La cipolla spazza via colesterolo e trigliceridi ma è anche un buon diuretico. E, quando serve, abbassa la glicemia. Dal punto di vista botanico, questa pianta è molto simile all’aglio anche se ha un aroma differente. Arrivata in Europa grazie agli antichi greci, è un vegetale da sempre presente nell’alimentazione degli uomini che le hanno spesso attribuito notevoli proprietà terapeutiche, comprese quelle di abbassare il tasso di glucosio, colesterolo e trigliceridi nel sangue, anche se al giorno d’oggi si tende soprattutto a riconoscerne e a sottolinearne l’effetto diuretico.
Sono diverse le varietà di cipolla che si possono trovare sui banchi del fruttivendolo, anche se la più “Gettonata” è quella rossa di Tropea, che ha il pregio di essere piu aromatica di quelle bianche. La cipolla contiene 28 calorie all’etto e una percentuale di acqua che supera il 90% cui si aggiungono sali minerali come potassio, calcio e ferro, sodio e fluoro, oltre all’acido glicolico che favorisce la diuresi e stimola il metabolismo.
Chi riesce a mangiarla cruda, ottiene il vantaggio di aumentare la secrezione dei succhi gastrici e biliari, favorendo anche la digestione. Ma l’alito non ne guadagna: per rimediare, si possono mettere in bocca, masticandoli, anche un paio di chiodi di garofano. Invece, cruda la cipolla è sconsigliata a chi soffre di ulcera gastrica e iperacidità, mentre non ci sono controindicazioni se è cotta: aiuta il corretto funzionamento dell’intestino.
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