Come dimagrire e non riprendere i chili persi

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La difficoltà più grande di chi si mette a dieta non è tanto dimagrire, quanto mantenere i risultati raggiunti, ossia non prendere più i chili persi; eppure, una ricerca condotta negli Stati Uniti ha dimostrato che non riacquistare peso non è difficile, a patto di seguire alcuni semplici accorgimenti.

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Pasta: perchè consumarla durante la dieta

Una corretta alimentazione deve prevedere l’assunzione giornaliera di carboidrati che devono costituire almeno il 55% dei nutrienti consumati quotidianamente. Durante una dieta ipocalorica spesso si commette l’errore di eliminare la pasta, pensando che il dimagrimento possa essere più incisivo. Ci si dimentica però che i carboidrati contenuti nella pasta sono tra gli elementi che apportano energia al nostro organismo che, in assenza di questi, dovrà procurarsi energia sufficiente per svolgere le proprie attività.

Quando l’organismo registra una riduzione di energia mette in atto una serie di processi utili a questo scopo, in assenza di carboidrati l’energia necessaria viene recuperata dalle proteine dei muscoli. Questo “prestito energetico” fa si che il dimagrimento interessi maggiormente la massa magra del nostro corpo e non venga intaccata la massa grassa. 

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Sport per smaltire i chili delle feste

Per smaltire i chili che abbiamo preso durante le feste non sempre basta seguire una dieta ipocalorica ma è necessario associare ai cibi che contengono poche calorie anche un’attività fisica costante e regolare. Un pranzo di Natale, infatti, ci ha fatto guadagnare qualcosa come 2000-5000 calorie in una sola volta ed eliminare i chili di troppo con una dieta a basso contenuto di grassi ci farà raggiungere la perduta linea in tempi molto lunghi.

Quindi, per accelerare i tempi per raggiungere o riconquistare una linea perfetta, è necessario associare ad una dieta uno sport che coadiuvi una sana alimentazione. Di seguito vi presenteremo possibili sport che si potrebbero praticare per perdere peso con l’indicazione del dispendio energetico. Come base per un confronto tra questi diversi sport abbiamo ipotizzato un impegno orario pari a 60 minuti da parte di una persona che pesa circa 70 Kgr.

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L’Esercito di donne a dieta dopo le feste

Dopo l’ultimo brindisi di fine anno un esercito di donne, ogni anno, decide di mettersi a dieta. Numerosi studi e ricerche nel sociale tentano ogni anno di rilevare le tendenze di chi si trova o inizia una dieta ricercando i fattori che possano aiutare nel mantenimento della dieta. La Psicologia, da sempre interessata ai fenomeni sociali, ha nel corso degli anni cercato di individuare i motivi dei fallimenti di chi sta a dieta.

Quali sono i fattori che determinano l’insuccesso della dieta? Tra i principali nemici della dieta possiamo ipotizzare la lo scarso coinvolgimento della famiglia nel regime alimentare seguito dalla persona a dieta. La questione potrebbe diventare ancora più difficile se, ad essere a dieta, è anche la persona che in genere si occupa di preparare i pasti per tutta la famiglia. Un buon suggerimento, rispetto a questo aspetto, potrebbe essere il coinvolgimento di tutta la famiglia nell’adozione di uno stile di vita alimentare sano ed equilibrato.

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Perdere peso senza frustrazione

Quando si è a dieta spesso ci si ritrova a sperimentare una frustrazione legata al non sentirsi liberi di mangiare i nostri cibi preferiti. Ognuno di noi ha vere e proprie passioni verso alcuni alimenti che per sfortuna sono spesso ipercalorici e di conseguenza esclusi dalle diete. Chi non si è ritrovato almeno una volta a provare una gran voglia di mangiare, assoporare, gustare un cibo proibito durante la dieta!

Tra le cause di fallimento delle diete rintracciamo le varie limitazioni che la dieta comporta e che si inseriscono sia a livello alimentare sia a livello relazionale. Rispetto all’aspetto alimentare, il non poter essere liberi di mangiare ciò che amiamo può condurre verso una frustrazione che aumenta nel corso delle settimane e/o dei mesi.

Questa prolungata privazione, in un crescendo di nervosismo, fa sì che si interrompa bruscamente una dieta per il sopraggiungere di una fame nervosa oppure, nei casi più frequenti, ci porta a fare tante piccole eccezioni che finiscono con l’allontanarci sempre di più dal programma perfetto che ci eravamo costruiti.

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Effetto yo yo: ecco come dirgli addio

effetto yo yo

Dimagrire dovrebbe fare rima con costanza, ma spesso bastano un paio di sgarri ed ecco la bilancia torna là a segnare il peso di un paio di mesi prima: è il temuto effetto yo yo. Succede quando i buoni propositi non sono supportati da una strategia a lungo termine; per raggiungere l’obiettivo occorre non solo costanza ma anche traguardi chiari, con un regime alimentare adatto alle tre fasi del processo: l’inizio, la fase di mezzo e quello finale, di mantenimento.

La prima fase mira ad eliminare 4-5 chili in tre settimane, a questa ne segue una più leggera in modo da perdere 4 chili in un mese, e per non vanificare tutto, una fase di mantenimento con un regime ipocalorico.

Nella prima fase occorre seguire per tre settimane una dieta disintossicante; il calo del peso è maggiore perché un regime dietetico di questo tipo, oltre a stimolare il metabolismo, provoca una disintossicazione dell’organismo che si manifesta attraverso la diuresi; è importante anche non eccedere nelle porzioni

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