dieta del rientro

Un aiuto contro la depressione di chi è a dieta

Essere a dieta vuol dire essersi incamminati sul viale del ritrovamento della forza fisica, un percorso che può essere più o meno duro ma con una serie di risultati nell’immediato e la costanza nel rispetto della dieta, possono condurre anche al benessere. Eppure c’è chi cade nella depressione.

Scopri di più

Il caffè protegge le donne dalla depressione

Il caffè è un vero oro nero e negli ultimi anni è stato rivalutato. Ha davvero numerosi benefici, anche se è bene non dimenticarsi che è carico di alcune controindicazioni, come l’aumento della pressione, l’eccitazione e quindi la carenza di sonno. Un nuovo studio osservazionale pubblicato su “Archives of Internal Medicine” evidenzia che le donne che bevono due o più tazze al giorno di caffè sembrerebbero avere minori probabilità di andare incontro a fenomeni di depressione.

 

caffé

Scopri di più

Per combattere la depressione bisogna fare sport

Fare ginnastica fa bene tanto al fisico quanto alla mente, anche quando quest’ultima è preda del disagio psichico. A confermarlo è uno studio della University of Texas Southwestern Medical Center di Dallas che ha scoperto che l’esercizio fisico è efficace contro la depressione poichè incide positivamente sull’autostima.

Scopri di più

Quando le vacanze possono anche fare ingrassare

 

Avete scelto con cura la vostra vacanza? Vi sentite soddisfatti all’idea di partire? È molto importante essere convinti, perché le ferie sono un momento di riposo e divertimento e da momento di relax potrebbero anche trasformarsi in situazione di stress se ovviamente non dovessero essere studiate nel modo corretto. Ma c’è di più. Potrebbero anche farvi ingrassare.

Scopri di più

Stress da lavoro, si combatte con il melograno

Il melograno aiuta a combattere lo stress da lavoro. Il suo succo, infatti, regola il battito cardiaco e stimola il buonumore. A sostenerlo, è una ricerca dell’Università Regina Margaret, di Edimburgo in Gran Bretagna, diretta dal dottor Emad al-Dujaili e presentata dal “Daily Mail”. Il team di studiosi, ha coinvolto un gruppo di volontari adulti, che sono stati sottoposti ad un test della durata di 2 settimane.

Scopri di più

Griffonia bruciagrassi scacciafame

griffonia

I semi maturi della griffonia contengono grandi quantità di 5-HTP (5-Idrossi triptofano), un diretto precursore del neurotrasmettitore serotonina, uno dei principali mediatori e regolatori del tono dell’umore, del sonno e della fame. Gli estratti di questi semi sono quindi usati in caso di ansia, depressione, insonnia e fame nervosa. Nella medi­cina popolare africana è impiegata come afrodisia­co e nei disturbi gastrointestinali.

La forma più concentrata dell’estratto di griffonia è l’estratto secco, in genere titolato al 10-20% di 5-HTP. Esistono anche forme con maggiore concentrazione, per esempio al 97-98%, ma queste sono destinate a un impiego sotto controllo medico. I semi della Griffonia simplicifolia, grazie al loro contenuto di 5-HTP, placano la fame nervosa, spesso legata a stati depressivi e ansiosi, e caratterizzata da uno smodato desiderio di carboidrati che, se in eccesso, portano a sovrappeso.

Scopri di più

Depressione e alimentazione, esiste un legame?

depressione e alimentazione

Secondo i ricercatori del londinese University College esisterebbe un legame fra ciò che mangiamo e l’insorgenza di disturbi come la depressione. In particolare lo studio cui facciamo riferimento, condotto su un campione di 3500 volontari dell’età media di 55 anni, ha evidenziato come  coloro che mostrano una propensione al consumo di cibi raffinati e trasformati siano maggiormente a rischio di incorrere in disturbi depressivi rispetto a quelli che preferiscono alimenti grezzi e naturali.

I soggetti coinvolti sono stati suddivisi in due gruppi in base allo stile di vita alimentare: nel gruppo di coloro che preferivano cibi più sani quali frutta, verdura e pesce si è registrato il 26% in meno di probabilità di sviluppare la depressione nell’arco di cinque anni contro il 58% in più del gruppo che preferiva carni e prodotti lattiero-caseari trasformati, dolci e fritti e, più in generale, i cosiddetti cibi spazzatura (junk food).

Scopri di più