La dieta per essere felice e superare la depressione

Frutta fresca, insalata, verdure di stagione, pesce: ci sono alimenti che sono molti utile per superare molte patologie neurologiche come la depressione. La base è la dieta mediterranea che secondo gli ultimi studi può anche curare chi ha perso la felicità.

Lo studio, condotto da scienziati australiani e neozelandesi, è durato pochissimo, sole 12 settimane durante le quali però è sttao possibile apprezzare molti miglioramenti, e questo rende il risultato dello studio ancora più rilevante.

DIETA CONTRO ANSIA E DEPRESSIONE

Lo studio ha scelto 67 pazienti divisi in due gruppi. Ad un gruppo è stata assegnata una dieta personalizzata. Tutti i pazienti erano in cura con psicoterapia o farmaci e a queste terapie è stato affiancato un intervento nutrizionale seguendo il modello che i ricercatori hanno definito ModiMed-Diet, ovvero la dieta mediterranea modificata, un mix tra linee guida greche e australiane.

LA DIETA PER COMBATTERE LA DEPRESSIONE E IL SUICIDIO

I pazienti hanno mangiato cereali integrali, verdura e frutta, legumi, formaggi magri e senza zucchero, noci, pesche, carne rossa magra, pollo, uova e olio evo. La dieta prevedeva una riduzione dei dolci, dei cereali raffinati, dei prodotti fritti o di fast food, delle carni processate e delle bevande alcoliche.

UN ALTRO AIUTO CONTRO LA DEPRESSIONE DI CHI E’ A DIETA

Lo studio è stato intitolato “Smile”, acronimo di Supporting modification of lifestyle in lower emotional states, ma efficace rappresentazione dei risultati ottenuti dopo soli tre mesi: il 32% dei pazienti trattati con questa dieta ha mostrato una remissione dei sintomi e chi ha ottenuto i migliori risultati sono le persone che prima seguivano una dieta peggiore.

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Dieta contro ansia e depressione

Nel periodo del cambio stagione in particolare avvertiamo la necessità di una dieta contro ansia e depressione. Eppure tornerebbe assai utile anche in ogni altro periodo dell’anno per combattere il malessere dovuto ai sintomi depressivi.

Dieta contro ansia e depressione

A suggerire la possibilità di prevenirli con una dieta equilibrata è una recente ricerca pubblicata sulla rivista scientifica British Journal of Pharmacology. Lo studio è stato condotto su modello animale e ha rivelato che alti valori di glicemia e l’aumento del peso provocati da una dieta troppo ricca di grassi possono influire anche sulla comparsa di stati d’ansia e sintomi di depressione, agendo direttamente sul cervello.

Dallo studio è emerso dunque il vantaggio che si ricava da una dieta accurata in luogo o in abbinamento dei trattamenti antidepressivi. I topi coinvolti nell’esperiemento hanno dimostrato che l’assunzione di antidepressivi risultava meno efficace quando si alimentavano con una dieta troppo grassa. Di contro, gli animali con una dieta a basso contenuto di grasso presentavano minori disturbi sia a livello metabolico che a livello di umore generale.

Si tratta per il momento solo di uno studio preliminare che richiede il vaglio della prova su essere umani. Tuttavia questa ricerca ha reso chiaro quanto possa essere importante continuare le ricerche nel settore per capire quale nesso esista tra disturbi metabolici e disturbi psichiatrici e come sia possibile intervenire prima del ricorso ai farmaci.

D’altronde che un regime alimentare accurato e bilanciato fosse un toccasana per tutti lo sapevamo già da tempo. Che potesse intervenire così in profondità, provocando modifiche anche a livello cerebrale, è invece una notizia tutta da indagare per trarne il maggior vantaggio possibile in termini di benefici per la salute e il benessere.

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Un aiuto contro la depressione di chi è a dieta

Essere a dieta vuol dire essersi incamminati sul viale del ritrovamento della forza fisica, un percorso che può essere più o meno duro ma con una serie di risultati nell’immediato e la costanza nel rispetto della dieta, possono condurre anche al benessere. Eppure c’è chi cade nella depressione.

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Il caffè protegge le donne dalla depressione

Il caffè è un vero oro nero e negli ultimi anni è stato rivalutato. Ha davvero numerosi benefici, anche se è bene non dimenticarsi che è carico di alcune controindicazioni, come l’aumento della pressione, l’eccitazione e quindi la carenza di sonno. Un nuovo studio osservazionale pubblicato su “Archives of Internal Medicine” evidenzia che le donne che bevono due o più tazze al giorno di caffè sembrerebbero avere minori probabilità di andare incontro a fenomeni di depressione.

 

caffé

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Per combattere la depressione bisogna fare sport

Fare ginnastica fa bene tanto al fisico quanto alla mente, anche quando quest’ultima è preda del disagio psichico. A confermarlo è uno studio della University of Texas Southwestern Medical Center di Dallas che ha scoperto che l’esercizio fisico è efficace contro la depressione poichè incide positivamente sull’autostima.

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Quando le vacanze possono anche fare ingrassare

 

Avete scelto con cura la vostra vacanza? Vi sentite soddisfatti all’idea di partire? È molto importante essere convinti, perché le ferie sono un momento di riposo e divertimento e da momento di relax potrebbero anche trasformarsi in situazione di stress se ovviamente non dovessero essere studiate nel modo corretto. Ma c’è di più. Potrebbero anche farvi ingrassare.

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Stress da lavoro, si combatte con il melograno

Il melograno aiuta a combattere lo stress da lavoro. Il suo succo, infatti, regola il battito cardiaco e stimola il buonumore. A sostenerlo, è una ricerca dell’Università Regina Margaret, di Edimburgo in Gran Bretagna, diretta dal dottor Emad al-Dujaili e presentata dal “Daily Mail”. Il team di studiosi, ha coinvolto un gruppo di volontari adulti, che sono stati sottoposti ad un test della durata di 2 settimane.

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Griffonia bruciagrassi scacciafame

griffonia

I semi maturi della griffonia contengono grandi quantità di 5-HTP (5-Idrossi triptofano), un diretto precursore del neurotrasmettitore serotonina, uno dei principali mediatori e regolatori del tono dell’umore, del sonno e della fame. Gli estratti di questi semi sono quindi usati in caso di ansia, depressione, insonnia e fame nervosa. Nella medi­cina popolare africana è impiegata come afrodisia­co e nei disturbi gastrointestinali.

La forma più concentrata dell’estratto di griffonia è l’estratto secco, in genere titolato al 10-20% di 5-HTP. Esistono anche forme con maggiore concentrazione, per esempio al 97-98%, ma queste sono destinate a un impiego sotto controllo medico. I semi della Griffonia simplicifolia, grazie al loro contenuto di 5-HTP, placano la fame nervosa, spesso legata a stati depressivi e ansiosi, e caratterizzata da uno smodato desiderio di carboidrati che, se in eccesso, portano a sovrappeso.

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Depressione e alimentazione, esiste un legame?

depressione e alimentazione

Secondo i ricercatori del londinese University College esisterebbe un legame fra ciò che mangiamo e l’insorgenza di disturbi come la depressione. In particolare lo studio cui facciamo riferimento, condotto su un campione di 3500 volontari dell’età media di 55 anni, ha evidenziato come  coloro che mostrano una propensione al consumo di cibi raffinati e trasformati siano maggiormente a rischio di incorrere in disturbi depressivi rispetto a quelli che preferiscono alimenti grezzi e naturali.

I soggetti coinvolti sono stati suddivisi in due gruppi in base allo stile di vita alimentare: nel gruppo di coloro che preferivano cibi più sani quali frutta, verdura e pesce si è registrato il 26% in meno di probabilità di sviluppare la depressione nell’arco di cinque anni contro il 58% in più del gruppo che preferiva carni e prodotti lattiero-caseari trasformati, dolci e fritti e, più in generale, i cosiddetti cibi spazzatura (junk food).

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