Km 0 per la cura del diabete

dieta Km 0 cura diabete

Ortaggi, verdure a foglia verde, insieme a yogurt e formaggi freschi fermentati sono un vero toccasana per il diabete. È quanto emerso nel corso del meeting Easd 2013 che si è tenuto in questi giorni a Barcellona. Ad illustrare il potere “curativo” degli alimenti contro questa malattia è stata Rosalba Giacco, primo ricercatore presso l’Unità di nutrizione umana e metabolismo dell’Istituto di Scienze dell’Alimentazione Cnr di Avellino e membro del Consiglio Direttivo della Società italiana di diabetologia (Sid).

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Dall’aceto un aiuto per tenere sotto controllo la glicemia

aceto e glicemiaInsieme all’olio, uno dei condimenti più famosi è l’aceto, un prodotto che viene usato fin dall’antichità sia a scopo medicinale che per insaporire i piatti. All’aceto vengono attribuite diverse proprietà benefiche, tra le quali che sia in grado di agire sugli accumuli di grasso, che possegga facoltà antitumorali e che sia utile per tenere sotto controllo la glicemia; in particolare, quest’ultima proprietà è stata protagonista di uno studio scientifico condotto da un gruppo di ricercatori coreani.

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Farina di Guar, utile per dimagrire e per chi ha il diabete

farina di guarGuar è il nome che si usa comunemente per indicare  una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Leguminose, originaria dell’India ma coltivata anche in Pakistan, in Cina e negli Stati Uniti che produce dei semi dai quali si ricava la farina di guar, chiamata anche gomma di guar, un prodotto dalle diverse proprietà.

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Obesità e diabete in constante aumento tra gli italiani

Obesità e diabete continuano a essere una grave minaccia per la salute degli italiani. È questo quanto emerge dalla «Relazione sullo stato sanitario del Paese» relativa al 2011, che mette in luce soprattutto gli stili di vita negativi: più di un terzo degli italiani non fa sport, il 32 percento degli adulti è in sovrappeso e l’11 percento è obeso.

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Il tè nero riduce il rischio diabete

Il tè nero contrasta il diabete. Secondo un recente studio, realizzato dal Data Mining International di Ginevra, nei paesi in cui si consuma questo prodotto è più basso il tasso relativo alla diffusione del diabete di tipo 2 nella popolazione.  La ricerca ha preso in considerazione 50 Stati e ha stilato un modello matematico per stimare quanto il tè nero avesse un impatto sulle malattie e sulla salute in generale.

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I legumi mantengono sotto controllo l’indice glicemico

legumi Semaforo verde per i legumi nella dieta: secondo gli esperti sono l’ideale per tenere sotto controllo la glicemia, il diabete e per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. Il consiglio proviene dai ricercatori dell’Università di Toronto e dell’Ospedale S. Michele in Canada che hanno anche pubblicato i risultati dello studio sull’Archives of Internal Medicine di JAMA

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La melatonina previene il diabete e l’obesità

Il sonno è strettamente legato al peso forma. Non è la prima volta che uno studio mette in relazione i ritmi circadiani, ovvero quella sorta di orologio biologico che abbiamo dentro di noi e che ci permette di alternare con regolarità la veglia al sonno, e l’obesità. Sembrerebbe, infatti, che dormire male possa influenzare i chili di troppo. Gli studiosi dell’Università di Granada sono giunti però a conclusione che l’aumento di peso dipenda dalle quantità di un ormone, la melatonina.

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Dieta TLC per i diabetici, come funziona

La dieta TLC, acronimo di Therapeutic Lifestyle Changes, più che essere un regime dimagrante è un approccio metodologico per ridurre il colesterolo “cattivo”, ed è particolarmente indicata per chi soffre di diabete. Le persone affette da questa patologia, infatti, hanno una maggiore probabilità di andare incontro a malattie cardiache e cardiovascolari.

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Lupini e farina di lupini, i valori nutrizionali

I lupini, oggi diventati uno snack prelibato tipico di sagre e fiere paesane, ma anche un gustoso antipasto, fanno parte della famiglia delle leguminose. Si tratta, infatti, dei semi di una pianta molto diffusa sin dall’antichità soprattutto nelle regioni meridionali dell’Italia.

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Dolci per diabetici: torta di mele e noci

La torta di mele e noci è un dessert squisito, particolarmente indicato per chi soffre di diabete, ma è perfetto anche per chi segue una dieta ipocalorica e non può eccedere con gli zuccheri e i grassi. Ogni porzione, infatti, contiene solo 60 calorie.

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L’obesità aumenta il rischio di morte prematura

 

L’obesità, sappiamo bene, che si tratta di un grave disturbo. Lo so che spesso su un sito come il nostro si cercano diete per perdere peso velocemente, ma la filosofia di Dietaland è quella di indicare i principi della corretta alimentazione, nel rispetto del corpo e della salute. Quindi l’obesità non è una questione estetica (almeno non solo), ma una condizione che può provocare gravi problemi nel corso della vita.

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L’olio di ulivo di Java contro il grasso addominale

L‘olio di ulivo di Java, aiuta a ridurre il grasso addominale, tenendo lontano anche il rischio di diabete e di obesità. La buona notizia arriva da una ricerca dell’Università del Missouri, diretta dal professor Jim Perfield e presentata al recente Diabetes, Insulin Resistance and Metabolic Dysfunction Symposium tenutosi a Keystone, nel Colorado.

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Litchi, calorie e valori nutrizionali

Il litchi, è un frutto esotico e come la gran parte degli agrumi, è originario della Cina, che assieme all’India, sono i maggiori produttori mondiali di questo particolare frutto, che vanta più di 40 varietà. Il litchi, ha una forma ovale, ed è ricoperto da una crosta sottile rossa quando il frutto è maturo. All’interno, invece, la polpa compatta, bianca traslucida e viscida ricopre un nocciolo piuttosto grosso simile a quello delle nespole. Il profumo del litchi ricorda molto quello dell’uva moscata e della rosa.

Il litchi è ricco di proteine, vitamine del gruppo B, fibre, carboidrati, zucchero, acido nicotinico e importanti minerali come potassio, rame, magnesio, fosforo, e calcio. Per quanto riguarda il suo valore calorico, 100 grammi di litchi forniscono circa 60 calorie.

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